Gli italiani si ammalano sempre prima e vanno in pensione sempre dopo.
Dal luogo di lavoro si finisce direttamente in una stanza di ospedale o in ospizio,
se non si muore prima. Stiamo diventando una nazione di vecchi malati.
L'aspettativa di una vita sana in Italia negli ultimi anni si è dimezzata.
Un dato spaventoso dovuto a molte cause:
l'ambiente, l'alimentazione, lo stress, le nuove povertà. L'età pensionabile andrebbe diminuita, non aumentata. Neppure i faraoni o i romani sfruttavano così i loro schiavi.
In Italia si vive sempre di più ma sempre peggio.
Per ogni mese di vita che "guadagniamo" di anno in anno,
ne perdiamo dieci in termini di salute.
Negli ultimi cinque anni, ogni anno abbiamo incrementato di tre mesi l'aspettativa di vita ma anticipato di 30 mesi l'incorrere di malattie che compromettono la qualità della vita.
Il governo Monti sta posticipando la pensione ai lavoratori perché a detta degli esperti, in Italia si vive più a lungo?
E' chiaro che aumentando i ticket sanitari, i prezzi delle medicine, l'inquinamento, i prezzi degli alimenti, la gente morirà sicuramente prima in futuro, prima di raggiungere l'età pensionabile, così i conti dell’INPS torneranno in ordine.
Queste sono le strategie di chi ci governa.
La vita utile è quella che la società ti dà prima di considerarti come un cacciavite spuntato da gettare via.
Il lavoro è diventato negli anni sempre più specializzato, qualificato e complesso, mentre la formazione - posta all'inizio della vita - non si è adeguata.
Il risultato è che a 40-50 anni un operaio o un dirigente sono già da buttare via.
E nessuna azienda terrà mai persone inutili fino a 67 anni (età del tutto teorica di pensione.
A lor signori poco interessa se resti infermo in un letto ,o se sei in una sedia a rotelle.
Tu vivi quindi devi lavorare per mantenere questi parassiti che si godono la vita in tutte le maniere.
Perché qui da noi il lavoro è diventato una merce sempre più rara, essendo stato trasferito in altri paesi (“emergenti”, come si usa dire) dove la manodopera costa assai meno, le tasse sono irrisorie, le tutele dei lavoratori pressoché inesistenti, e tutto ciò per arricchire sempre di più coloro che detengono i capitali e/o i mezzi di produzione.
A conti fatti, ogni anno guadagniamo 3 mesi ma ne perdiamo 30 in termini di salute.
Questo è un dato estremamente drammatico, deve essere messo tra le priorità, all’ordine del giorno delle scelte sanitarie e politiche.
Vogliamo finalmente far emergere quanti attentati alla salute avvengono ogni giorno in nome di una economia malata?
Dall'aria piena di smog e di polveri sottili compresi quelle dei "termovalorizzatori", dal cibo alimentato e pieno di sostanze inquinanti (concimi, conservanti etc.), dall'acqua e le sue falde non controllate, e ogni tanto dalla immissione nell'ambiente di sostanze radioattive senza che se ne dia notizia determinando patologie tiroidee e altro.
E' un attacco continuo che ha fatto peggiorare la qualità della vita, facendo diminuire il tempo di vita sana di ciascuno di noi.
Gli ospedali nascono come strutture ridotte e man mano diventano città ospedaliere.
La dittatura delle farmaceutiche non ha ostacoli e intanto ci mettono anche l'angoscia perchè nei loro esperimenti hanno trovato un virus che può ridurre a metà la popolazione mondiale.
Che fare?
Vogliamo dire che in tempi di crisi le industrie alimentari probabilmente si accontentano di materie prime di scarsa qualità?
(non tutte spero)
Vogliamo dire mele che durano nel cesto di vimini della dispensa per 6 mesi. Senza ammuffire.
Vogliamo dire che dovendo lavorare, lavorare, lavorare per sbarcare il lunario... mangiamo solo più delle porcate?
Vogliamo dire che compriamo cibo di scarsa qualità, che costa poco, perchè dal 2004 ad oggi siamo diventati moolto più poveri.
Un calo drastico del genere non si spiega, se non con il cibo e la sua qualità, e la dose di inquinanti che contiene.
A meno di non credere alle scie chimiche.
Ci stiamo avvelenando.
Fino a quando la ricchezza di una nazione sarà valutata sul PIL, che così tanto interessa le agenzia di rating, la borsa (non quella della spesa) e i governi e non, più correttamente, sulla "felicità di vivere" (qualità della vita) e sulla "salute", ma non sulla cura delle malattie, (leggi: lotta all'inquinamento), cadremo sempre più in basso.
A prestino.
Ciao ciao^