IL CUORE DI ALBERTO

SATANISMO IN TOSCANA


Satanismo in Toscana, boom delle sette nere.
Prosegue l’inchiesta sui quattro giovani indagati per il ritrovamento delle ossa umane nel 2006. Ed è allarme sette in regione.C’è anche una ragazza ventisettenne, di Sesto, tra i quattro giovani indagati per il ritrovamento in un’area di sosta dell’A1 di due sacchi neri contenenti ossa umane (di una donna, bianca, tra i 20 e i 30 anni, non ancora identificata). La macabra scoperta fu fatta il 21 giugno del 2006 e quasi subito si iniziò a parlare di una possibile pista satanica.Dalla Versilia alla provincia fiorentina. Ma non è la prima volta che si parla di sette e satanismo nella provincia fiorentina. Per gli stessi delitti del Mostro di Firenze si è più volte ipotizzato un legame con ritiemesse nere. Ma è soprattutto negli ultimi due-tre anni che si è iniziato a parlare di un ‘allarme satanismo’ nella regione. Tanto che, a febbraio di quest’anno, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione per avviare un vero e proprio monitoraggio del fenomeno che ha anche aspetti economici da non sottovalutare. Secondo gli esperti le sette nere raccolgono adepti soprattutto tra i giovani, già a partite dai 14-15 anni. Non è rado che alle persone avvicinate vengano chiesti soldi.In Toscana sonoattivi circa 70 gruppi con oltre 500 aderenti. Le zone dove il fenomeno è più diffuso sono la Lunigiana, la Versilia, ma anche l’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. ‘Sacrifici umani? Da noi mai’. Tuttavia il legame tra il ritrovamento delle ossa sull’A1 e l’attività di una setta satanica che avrebbe quindi anche commesso omicidi è tutta da valutare. ‘I riti satanici prevedono anche i sacrifici umani spiega don Luigi Oropallo, esorcista ordinato dal vescovo di Firenze ma io non ho memoria, alla luce della mia conoscenza della realtà toscana, di fatti simili’. ‘In regione aggiunge il sacerdote le sette sataniche ci sono, anche se a volte sono fenomeni più vicini alla superstizione. Spesso si inizia per curiosità partecipando a un rito, ma poi le persone rimangono intrappolate in una ragnatela da cui è difficile uscire’.A caccia dei satanisti, indagati quattro giovani; anche sacrifici umani. Omicidio volontario, distruzione e soppressione di cadavere: le accuse di cui dovranno rispondere i giovani satanisti fiorentini. Ossa di donna scarnificate, legate fra loro, chiuse in alcuni sacchi di plastica e gettate ai bordi dell’A1, fra la Toscana e l’Emilia-Romagna. A trovarle fu un camionista, nel giugno 2006. Da lì, da quelle ossa, è partita l’indagine che ha portato, nel fine settimana, alla denuncia di quattro giovani satanisti toscani.I ragazzi, due maschi e due femmine tutti tra i 25 e i 27 anni, sono di Firenze, Prato e Pistoia. Nelle loro case sono stati trovati anche due teschi umani oltre a tutto l’armamentario ‘dark’ tipico di questi gruppi: spade, mantelli, monili con simboli satanisti e dischi di musica death metal.Le feste ‘del male’. I quattro erano uniti dalla passione per questo genere di musica cupa e violenta. Alcuni di loro, proprio come gli appartenenti alle più famose Bestie di Satana, suonavano anche in gruppi musicali. Ma la setta fiorentina sarebbe nata, tra il 2001 e il 2002, frequentando feste dark, eventi come la Nuit de Sade (la notte del Marchese de Sade) che si svolge in Lucchesia o la ‘Festa delle bambole’ nella villa Scarfantonia Montemurlo (Prato). Party inquietanti, dove si accede solo con invito riservato e a cui partecipano anche 500-600 persone alla volta.Le messe nere. Gli agenti della squadra antisette della questura fiorentina si sono messi sulle tracce del gruppo monitorando siti internet, ritrovi, negozi specializzati. E hanno riscostruito la parabola della setta, passata dalla passione per la musica a quella per le messe nere. Ne parlavano spesso, hanno spiegato gli investigatori, e ricordavano come il rituale potesse prevedere anche sacrifici umani. I tempi del passaggio dalla musica ai riti satanici coinciderebbero con la morte della donna i cui resti furono trovati sull’A1. Aveva circa 30 anni e forse era una prostituta. La sua identità è tuttora sconosciuta.Fonte: Quotidiano City del 9 Giugno 2008