Passione

LA CONSAPEVOLEZZA


Retta Consapevolezza (samma sati)
Il Buddha afferma che il DHAMMA (Darma in sanscrito), la vera naturadelle cose, è direttamente conoscibile, senza tempo, e chiede di essere toccato e visto, sebbene tale esperienza sia inesprimibile.La verità ultima è dunque dentro di noi, ma affinché divenga liberante,deve essere vissuta. Non serve accettarla per fede, in virtù dell'autorità dei testi o del maestro, né comprenderla intellettualmente.La si deve conoscere personalmente attraverso la visione profonda,la si deve interiorizzare e fare propria, perché è un conoscere ma allo stesso tempo un immediato vedere.La parola in lingua pali SATI viene tradotta con "consapevolezza", tuttavia un significato più completo è "facoltà mentale che consente una visione profonda e panoramica, centratasul presente, emotivamente neutra e distaccata".La retta Consapevolezza non è dunque il semplice "stato cosciente" bensì è una coscienza portata ad un'intensità particolare in cuila mente è mantenuta in uno stato di nuda attenzione, ovvero osservazione distaccata di quanto sta accadendo dentro di noi e attorno a noi "qui ed ora".Consapevolezza "senza scelta e senza giudizi", che osserva senza selezionare e senza afferrare, e che non cede nella rete dei pensieri discriminanti.nella pratica della retta Consapevolezza, la mente vieneeducata a rimnanere nel momento presente, aperta, calma e sollecita, tutta intesa all'esperienza dell'evento attuale.Giudizi e interpretazioni sono sospesi o, se si presentano,vengono registrati e subito abbandonati.L'obiettivo è la pura osservazione di tutto ciò che si producenel momento in cui si produce, cavalcando l'incalzare degli eventi come un abile surfista cavalca le onde dell'oceano.Ecco perché molti maestri, specialmente nello Zen,istruiscono i loro discepoli con affermazioni apparentementeenigmatiche del tipo: "quando mangi, mangia; quando cammini, cammina..."La mente consapevole non oscilla tra passato e futuro maresta ancorata nel presente. Tale forza mentale può essereefficacemente utilizzata sia in modo indirizzato sull'oggetto (obiettivo) che per produrre la visione profonda di saggezza.La retta Consapevolezza viene anche coltivata mediante una pratica insegnata dal BUDDHA stesso, chiamata "le quattrobasi della presenza mentale", che consiste nellacontemplazione consapevole delle quattro sfere della percezione: il corpo, le sensazioni, gli stati mentali e i fenomeni.