Non so mai, quando comincio a scrivere, dove arriveranno le mie dita.Molto spesso mi accorgo di partire con un proposito e alla fine mi succede di scrivere molto altro e di altre cose.Rifletto molto in queste ore sui danni che ci sono all'interno del nucleo familiare così tanto difeso dalla Chiesa Cattolica.E' enorme il numero di violenze che si creano all'interno di mura domestiche, e non si tratta solo azioni criminose, molto spesso parliamo anche di soggezione psicologica.Una delle violenze peggiori.Quando poi nasce quel rapporto morboso madre/figlio...allora sono guai. Indipendentemente da chi siano gli attori coinvolti e dalle problematiche, vince chi conosce i punti deboli dell'altro.Chi si rovina sono non solo i protagonisti, ma anche chi gli sta intorno, chi vuole farli ragionare perchè non "dentro" il dramma che stanno vivendo.Non so se sono stato fortunato io, in fin dei conti ho perso mio padre molto presto e mia nonna un decennio fa. Quando mancano le colonne portanti della famiglia tutto si sgretola.A volte però non è necessario che le persone che ami muoiano, anzi il peggio che possa accadere è che stiano in vita.Perchè dico questo? Per il peso che portano a coloro che li amano, per l'impotenza del gesto (tutto inutile), perchè se sei fuori dal cerchio prendi da fuori solo il dolore.Quello che vedo in giro è la risultante anche della crisi sociale che ci sta distruggendo, ma non solo...Spesso per troppo amore vengono commessi degli errori imperdonabili.Io penso che però le cose vadano fatte senza rimpianti, anche se si sbaglia.Purtroppo per queste situazioni l'unica cosa sana sarebbe la separazione: ognuno la sua vita.Invece si creano dualismi di amore malato, di dipendenza affettiva, disillusione mentale, ed errori e bugie.E il risultato quale è: omicidi, ospedali, pronto Soccorso se va bene...Ma spesso non va così bene.Volersi bene non è malato, ma in famiglia oggi non ci si ama più come si dovrebbe. Anche se non è giusto fare di tutta l'erba un fascio.Alan
Quanta inutile violenza domestica...La famiglia ha fallito?
Non so mai, quando comincio a scrivere, dove arriveranno le mie dita.Molto spesso mi accorgo di partire con un proposito e alla fine mi succede di scrivere molto altro e di altre cose.Rifletto molto in queste ore sui danni che ci sono all'interno del nucleo familiare così tanto difeso dalla Chiesa Cattolica.E' enorme il numero di violenze che si creano all'interno di mura domestiche, e non si tratta solo azioni criminose, molto spesso parliamo anche di soggezione psicologica.Una delle violenze peggiori.Quando poi nasce quel rapporto morboso madre/figlio...allora sono guai. Indipendentemente da chi siano gli attori coinvolti e dalle problematiche, vince chi conosce i punti deboli dell'altro.Chi si rovina sono non solo i protagonisti, ma anche chi gli sta intorno, chi vuole farli ragionare perchè non "dentro" il dramma che stanno vivendo.Non so se sono stato fortunato io, in fin dei conti ho perso mio padre molto presto e mia nonna un decennio fa. Quando mancano le colonne portanti della famiglia tutto si sgretola.A volte però non è necessario che le persone che ami muoiano, anzi il peggio che possa accadere è che stiano in vita.Perchè dico questo? Per il peso che portano a coloro che li amano, per l'impotenza del gesto (tutto inutile), perchè se sei fuori dal cerchio prendi da fuori solo il dolore.Quello che vedo in giro è la risultante anche della crisi sociale che ci sta distruggendo, ma non solo...Spesso per troppo amore vengono commessi degli errori imperdonabili.Io penso che però le cose vadano fatte senza rimpianti, anche se si sbaglia.Purtroppo per queste situazioni l'unica cosa sana sarebbe la separazione: ognuno la sua vita.Invece si creano dualismi di amore malato, di dipendenza affettiva, disillusione mentale, ed errori e bugie.E il risultato quale è: omicidi, ospedali, pronto Soccorso se va bene...Ma spesso non va così bene.Volersi bene non è malato, ma in famiglia oggi non ci si ama più come si dovrebbe. Anche se non è giusto fare di tutta l'erba un fascio.Alan