Mentre il tempo passa veloce, l'età corre verso quella della ragione( dopo aver visto quella dell'innocenza e della colpevolezza), mi rendo conte che viviamo in una epoca assurda e per certi versi incredibile.La nostra società in questo momento ha presentato il conto, e tale conto è oltremodo salato.Non dobbiamo credere a quello che ci raccontano in tv, la vera crisi si vede in questo momento e non si vede una via d'uscita...Il conto alla fine del lungo pasto di questi anni è alla fine arrivato. Ci siamo permessi di mangiare portate che non potevamo permetterci, abbiamo fatto una clamorosa indigestione e non abbiamo saputo gestire le risorse che c'erano sul tavolo mangiandocele tutte, come se fosse l'ultima volta.Ho un certo senso di colpa quando racconto questa storia, perchè di fatto io ancora sto bene (anzi a dire il vero non sono mai stato felice come adesso sia lavorativamente, sia in altri campi): ma può sempre capitare un tracollo, non ci vuole niente. Non dobbiamo dimenticarci che viviamo sul filo del rasoio tutti.E' vero: bisogna essere positivi. Credere che cambierà!Ma come fidarci? Il manico è in mano a chi ci ha fatto affossare, cambiano i nomi e i sinonimi, le modalità e l'uso di taluni aggettivi, ma la sostanza è sempre quella.Ora si pensa alla legge elettorale...e io dico: "Chi se ne frega!"L'hanno rimandata per centinaia di anni e ora perdono mesi di fronte a questa cosa che è secondaria per il cittadino...Non che non sia un tema centrale, ma dopo le ultime elezioni sembrava necessario farla in quindici giorni: e sono passati 2 anni.Due anni di proclami e di vendette, di bassezze e di egoismi, di ipocrisie e di disonesti onanismi.E ora come siamo messi?Il disastro c'è, basta uscire fuori.Il conto è salatissimo, ma la colpa è di tutti noi: di chi ha visto ma non ha osservato, di chi poteva parlare ed è stato zittito, di chi affrontava le cose e che improvvisamente si è girato.La colpa è nostra e dei nostri buonismi.La colpa è nostra se abbiamo esagerato.La colpa è nostra se ci siamo illusi.Io vedo mamme abbandonate dai mariti con cinque figli non sapere cosa fare per campare, diritti calpestati, leggi insufficenti.Vedo un flusso incredibile di stranieri quando nemmeno per noi c'è più posto: ormai la patria non esiste più. E di sicuro non è colpa nostra, ma di una politica becera che non previene certe cose, ma addirittura le incoraggia.L'Italia, per chi non è italiano, sembra ancora il paese del bengodi: nessun controllo, nessuna repressione, se non parole, troppe inutili parole.Tutto sta andando verso il basso, non ci sono idee, non c'è innovazione, non c'è coraggio. Solo tanto terrore.Ci hanno messo l'uno contro l'altro con tanto dolore, ci hanno privato delle emozioni, ci hanno creato bisogni che non abbiamo.Ci siamo dimenticati dell'abbraccio e del piacere di aiutarci. Siamo diventati estranei e sospettosi, non siamo vicini l'un l'altro, ma siamo pronti a sbranarci.Siamo peggio degli animali, che almeno rispettano il capo branco. Il nostro capo branco puzza di marcio, ci chiede il suo pizzo sotto forma di tasse, ci racconta di sacrifici da fare, e poi spolpa l'osso fino in fondo.Io credo che possiamo farcela, ma solo uniti.Eliminiamo questa sporcizia, crediamo di potercela fare, diamoci delle regole ferree, investiamo sul nostro lavoro e non su una borsa che vive di scommesse.Siamo diventati la società del bet and mai Win.Scommettiamo sapendo che perderemo e ci ammaliamo.Facciamo i favori ai boss mafiosi inchinandoci durante le processioni.Diamo la biada al sud (e io sono meridionale) quando al sud si sono mangiati io mangiabile e anche altro.Hanno inaridito le fonti della nostra cultura.Hanno creato il deserto all'interno del nostro mondo.Eravamo la terra dei grandi artisti, e ora non sappiamo nemmeno coniugare un congiuntivo.Crediamo che Forum sia l'unica giustizia possibile.Pensiamo che il televoto sia l'unica opinione che abbiamo e che possiamo esprimere.Ricordiamoci di essere ancora dei soggetti pensanti. E reagiamo: prima che sia troppo tardi. Apriamo gli occhi, puliamoli bene, indossiamo le lenti giuste...Questo è l'amore al tempo del collirio...Alan Paul Panassiti