Un attore in scena

Le famose carte di Berlusconi...il solito bugiardo


Le carte americane che, secondo Berlusconi, porterebbero alla revisione della sentenza Mediaset, sono state clamorosamente smontate dalla Procura.Silvio Berlusconi, in conferenza stampa, ha parlato della sua nuova testimone come l’asso nella manica che sarebbe in grado di ribaltare la sentenza di Cassazione, nell’ambito del processo Mediaset, che aveva visto condannato in via definitiva il Cavaliere.Lei è l’america Dominique O’Reilly Appleby, colei che, secondo i documenti formalizzati lo scorso 20 novembre in California sottoforma di affidavit, sarebbe venuta a conoscenza dell’inchiesta Mediasetsolo lo scorso luglio e si sarebbe detta “scioccata dal sapere della sentenza dell’agosto 2013″. Nel suo giuramento, letto anche da Berlusconi nella giornata di lunedì, la donna spiegava: “Mister Berlusconi non ha avuto alcun pagamento da Mister Agrama e non ha partecipato né era consapevole”  del sistema ordito da “Mister Agrama, Mister Gordon e Mister Lorenzano per spartirsi i profitti dai prezzi Paramount”.Questi i documenti americani che, secondo il Cavaliere, potrebbero salvarlo, portando alla revisione del processo. Peccato che la realtà sia un po’ diversa. La signora Appleby, infatti, sapeva dell’inchiesta Mediaset ben prima del luglio scorso: nello specifico, era a conoscenza del tutto già dal 2007 e, a dimostrarlo, vi è un carteggio tra la Procura di Milano e la magistratura svizzera, in merito ad una rogatoria. Inoltre, nello stesso anno, la donna si oppose al procedimento che ha ora giurato di aver ignorato per tanto tempo.Secondo la consulenza del pm De Pasquale, depositata agli atti del processo Mediaset, inoltre, la manager era cointestataria, assieme ad Agrama, di un conto corrente in Svizzera. Su questo, negli anni Novanta, transitarono ben 4,3 milioni di dollari, erogati -parebbe in nero- da due società dello stesso Agrama, la Wilthire Trading e Harmony Gold, che si occupano proprio di compravendita dei diritti tv. Di conseguenza, per gli inquirenti, ella non sarebbe stata altro che un prestanome di Frank Agrama.