Cambiare le lire in euro è ancora possibile? Nonostante si moltiplichino i casi di ritrovamenti anche piuttosto ingenti negli ultimi tempi, la risposta purtroppo è no, non è più possibile rivolgersi alla Banca Centrale per ottenere in moenta corrente il denaro stampato con il vecchio conio. La storia della precaria Claudia Moretti ha fatto molto discutere l'opinione pubblica qualche mese fa, ma non si tratta di un episodio isolato: sono numerosi gli italiani che si trovano tra le mani talora delle vere e proprie fortune inutilizzabili. Secondo quanto disposto dalla Banca d'Italia infatti, il 6 dicembre 2011 è scaduto il termine ultimo per effettuare il cambio di lire in euro: indubbiamente una beffa per chi come la signora Moretti si è ritrovata per puro caso una fortuna che non sapeva di possedere, e non può goderne. C'è da dire che la maggioranza dei Paesi della Ue ha scelto di fissare una data di scadenza per il cambio, con poche eccezioni come la Germania, spesso distinguendo tra monete e banconote. Ben magra consolazione per chi improvvisamente assapora l'idea di diventare milionario, ma finisce beffato dalla rigidità burocratica: è il caso di una 25enne originaria di Cividale del Friuli, residente in provincia di Catania, che ristrutturando una casa appartenuta ai suoi avi, ha trovato 10 milioni tutte in banconote da 100mila lire, ed è ora pronta a dare battaglia legale per far valere i suoi diritti, proprio come Claudia Moretti: la prassi in giurisprudenza sostiene che qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto, quindi in linea teorica i dieci anni previsti per il cambio lira/euro dovrebbero partire dal giorno del ritrovamento, ma occorrerà un giudice per dirimere la questione.
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