Il primo re cristiano di Danimarca aveva nome Goffredo. Era stato lui a liberare quel paese dai pagani, in una serie di ardite battaglie contro i seguaci di Odino, ed era stato lui a erigere le prime chiese ed a condurre i fieri Dani al fonte battesimale. Goffredo aveva fatto della Danimarca un unico regno, di cui egli era l'incontrastato sovrano, allorché sua moglie, la regina, gli partorì un figlio.La sera prima del battesimo, il bimbo fu visitato dalle fate. Esse vennero a mezzanotte, sei belle dame riccamente vestite, e si disposero intorno alla culla.La prima fata, Gloriande, prese in braccio il pargolo e lo baciò. ― Bambino mio, in nome di Dio, ti faccio un dono: finché avrai vita sarai il più ardito cavaliere del tuo tempo.Disse la seconda, Palestine: ― Dama, il dono che gli avete fatto non è certo piccolo. Io gli concedo dunque, finché sarà in vita, che non gli manchi mai né guerra né battaglia.Allora disse la terza, Pharamonde: ― Dama, il dono che gli fate è assai pericoloso ed è per questo che gli accordo di non essere mai vinto negli scontri.E disse la quarta, Mélior: ― E io gli dono, finché sarà in vita, di essere bello, dolce e grazioso più di chiunque altro.La quinta, chiamata Presine, disse invece: ― Io gli concedo che sia sempre amato dalle dame e che le sue storie d'amore siano sempre felici.L'ultima, Morgana, disse invece: ― Ho udito i doni che avete fatto a questo bambino. Io voglio invece fargliene uno ancora più grande. Gli concedo di non morire sino a che non sarà divenuto il mio amato. ― E detto ciò lo baciò con grande trasporto.Dopodiché le sei fate lasciarono la stanza e svanirono nella notte.Il giorno successivo il bimbo fu portato al fonte battesimale e ricevette il nome di Uggeri.
Holger Danske (Uggeri il Danese)
Il primo re cristiano di Danimarca aveva nome Goffredo. Era stato lui a liberare quel paese dai pagani, in una serie di ardite battaglie contro i seguaci di Odino, ed era stato lui a erigere le prime chiese ed a condurre i fieri Dani al fonte battesimale. Goffredo aveva fatto della Danimarca un unico regno, di cui egli era l'incontrastato sovrano, allorché sua moglie, la regina, gli partorì un figlio.La sera prima del battesimo, il bimbo fu visitato dalle fate. Esse vennero a mezzanotte, sei belle dame riccamente vestite, e si disposero intorno alla culla.La prima fata, Gloriande, prese in braccio il pargolo e lo baciò. ― Bambino mio, in nome di Dio, ti faccio un dono: finché avrai vita sarai il più ardito cavaliere del tuo tempo.Disse la seconda, Palestine: ― Dama, il dono che gli avete fatto non è certo piccolo. Io gli concedo dunque, finché sarà in vita, che non gli manchi mai né guerra né battaglia.Allora disse la terza, Pharamonde: ― Dama, il dono che gli fate è assai pericoloso ed è per questo che gli accordo di non essere mai vinto negli scontri.E disse la quarta, Mélior: ― E io gli dono, finché sarà in vita, di essere bello, dolce e grazioso più di chiunque altro.La quinta, chiamata Presine, disse invece: ― Io gli concedo che sia sempre amato dalle dame e che le sue storie d'amore siano sempre felici.L'ultima, Morgana, disse invece: ― Ho udito i doni che avete fatto a questo bambino. Io voglio invece fargliene uno ancora più grande. Gli concedo di non morire sino a che non sarà divenuto il mio amato. ― E detto ciò lo baciò con grande trasporto.Dopodiché le sei fate lasciarono la stanza e svanirono nella notte.Il giorno successivo il bimbo fu portato al fonte battesimale e ricevette il nome di Uggeri.