La domanda è: Colpa dello Stato (dubito) o di genitori troppo impegnati a vivere come 18enni, completamente inadeguati al ruolo, che non capiscono come i loro figli si riducano?Il 24 è un tram di Milano, una linea che tocca alcuni locali, soprattutto i Magazzini Generali dove lo sballo è d'obbligo.Ma gli adolescenti vengono lasciati liberi di far ciò e nessuno se ne accorge.I genitori non si rendono conto che essere alcolizzati o strafatti prima di arrivare ai 18 anni crea danni decisivi, o sono i primi mamma e papà ad essere come loro, a farsi le canne a 35/40 anni.Quanti ne conosciamo?Non sentite il puzzo d'alcol e fumo quando tornano? Cosa avete insegnato loro?Forse siete troppo impegnati a chattare o masturbarvi sul cellulare a capo chino, e non guardate cosa fanno i vostri figli?A me non consentivano di tornare alle 5 del mattino quando ero minorenne se non in rare occasioni e soprattutto MAI quando il giorno dopo si doveva andare a scuola.Questi sono la "nostra futura classe dirigenziale"? Il futuro è nero. Il «tram dello sballo» parte da via Dogana. Un tram tenuto in ostaggio, ogni mercoledì sera, da minorenni già ubriachi ancora prima di salire. L’appuntamento è al capolinea del 24, alle 22.30. Gli adolescenti arrivano a frotte, tengono in mano bottiglie di vino, birra, alcolici, occupano tutti i posti a sedere. Quando il mezzo parte s’accendono le sigarette e fumano (canne) spavaldi e tracannano senza sosta, fingono risse, urlano, insultano, nel silenzio imbarazzato degli altri pochi viaggiatori, che stanno in piedi, intimiditi e schiacciati nella parte anteriore, vicina al conducente. Ultima fermata in via Ripamonti, a pochi passi dai Magazzini Generali, la loro meta: ogni mercoledì notte. Nessuno li ferma. La loro festa (ma le ragazzine confidano che ci sono anche dei «vecchi») finisce all’alba: alle 5,20 riprendono il primo tram che torna in centro. Sono giovanissimi. Capelli tinti, ossigenati e trucco pesante le ragazzine, capi griffati i maschi. Hanno sedici, diciassette anni, qualcuno è maggiorenne. Forse andranno a scuola, forse la sera prima hanno detto a casa che dormivano dall’amico/a, forse invece a scuola non andranno proprio e per gli insegnanti confezioneranno la giustificazione: mal di testa.
24, a Milano il tram della droga
La domanda è: Colpa dello Stato (dubito) o di genitori troppo impegnati a vivere come 18enni, completamente inadeguati al ruolo, che non capiscono come i loro figli si riducano?Il 24 è un tram di Milano, una linea che tocca alcuni locali, soprattutto i Magazzini Generali dove lo sballo è d'obbligo.Ma gli adolescenti vengono lasciati liberi di far ciò e nessuno se ne accorge.I genitori non si rendono conto che essere alcolizzati o strafatti prima di arrivare ai 18 anni crea danni decisivi, o sono i primi mamma e papà ad essere come loro, a farsi le canne a 35/40 anni.Quanti ne conosciamo?Non sentite il puzzo d'alcol e fumo quando tornano? Cosa avete insegnato loro?Forse siete troppo impegnati a chattare o masturbarvi sul cellulare a capo chino, e non guardate cosa fanno i vostri figli?A me non consentivano di tornare alle 5 del mattino quando ero minorenne se non in rare occasioni e soprattutto MAI quando il giorno dopo si doveva andare a scuola.Questi sono la "nostra futura classe dirigenziale"? Il futuro è nero. Il «tram dello sballo» parte da via Dogana. Un tram tenuto in ostaggio, ogni mercoledì sera, da minorenni già ubriachi ancora prima di salire. L’appuntamento è al capolinea del 24, alle 22.30. Gli adolescenti arrivano a frotte, tengono in mano bottiglie di vino, birra, alcolici, occupano tutti i posti a sedere. Quando il mezzo parte s’accendono le sigarette e fumano (canne) spavaldi e tracannano senza sosta, fingono risse, urlano, insultano, nel silenzio imbarazzato degli altri pochi viaggiatori, che stanno in piedi, intimiditi e schiacciati nella parte anteriore, vicina al conducente. Ultima fermata in via Ripamonti, a pochi passi dai Magazzini Generali, la loro meta: ogni mercoledì notte. Nessuno li ferma. La loro festa (ma le ragazzine confidano che ci sono anche dei «vecchi») finisce all’alba: alle 5,20 riprendono il primo tram che torna in centro. Sono giovanissimi. Capelli tinti, ossigenati e trucco pesante le ragazzine, capi griffati i maschi. Hanno sedici, diciassette anni, qualcuno è maggiorenne. Forse andranno a scuola, forse la sera prima hanno detto a casa che dormivano dall’amico/a, forse invece a scuola non andranno proprio e per gli insegnanti confezioneranno la giustificazione: mal di testa.