Un attore in scena

Poveri ma brutti


Oggi faccio una considerazione dopo tutto quello che mi è capitato negli ultimi mesi.La fortuna è un bene che si paga, ed ha un prezzo molto alto.La fortuna si conquista con la fatica e l'onestà: ma nonostante uno possa possedere questi valori (o spera di farne una filosofia di vita) spesso si può perdere quando si incontra il suo esatto opposto: disonestà e mancanza di voglia di far le cose.E' vero, vivo bene.Ammetto che avere tempo libero (solo formalmente), essere perennemente in giro per il mondo, essere in grado di far fruttare le proprie idee è un gran colpo di culo!Per converso bisognerebbe spiegare alle persone che non è da tutti fare quello che piace fare e che per arrivarci si è dovuto rinunciare a tantissimo.Essere dal lato di chi crea, e produce una qualsivoglia forma di ricchezza, vuol dire prendere delle decisioni, essere ascoltato, essere anche odiato in maniera incontrovertibile.Ammetto che ricevere tutto l'odio che ho ricevuto, nonostante il bene che io abbia cercato (sbagliando spesso o non riuscendoci, ma comunque provandoci sempre) stia cominciando a pesarmi.La ricchezza è un valore non solo economico: se sei ricco di idee, iniziative, se dentro hai qualcosa di non comune e ne sei consapevole rischi spesso e volentieri di depauperare tutto con persone povere.La povertà è prima che uno stato sociale, uno stato mentale.Ho conosciuto dei poveri molto ricchi che hanno avuto una meravigliosa dignità e che se la sono cavata a testa alta sempre.Li ho definiti i veri ricchi, quelli che davano più di quel che avevano e possedevano.E poi ho conosciuto negli ultimi mesi una miseria morale che sta diventando per me inaccettabile: forse è lo specchio di questo paese e di come stiamo diventando.Gente che guarda sempre l'esempio sbagliato, che non fa una autoanalisi (perchè non ci arriva è chiaro), che è convinta che qualcuno la stia defraudando.Ci si arroga diritti che non ci sono, si vuole guadagnare senza lavorare, si prendono iniziative non consone e non si tiene conto delle conseguenze.Madri di famiglia e padri di famiglia che non accettano mai critiche da chi li paga, comportamenti inaccettabili e reazioni bambinesche con tentativi di vendetta che assomigliano molto a quella del "marito che si taglia i coglioni per fare un dispetto alla moglie"!!Dare lavoro vuol dire assoggettarsi ai ricatti, combattere contro una miseria morale prima che economica che porta comunque alla disfatta personale!La dignità, bene prezioso di qualsivoglia società di ogni epoca, prima di ogni religone o legge dello Stato, calpestata da beceri comportamenti.Loro prima che noi, un egoismo incredibile che ci sta uccidendo.Diritti per me e degli altri che importa.Credere di essere impuniti.Sempre.Crediamo che il lavoro ce lo rubino gli stranieri ma è falso. E' che non vogliamo avere doveri ma solo diritti, e invece chi paga deve decidere sempre per il meglio.Se si sta sotto padrone, è ovvio, vuol dire che non si è in grado di stare dall'altra parte, se no tutti saremmo capi, manager o imprenditori.La povertà è uno stato mentale molto grave, e il depauperamento di valori ne è l'immane conseguenza.Un noi contro loro che non mi piace, ma che alla fine purtroppo farà sopravvivere il più forte, quello con più idee e risorse. E la natura avrà il sopravvento.Ancora una volta. Alan