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Crisi economica, il marito chiude l’azienda e la moglie diventa prostituta per mantenere la famiglia

Post n°466 pubblicato il 11 Agosto 2013 da arte1245
 

Una donna di 37 anni di Castelfranco si è vista costretta a prostituirsi dopo che il marito,

a causa della crisi economica, ha dovuto chiudere la sua azienda di artigiano specializzato nella lavorazione

del cartongesso. Quando ha trovato il marito, caduto in stato di depressione, impiccato con una corda

in garage ma vivo per miracolo, infatti, la donna ha capito che a mantenere la famiglia avrebbe dovuto pensarci lei.Ha rassicurato il marito dicendogli di essere stata assunta

come badante e che avrebbe dovuto fare i turni di notte. I soldi, quindi, non sarebbero più stati un problema. In realtà, però, la donna si era data alla prostituzione.

‘Circa un mese e mezzo dopo che mia moglie aveva iniziato a lavorare, sono stato svegliato da una telefonata nel cuore della notte. Era la questura di Vicenza‘,

ha raccontato Paolo, il marito quarantaquattrenne. La polizia, infatti, aveva fatto una retata retata.

‘Ci sono rimasto malissimo, ero arrabbiato, non sapevo neanche più cosa provavo‘. La donna, infatti, aveva deciso di tenere il marito, già provato dopo il tentato suicidio,

all'oscuro della sua vera occupazione e si era presa su di sè l'intero peso della famiglia.

‘E' una situazione che ho imparato ad accettare, ma che non mi sta assolutamente bene.

Per questo continuo nella disperata ricerca di un lavoro. Qualsiasi, purché sia onesto‘,

ha dichiarato Paolo. Anche perchè il pericolo è lo sfratto. ‘Non so quanto resista il padrone di casa prima di buttarci fuori.

Mia moglie riesce a portare a casa

anche centocinquanta euro in una sera, se va bene. Ma spesso torna a mani vuote. Con quello che guadagna riusciamo a mangiare.

Ma così non può continuare‘.


Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/08/13 alle 21:52 via WEB
sono situazioni davvero al limite
 
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