IL CUORE DI ALBERTO

CUORE FRAGILE CONTRO CUORI MALATI


Mio figlio è nato in una data molto particolare, l'8/8/2000, stesso giorno in cui è nato, nel 1937, il fu compositore Bruno Lauzi. Mi viene voglia di dedicargli la canzone da lui composta "Ti Giuro Che Ti Amo", cantata da Michele negli anni '60.Poco prima che nascesse, nel maggio 2000, capimmo, grazie ad alcuni medici di Messina, che sarebbe stato necessario che la madre si ricoverasse e partorisse con cesareo presso l'Ospedale "Bambino Gesù" di Roma, giacchè mio figlio aveva un difetto congenito al cuore: un blocco atrio-ventricolare.Andò tutto bene, ma mio figlio appena nato fu ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a impianto di pacemaker, che dovrà portare per tutta la vita.A distanza di due anni dalla nascita ci chiama la Medtronic, casa costruttrice del pacemaker, per dirci che bisognava sostituirlo con un modello nuovo, forse per una partita difettosa o per migliorie, non lo sapremo mai. Il 14 Maggio 2000 scrissi una lettera alla madre in Sicilia, dato che ero in quel momento a Roma, per predisporre ogni cosa, compreso i biglietti dell'aereo e il ricovero in ospedale. Fu un intervento più complesso del solito, doveva durare mezz'ora ma durò alcune ore, per il fatto che la scatola delle batterie era scivolata nel torace, costringendo i medici a incidere il peritoneo. Finalmente il 29 Maggio tornammo tutti a casa. Io dovetti tornare a casa da mio padre giacchè nel Gennaio 2002 già era stata omologata la separazione, che inizialmente avevo intenzione di chiedere in forma giudiziale. Infatti le liti erano cominciate già dagli ultimi mesi del 2001, che mio figlio aveva circa 9 mesi di vita, anche davanti ad Albertino.Ogni volta che fallivo nel calmarla o nel farla ragionare, dovevo allontanarmi per evitare danni al figlio o ero allontanato da lei, che prendeva subito l'occasione al volo.Finchè un giorno non mi lascio fuori casa. Così ne conseguì la mia prima denuncia per maltrattamenti verso la mia persona. Quella denuncia non fu mai portata avanti nè dai giudici nè dalle forze dell'ordine. Archiviata.Eppure era l'inizio di una vita lontano da mio figlio, che sicuramente gli impedirà di crescere, come si legge anche nel libro "MAschio Selvatico" di Claudio Risè: "l'uomo che ha avuto il padre sa guardare al futuro (...) mentre il maschio con il padre assente tende ad essere un eterno fanciullo che ha difficoltà a confrontarsi con il tempo e quindi con il mondo, con la realtà dei conti da pagare e dei bambini che crescono."Primi segnali allarmanti di danni psico-fisici a mio figlio.Ogni volta che lo vedo ha le mani sempre più distrutte dall'onicofagia, un brutto segnale di un ENORME disagio psichico. In parole povere si mangia le pelli delle mani, il che presuppone anche una inibizione dell'uso degli arti. Può provocare molte infezioni che indeboliranno il fisico. E' segno della impotenza che mio figlio sta provando davanti a cotanta violenza nell'impedirgli di sentire il proprio padre, col quale desidera stare. Non cammina bene, è troppo insicuro. Dopo qualche ora passata con me le cose cambiano molto, ma non basta poichè lo vedo solo 6 ore a settimana!Non trattiene la pipì (enuresi notturna e diurna), segno di un nervosismo eccessivo.Ha un eloquio eccessivo, che si calma dopo aver giocato per ore con me. Ho adottato il sistema che quando lo vedo lo faccio sfogare molto e parliamo ben poco, soprattutto della situazione, anche se è lui a volermi dire certe cose, che spesso glisso per dargli un po' di serenità in quelle poche ore insieme.Non ha alcuna educazione civica, non si rende conto che passano le macchine, prende le cose dai negozi senza chiedere, sembra lasciato a sè stesso oppure molto chiuso da non avere contatti frequenti con l'esterno. Alla mia domanda, infatti : "Ma la mamma ti porta un po' fuori?" risponde sempre "molto poco". Aggiunge che la madre è sempre in casa, non lavora e sta sempre a pulire la casa. Cose identiche a quasi 7 anni fa.E' terrorizzato da quello che deve dire o fare, conme se qualcuno lo avesse minacciato e persino picchiato per impedirgli di dire certe cose, che potrebbero essere: che lo costringono a spiegare tutto quello che fa con me per cercare pretesti per accusarmi;che lo costringono a parlare davanti ad un avvocato;che per paura di liti furiose e violente fra i vari membri della famiglia, molto frequenti, lo minacciano di non parlare più di quello che accade in famiglia;che probabilmente già vive con un altro candidato "padre";che lui tenta da tempo di ribellarsi allo strapotere della madre e della nonna ma loro lo soggiogano, data la tenera età.Alla sua età già parla di denunce, di giudici e di avvocati , come se la famiglia gli spiegasse tutto, cercando, naturalmente di far passare il sottoscritto come la causa di tutto. Agli incontri con i Servizi sociali usciva fuori che "io mi comportavo male, perchè era la mamma a farglielo dire". Ho una prova anche scritta di pugno di mio figlio di questo, che alla fine conclude "Mio padre si è comportato bene", come per dire "non era vero che si comportasse male".Cosa per me allarmante, mio figlio cerca troppo spesso giocattoli da donna e per giunta di bambini di 2 anni, come se cercasse di ritrovare una infanzia che gli stanno negando, mentre l'ambiente SOLO femminile non gli offre alcuna figura forte di riferimento. Spesso le donne sono forti, ma non in questo caso specifico.Ho notato per tutta questa estate che mio figlio cercava di innamorarsi di una figura femminile qualunque, purchè diversa dalla madre. Questo fu notato subito anche dalle operatrici e persino dalla gente comune che lo vedeva.Dulcis in fundo, ha avuto uno svenimento, il giorno 13 Novembre, per una corsetta breve di pochi metri, che prelude ad un malfunzionamento dell'apparecchio pacemaker. In quella occasione mi ha detto: "Papi, tu mi vuoi bene sempre, mentre la mamma solo qualche volta".