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Luna & Spazio

Post n°25 pubblicato il 25 Settembre 2009 da fantastikalbi
 

Albi di FantastiKa

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La Luna &  lo Spazio.

riflessioni di Salvo Gagliardo

nel primo decennio del Secolo XXI.

 

 

L’ uomo ha sognato di volarsene  sulla Luna  forse dalle origini dell’ umanità, prima che il Presidente John Fitzgerald Kennedy pronunciasse lo storico << We can>> <>. Non sto  qui a parlarvi nei dettagli  dei sogni del greco Luciano di Samosata, né delle fantasie di Mandeville, né degli studi di Keplero, né del teatrale Cyrano de Bergerac, e per Edgar Allan Poe, vi rimando al bellissimo racconto breve Hans Pfaall  sulla Luna. Ma qui  comincio con il francese Jules Verne che nel XIX secolo fu il primo ad immaginare un viaggio sul nostro satellite quasi in maniera scientifica, nessuno prima d’ allora  aveva ipotizzato la inibente  forza di gravità terrestre, il vero problema per cui il resto sono solo fantastici sogni. Verne spedì l’ uomo sulla Luna in tempi in cui la borghesia al potere sognava alla grande e cominciava a verificare i suoi sogni di potenza e di espansione. E alla fine del XIX secolo un russo di nome Tsiolkovsky, anche lui un grande sognatore del Cosmo, ipotizzò scientificamente la colonizzazione del Sistema solare con teorie  che allora erano parse quanto mai stravaganti. E poi venne la terribile prima guerra mondiale, a cui  seguì Hitler i cui  sogni di dominio furono così deliranti da farci pensare oggi ad una personalità paranoide e megalomane. Eppure da quella anomalia storica venne fuori  un altro passo avanti  nella conquista dello Spazio, infatti fu un uomo di Hitler, uno scienziato tedesco vicino al Fuhrer a mandare nel primo dopoguerra e realmente, gli uomini sul nostro satellite, sto qui  parlando dell’ ingegnere astronautico Werner von Braun, il primo direttore della nascente NASA negli Stati Uniti, è strano, ma sono i paradossi della storia, che l’ uomo che aveva così  ferocemente bombardato Londra con le V2 di sua invenzione, più tardi desse inizio alla grande avventura dell’ uomo nello Spazio!  Ma non  c’è stato solo il prestigioso ingegnere tedesco, ma a lui vanno aggiunti i nomi di Oberth un altro scienziato tedesco e di Willy Ley e  il regista, anche lui tedesco,   Fritz Lang che realizzò un film  che narrava di un razzo spedito sulla Luna dalla Terra. Ma la grande epopea si realizza solo  nel dopoguerra, quando la competizione fra URSS e USA spinge  questi ultimi a tentare la grande avventura  e a mandare degli  uomini su quel  corpo celeste  così a portata di mano da fare sognare gli uomini per generazioni. Qualcuno oggi si è chiesto perché l’ America ha preferito il contatto diretto invece di mandare preliminarmente delle sonde, sarebbe stata una soluzione, ma gli Stati Uniti preferirono allora  celebrare il loro trionfo in questo modo. Dopo lo storico  allunaggio del 17 luglio del 1969, da  alcuni oggi contestato, ne  sono seguiti altri assieme  ad altre drammatiche  sconfitte. Poi il silenzio. Oggi la NASA rilancia il Progetto Lunare in vista  collateralmente  di uno sbarco su Marte nel giro di qualche decennio. E’ legittimo   chiedersi  perché sono trascorsi tanti anni da allora, da quella mitica estate. Si può  anche rispondere che lo Spazio si è rivelato più ostico e difficile di quanto si pensasse  all’ inizio,  e che quindi richiede più  prudenza, o che l’ avventura spaziale non ha progetti a lungo termine neanche negli Stati Uniti, e che richiede l’ impiego di somme ingenti. Tutte risposte più  che accettabili. Ma potrebbero anche essercene delle altre,se solo si conoscesse tutto di questa meravigliosa avventura. Di certo io sono convinto che il Cosmo sarà la grande Era   del Futuro, ma che le cose non andranno così lisce. E’ vero, i pericoli sono molteplici, madre natura ci ha reso adatti al nostro pianeta ma non di certo  agli altri. La Conquista sarà lenta e richiederà dei sacrifici, ma avverrà, sta già avvenendo, non certo nei ritmi e nei tempi sognati dai grandi scrittori di fantascienza. In quanto alla nostra Luna non possiamo non immaginarne la colonizzazione, anche forzata, è troppo preziosa per noi, oltre ad  essere una fonte di minerali eccezionale. Pensate alla Terra senza la Luna, quali forme di vita avrebbero potuto prendere sul nostro pianeta? Scientificamente la Luna e la Terra formano un unico ed indissolubile  sistema. Quale punto di osservazione migliore per la nostra Terra, della Luna che tra l’ altro dista relativamente poco? Lì si potranno allocare sistemi sofisticatissimi di controllo, che possono monitorare il nostro pianeta in fase di grandi cambiamenti climatici, non parlo, purtroppo,  dei possibili impieghi militari, la Luna è la porta di ingresso verso la Terra. Vi si collocheranno  Osservatori astronomici capaci di scandagliare il Cosmo nei dettagli. Vi si impianteranno basi estrattive, e basi di ricerche sperimentali. Sorgerà una vera comunità scientifica e tecnica.  Ed infine vi si costruiranno degli spazioporti che ci porteranno su Marte ed oltre. Il problema è come le comunità scientifiche e le industrie e spaziali e aimè belliche,  del nostro piccolo   pianeta intenderanno cooperare per realizzare questo sogno, perché forse nel futuro nello Spazio  ci si andrà  insieme, questo potrebbe essere il nuovo assetto   del mondo anche in questo campo che dapprima era apparsa  una semplice avventura ma che domani diverrà una necessità. Si dovrà rinunciare forse agli egoismi e alle giuste e ingiuste glorie nazionali, per affrontare in comune  il problema. Mi sembra che già India e Cina si stiano muovendo in questa direzione. Ma vi è  anche chi non la vede così. Vi sono anche coloro che pensano che le cose che l’ uomo della strada non conosce di questa faccenda siano maggiori di quelle che conosce. Qualcuno tira fuori  di nuovo  le presenze Aliene nel nostro Sistema Solare, per quanto ne so questo non è impossibile. Staremo a vedere. Se è così la storia può prendere altri risvolti, e alcuni ritardi nello sviluppo spaziale potrebbero assumere altri significati. Comunque sono solo delle ipotesi, resta  il fatto che l’ uomo non è legato al suo pianeta d’ origine per sempre e che presto o tardi dovrà lasciarlo! Salvo Gagliardo.

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