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glossario

Post n°4 pubblicato il 10 Agosto 2010 da metacom
 

                                   

da http://cabala.org/index/glossario.shtml

 

Arizal. Nome abbreviato di Rabbi Isacco Luria Ashkenazi, vissuto nel 1500, in Egitto prima, e a Tzfat, in Galilea, dopo. Nonostante la sua breve vita (mancò a 38 anni), è considerato il più importante cabalista di tutto il millennio. Grazie a lui, gli insegnamenti dello Zohar (il libro dello Splendore) hanno ricevuto una sistematizzazione ed una chiarificazione insuperate. Uomo molto pio e misericordioso, possedeva miracolose capacità di guarire e di consigliare gli altri. La sua tomba, a Tzfat, è uno dei luoghi più santi d'Israele, un luogo dove si avverte che la propria preghiera sale diretta al cielo.

Birur Niztotzot. Selezione delle scintille cadute. Nella Cabalà dell'Arizal, dopo la distruzione dei Recipienti, un certo numero di scintille di luce è caduto in basso, mescolandosi ed alimentando le forze del male. Uno dei più alti scopi della vita umana, forse il più alto, è quello di ricercare questi frammenti di bellezza e verità divini, sparsi nei mondi inferiori, e ricondurli alla loro radice di santità e purezza.

Chasidismo. Movimento di rinnovamento della vita spirituale ebraica, iniziato dal Baal Shem Tov in Europa orientale, nel 1700. Ebbe l'enorme merito di aprire i segreti della spiritualità e della mistica alle classi d'ebrei meno colti e più poveri. Il Chasidismo faceva e fa uso di tecniche meditative molto potenti, ma anche di canto e danza, per arricchire la preghiera e la vita religiosa quotidiana. Tutt'oggi conta centinaia di migliaia d'aderenti, sebbene si sia suddiviso in molte scuole diverse. Tra i suoi filoni più importanti: Chabad Lubavitch, una scuola centrata soprattutto sullo studio dei più profondi dei segreti esoterici; Breslov, dove l'enfasi sulla preghiera è molto più sentita.

Ghematria. Il calcolo del valore numerico di una parola, ottenuta sommando i valori di ogni singola lettera. Secondo la Cabalà, termini che possiedono un identico valore numerico, sono collegati da una corrispondenza, anche se i concetti espressi da tali termini sono del tutto diversi. Si possono calcolare le ghematrie di interi versi, semplicemente sommando tutte le parole. Vi sono diversi modi di calcolare la ghematri di una parola o di una frase, e alcuni di essi sono molto complessi.

Libro della Formazione (Sefer Yetzirà). Forse il più antico dei testi di Cabalà. Si tratta di una serie di paragrafi molto concisi, riguardanti le corrispondenze tra le varieSefirot (non ancora menzionate coi loro nomi), le lettere dell'Alef Beit ebraico, e i vari settori della creazione, sia fisici che spirituali. Il suo studio è alla base degli insegnamenti forniti dalla nostra scuola.

Luce Infinita. Lo stato di perfetta pienezza, energia, consapevolezza, beatitudine, non avente nè fine nè scopo, dal quale Dio ha tratto l'universo e le anime, oltre ad ogni cosa esistente, sia nei mondi spirituali che in quelli fisici.

Midrash. Tradizioni e commenti di tipo narrativo, riguardanti i molteplici episodi e personaggi della Bibbia. Fanno parte della "Torà orale", che in passato veniva tramandata solo bocca a bocca. Dopo la distruzione del secondo Tempio, i vari midrashim sono via via stati scritti tutti, e raccolti in molteplici libri. Il più famoso è cospicuo tra loro è forse il "Midrash Rabba", sul Pentateuco.

Mikvè.  Un bagno purificatorio, da compiersi in acqua viva, naturale. Si chiama così anche una serie di vasche particolari, una delle quali contiene acqua piovana raccolta in modo naturale. Qui le donne ebree si recano per compiere l'immersione che le rende nuovamente permesse ai mariti, dopo l'interruzione dei rapporti osservata durante le mestruazioni e in tutta la settimana successiva. Anche gli uomini hanno i loro mikvè, dove compiono immersioni che, secondo la Cabalà, hanno un grande potere purificatore per l'anima.

Mondo del Caos. Anche chiamato "olam ha tohu". Si tratta della prima creazione, un mondo in cui dominava la qualità del giudizio severo (Din). Questa creazione ha seguito un iter sotto molti aspetti simile a quanto spiegato dalla scienza. E' dunque un mondo vecchio. In esso vige la legge dell'entropia, è dunque un mondo isolato. A lungo andare ogni cosa in esso presente si esaurisce, e torna al caos iniziale. Tutto ha fine, sia le realtà fisiche, che le creature umane e le loro opere.

Mondo della Rettificazione (Olam ha tikkun). E' la seconda creazione, quella iniziata 5760 anni fa (corrispondente al 2000 dell'era corrente). In essa vige l'anti-entropia, o negentropia. Ogni cosa ivi presente cresce e si evolve verso un grado di maggiore ordine. Crescono le informazioni ivi accumulate, è quindi un mondo di pura consapevolezza. Le realtà e le creature ivi presenti possono vivere in eterno. Infatti, grazie ad una sottile rete di canali misteriosi, chiamata "Albero della Vita", il mondo della rettificazione riceve in continuazione energia ed abbondanza dal serbatoio inesauribile della Luce Infinita. Ciò permette il rigenerarsi degli organismi, oltre al loro crescere ed evolversi.

Partzufim. Personificazioni o "espressioni". La traduzione migliore di "partzuf", nel linguaggio teologico, sarebbe "ipostasi", una personificazione del Divino. Sono veri e propri ruoli, assunti dal Divino nel suo rapportarsi con la creazione. Nella Cabalà i partzufim sono sei. Tra essi: Padre, Madre, Figlio e Figlia. È come se Dio stesso assumesse tutti quei ruoli, nel suo intervenire nella nostra vita. Così facendo, li santifica e li divinizza. Eseguendo noi stessi quei ruoli secondo i modelli stabiliti da Dio, e rivelati nella Scrittura, specie se letta alla luce delle chiavi cabalistiche, abbiamo accesso al regno della Divinità, della perfezione, dell'immortalità.

Quattro universi. Secondo la Cabalà la creazione contiene quattro distinti livelli di realtà, chiamati: Atzilut - Emanazione (il più alto e nobile, bene assoluto); Briah - Creazione (il secondo, il comparire di qualcosa dal nulla, la creazione ex-nihilo); Yetzirah - Formazione (il terzo, il mondo degli archetipi, dei simboli, degli angeli, dove male e bene sono presenti insieme); Assiah - azione (l'ultimo e più basso, dove ciò che conta è l'agire, i risultati, la materia, dove il male tende a prevalere).

Reshimo. Rimanente. Lo Tzimtzum operato da Dio nella Luce Infinita non la elimina del tutto. Nello spazio vuoto così creato, rimane un residuo, reshimo, della perfezione presente nella Luce Infinita. Si fa di solito l'esempio di un vaso che aveva contenuto un preziosissimo olio profumato. Anche dopo che l'olio è finito, rimane il suo profumo. Secondo la Cabalà, il residuo di Luce Infinita del Reshimo è il materiale primo dal quale sono stati tratti gli universi.

Shabbat. Il Sabato ebraico. Inizia col tramonto del venerdì, e termina con l'apparire delle stelle, il sabato sera. Viene celebrato astenendosi da ogni attività lavorativa, e dedicando il proprio tempo allo studio, alla preghiera, al canto, alle gioie della vita famigliare. Parte dlla celebrazione è il Qiddush, la benedizione recitata sul vino e sul pane, all'inizio dei primi due dei tre pranzi festivi del Shabbat. Il partecipare attivamente al Shabbat, rispettandone le regole, è un'esperienza unica, molto gioiosa, di vero riposo e nutrimento dell'anima.

Shevirat ha kelim. La rottura dei Recipienti. Uno dei più affascinanti ma anche misteriosi concetti della Cabalà lurianica. In una fase molto iniziale della creazione, i mondi sarebbero stati distrutti da un eccesso di Luci che non trovava Recipienti atti a contenerle. Pur nella sua drammaticità, grazie a questo evento Dio ha permesso il comparire delle individualità separate, e ha potuto creare il polo negativo, essenziale per una vera libertà di scelta, il più grande dono dell'essere umano. Secondo alcuni cabalisti, la Shevirat ha kelim conteneva già in se tutte le sofferenze e distruzioni che sarebbero poi venute dopo. Eppure il suo scopo finale è solo e soltanto quello di aumentare il bene disponibile ed esperimentabile dalle creature. Essa è la caratteristica più saliente del mondo del caos.

Shekhinà. Letteralmente: "Presenza". È l'aspetto femminile di Dio, quello immanente, quello che, per così dire, si è legato al mondo, compreso i suoi aspetti più bassi. È la parte di Dio più vicina a ciascuno di noi, capace di condividere i nostri sentimenti, le gioie ma anche le sofferenze. Grazie alla Shekhinà, ogni cosa, che facciamo o viviamo, è santa e pregna di significato.

Tzimtzum. Restrizione. Dio crea il mondo a partire dalla Luce Infinita. La prima azione consiste nel creare in essa uno spazio vuoto capace di ospitarla. Ciò viene effettuato tramite lo Tzimtzum, un volontario restringimento dello spazio occupato dalla Santità divina. In realtà, la nascita dello spazio, come lo intendiamo noi, è il risultato dello Tzimtzum originario.

Zohar. Splendore. È il nome del più importante testo di Cabalà. È un vasto commentario al Pentateuco, scritto in uno stile altamente poetico, immaginativo e metaforico. È la base di tutta la Cabalà, e in esso vi sono innumerevoli insegnamenti, la cui portata è ancora in gran parte sconosciuta. Pur provenendo da antiche tradizioni, risalenti a Rabbi Shimon bar Yochai (secondo secolo dell'era corrente), e ai suoi discepoli, lo Zohar è stato redatto e pubblicato soltanto nel 1300. Fino allora tali conoscenze erano tramandate in cerchi oltremodo ristretti e ben nascosti. Lo Zohar è scritto in aramaico. Ne esistono diverse traduzioni, sia in ebraico, che in inglese e in francese.


 
 
 

Metatron

Post n°3 pubblicato il 19 Luglio 2010 da metacom
 

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


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Metatron (ebraico מטטרון o מיטטרון) è il nome di un angelo del Giudaismo e per certi versi del Cristianesimo.

Non ci sono riferimenti a lui nelle scritture cristiane (Nuovo Testamento) o in fonti islamiche; il riferimento dell'Antico Testamento in merito al Carro Celeste della Merkabah compare come descrizione durante il dono della Torah sul Monte Sinai nel Libro dell'Esodo del Pentateuco ebraico e nei Libri dei profeti Isaia, Ezechiele e Zaccaria.

Metatron si trova nel secondo dei quattro mondi spirituali chiamato Beri'ah.


Origini 

Il Talmud ha una sezione in cui è detto che Elisha ben Abuyah, anche conosciuto come Aher ("altro" com'era detto), entrò nel Paradiso e vide il Metatron seduto (un'azione che nel Paradiso è permessa solo al Signore). Elishah ben Abuyah allora guardò al Metatron e disse ereticamente "ci sono dunque due poteri in cielo!". I Rabbini spiegarono che Metatron era autorizzato a sedere per il suo ruolo di Scriba Celeste, scriveva i fatti di Israele (Talmud Babilonese, Hagiga 15a).

 « "...il Talmud dice, era provato ad Elisha che il Metatron non poteva esser una seconda divinità, perché il Metatron riceveva 60 'colpi con una verga impetuosa' per dimostrare che il Metatron non era un dio, ma un angelo, e poteva esser punito." »
  

Il Talmud afferma che Metatron della Merkavah sia l'angelo principe associato al bene dell'albero della conoscenza del bene e del male (Sefer Ha-Zohar); la Merkavah è il trono creato dal Signore; per la tradizione ebraica questo non concorda affatto con il testo di Enoch considerato apocrifo dalla stessa legge ebraica.

Metatron è identificato con il termine di "il piccolo YHVH", che è il piccolo Tetragrammaton, secondo una versione Talmudica citata dallo studioso di Karaite Kirkisani. La parola 'Metatron' è numericamente equivalente a Shaddai (Dio) nella Ghematriah; è anche detto avere "il Nome del suo Padrone". Dovrebbe comunque esser notato che Kirkisani potrebbe aver rappresentato in modo erroneo il Talmud per poter imbarazzare i rabbini suoi avversari con evidente dualismo. D'altro canto, i testi extra-talmudici mistici parlano di "piccolo YHVH", apparentemente derivati dal concetto di Esodo 23:21, che menziona un angelo di cui Dio dice "il mio nome [incomprensibile come YHVH, il nome usuale divino] è lui".

Il Talmud Babilonese menziona Metatron in due altri luoghi: Sanhedrin 38b e Avodah Zarah 3b. Yevamot 16b descrive nel periodo amorreo i doveri del 'principe del mondo' trasferiti da Michele a Metatron.

Assieme agli ordini angelici delle Chayyot e degli Ophanim, Metatron è l'angelo della Merkavah: essa è il Carro Celeste citato anche nella visione profetica di Ezechiele e di Isaia. L'Esegesi Rabbinica afferma che Mosè chiese che il Signore Stesso potesse accompagnare il popolo d'Israel proprio nel momento in cui si presentò la possibilità che ciò avvenisse anche con l'assistenza di Metatron.

Sul testo "Enoch" 

Metatron è anche menzionato in alcuni testi pseudoepigrafici, in modo speciale nel Libro di Enoch (ebreo e merkabah), anche chiamato 3 Enoch o Sefer Hekhalot (Libro dei [Celesti] Luoghi). Il libro descrive il legame tra il figlio di Enoch di Jared (il grande figlio di Noè) ed la sua trasformazione nell'angelo Metatron. Il suo grande titolo di "piccolo YHVH" ricompare qui. Metatron dice:

 « Egli [il Santo]... mi chiamò, "il meno di YHVH" alla presenza della sua intera famiglia nell'alto, com'è scritto, "il mio nome è in lui" »
 
(12:5 traduzione di Alexander)

Il narratore del libro, si suppone fosse il Rabbi Ishmael, dice che Metatron lo guidò attraverso il Cielo e spiegò le sue meraviglie. Qui Metatron è descritto in due modi: come un angelo primordiale (9:2-13:2) e come la trasformazione di Enoch dopo esser stato assunto al cielo.

 « Enoch camminò a Dio; poi non ci fu più, perché Dio lo aveva preso. »
 
(Genesi 5:24 NIV)
 « Questo Enoch, la cui carne era diventata fiamma, le sue vene fuoco, i suoi occhi lampi di luce, le sue iridi in fiammanti torce, e che Dio pose al lato del trono, al trono della gloria, ricevette dopo la sua trasformazione celeste il nome di Metatron »
 
(Gershom G. Scholem, Estratto del 3 Enoch)

Ci sembrerebbero essere due Metatron, uno chiamato con sei lettere (מטטרון), e l'altro con sette (מיטטרון). Il primo potrebbe essere la trasformazione di Enoch, Principe dell'Aspetto dentro il palazzo divino; l'altro, il Primordiale Metatron, un'emanazione di "Causa di Causa", specificamente la decima ed ultima emanazione, identificato con la presenza terrestre divina.

Secondo Johann Andreas Eisenmenger, Metatron trasmette gli ordini quotidiani di Dio agli angeli Gabriele e Sammael. Metatron è spesso identificato esser il gemello di Sandalphon, che è anche detto esser il profeta Elia.

Lo Zohar chiama Metatron "la Giovinezza" un titolo usato in 3 Enoch, dove appare con il significato di "servo". È identificato anche come l'angelo che guida il popolo di Israele attraverso i deserti dopo il loro esodo dall'Egitto, ed è descritto come un sacerdote celeste.

VM Samael Aun Weor identifica Metatron come il Profeta Enoch, l'Angelo che procura all'umanità le 22 originarie lettere Ebree e l'originale Tarot, dicendo che l'Angelo vive nei mondi superiori nella regione di Aziluth (l'iniziale sentiero in Arcana di Tarot e Kabbalah).

Etimologia 

Ci sono numerose possibili etimologie del nome Metatron; qui ne elenchiamo alcune. Dovrebbe esser notato, comunque sia, che alcuni studiosi come Philip Alexander credono che il nome di Metatron origini nei testi di Hekhalot-Merkabah (come i 3 Enoch) e poi potrebbe esser stato creato come le magiche parole Adiriron e Dapdapiron.

Hugo Odeberg, Adolf Jellinek, e Marcus Jastrow suggeriscono che il nome potrebbe originare sia da "custode della guardia" (מטדא) o il nome "guardare, proteggere" (מטד) una prima derivazione di ciò che potrebbe esser visto in Shimusha Rabbah. Dove Enoch è vestito in luce ed è il guardiano delle anime che ascendono al cielo. Odeberg dice che il nome del Metatron potrebbe esser preso dal nome persiano di Mithras, da una serie di parallelismi tra Mithras e Metatron basati sulle loro posizioni nel cielo e nei compiti.

Metatron sembra esser stato creato mettendo insieme due parole greche, "dopo" e "trono", μετὰ θρóνος, "colui che serve dietro il colui" o "uno che si occupa del trono accanto al trono della gloria". Disputato per la parola θρóνος che non sarebbe usata nella forma ebraica di trono. Le due parole non appaiono in nessun testo conosciuto, conducendo alla convinzione di Gershom Scholem in particolare, che ignorare l'idea con le parole "questo saggiamente ripetuto etimologico... non ha merito".

Le parole συνθρόνος (synthronos) usato come "co-occupante del divino trono" comunque sia come l'etimologia di sopra, non è da trovare in nessuna fonte materiale. È supportato da Saul Lieberman e Peter Schäfer che danno ragioni per cui sarebbe un'etimologia valida.

La parola latina Metatron (messaggero, guida, capo, misura) è stata suggerita da Eleazar ben Judah di Worms (c. 1165 - c. 1230), Rabbi Mosche ben Nachman, e portò luce di nuovo su Hugo Odeberg. Quando tradotto in lingua ebraica, abbiamo רוטיטמ o רוטטימ. Scholem dice che non ci sono giustificazioni per la conversione di "metator" in "metatron". Philip Alexander anche dice questo come possibile origine di Metatron, considerando che la parola Metatron ricorre anche in Greco come "mitator": una parola usata per indicare un ufficiale dell'esercito romano che agiva come precursore. Usando questa etimologia, Alexander suggerisce che il nome potrebbe esser arrivato come descrizione di un "angelo del Signore che porta gli Israeliti attraverso i deserti: agendo come un "metator" dell'esercito Romano, guida gli Israeliani nella loro strada". Un'altra possibile interpretazione è quella di Enoch che come un "metator" mostra loro "come loro possono scappare dal deserto di questo mondo nella terra promessa del paradiso". Siccome questa parola è presente in diverse lingue, in Ebraico, Aramaico Giudeo, e Greco, Alexander crede che questo dia ancora maggior forza a questa etimologia.

Altre idee sono μετρονa "misura". Charles Mopsik crede che il nome di Metatron sia legato alla frase della Genesi 5:24 "Enoch camminò con Dio e poi non c'era più, perché Dio lo aveva preso". La versione greca della parola ebraica "prendere" è μετέθηκεν (fu trasferito). רון significa RON ed è di solito aggiunto a מטטרון Metatron ed altri nomi di angeli nella fede Giudea. Così Mopsik crede che se ci si concentra su מטט MTT crede appaia una traslitterazione del Greco μετέθηκεν.

Il Cubo del Metatron [modifica]

Il Frutto della Vita (una componente del Fiore della Vita) presenta tredici cerchi. Se ogni centro dei vari cerchi è considerato un "nodo", ed ogni nodo è connesso ad ognuno degli altri con una linea unica, si crea un totale di settantotto linee. All'interno di questo cubo possono essere trovate molte altre forme, inclusa la versione bidimensionale (appiattita) dei cinque solidi platonici.

Nei primi scritti cabalistici è scritto che Metatron diede forma al cubo a partire dalla sua stessa anima. Questo cubo può essere successivamente rintracciato nell'arte Cristiana, dove appare sul suo petto o mentre vola dietro di lui. Il cubo di Metatron è anche considerato un glifo santo, e c'è chi dice che può essere disegnato intorno ad un oggetto o persona in preda a presunte possessioni per ottenerne la guarigione. L'idea è anche presente in alchimia, dove il cubo di Metatron viene indicato come un cerchio di contenimento o di creazione.

Il modo più semplice per costruire il cubo di Metatron è di cominciare da un cubo appiattito lungo una delle diagonali che passano per il suo centro, fino a diventare una figura bidimensionale, equivalente ad un esagono regolare scomposto dalle sue diagonali in sei triangoli equilateri. I vertici di questa figura 2D vanno quindi connesse con linee aggiuntive. Diversi passi dopo si arriva a formare la figura completa del Cubo di Metatron. Il cubo assomiglia alla proiezione tridimensionale del cubo a quattro dimensioni, o ipercubo.

Cultura popolare [modifica]
  • Metatron appare nel film Dogma di Kevin Smith, dove è interpretato da Alan Rickman; l'angelo è la "Voce di Dio", ossia chi interagisce con gli umani al suo posto (poiché non in grado di reggere il suono di quella voce divina).
  • Lo scrittore americano Lovecraft lo cita in uno dei suoi racconti di fantascienza: "Lo strano caso di Charles Dexter Ward", dove però è storpiato in Metraton.
  • In Angel Sanctuary, Metatron è il nome di uno dei sette più potenti angeli: dall'aspetto fanciullesco, egli è manovrato da Sevoftarta, il suo consigliere. Metatron è invaghito di Djbril (ossia l'arcangelo Gabriele), unico angelo donna dei quattro angeli più potenti (lei rappresenta l'elemento acqua).
  • In Buona Apocalisse a tutti!, libro di Terry Pratchett e Neil Gaiman, il Metatron è la Voce di Dio, in pratica il portavoce di Dio nei confronti degli umani e anche degli angeli che stanno sulla terra per controllare l'andamento delle cose. (e anche dei demoni se per questo).
  • Nel videogioco Silent Hill il sigillo di Metatron è un potente amuleto in grado di spezzare maledizioni o evitare il loro adempimento.
  • Nel videogioco Shin Megami Tensei: Nocturne Metatron, rappresentato come il portavoce di Dio, è uno dei Demoni più potenti utilizzabili dal protagonista.
  • Nel manga 666 Satan, uno dei personaggi, Cross, è posseduto da Metatron, angelo numero 1 della Cabala, proprio come il protagonista, Jio, che è posseduto da Satan, demone numero 1 della Cabala Inversa.
  • Metatron viene citato nel libro Il castello di Eymerich di Valerio Evangelisti dove prende possesso del corpo di una fanciulla ebrea[1].

 

 

 
 
 

LA CANALIZZAZIONE

Post n°2 pubblicato il 19 Luglio 2010 da metacom
 

da http://www.stazioneceleste.it/ll_research/canalizzazione.htm


La canalizzazione (ndt: channeling) è la riproduzione, attraverso parole o suoni, di concetti che non sono generati entro la propria mente conscia, ma sono trasmessi attraverso o dalla mente subconscia alla mente conscia, da un’entità o principio impersonale o non-personale. Una buona analogia per la canalizzazione potrebbe essere quella del tubo che trasporta acqua. Il tubo non crea l’acqua, ma la riceve da una fonte esterna alla sua identità. Ci sono cose che un tubo o un canale possono essere e possono fare per migliorare l’erogazione della canalizzazione/acqua pura attraverso di loro: possono mantenersi puliti e liberi dalla corrosione; possono rimuovere ostruzioni; possono rinforzare le pareti o allargare il diametro d’apertura; possono fare nuove connessioni. Tuttavia, il solo controllo che si ha sull’acqua che si canalizza attraverso se stessi, è la cura con cui ci si permette di essere connessi; il solo controllo che un tubo ha sull’appropriatezza della posizione e del posto dell’efflusso di quest’acqua è la cura nel posizionare l’apertura. E, sicuramente, deve ubbidire alle regole meccaniche della distribuzione dell’acqua, che sono abbastanza semplici, ma inesorabili.

Le persone sono progettate per essere canali, proprio come un tubo è progettato per trasportare acqua. In verità, in un certo senso, tutti noi canalizziamo le nostre vite momento per momento, pensiero dopo pensiero, relazione dopo relazione ed esperienza dopo esperienza. Ciò che diciamo, pensiamo e facciamo, raramente è completamente sotto il nostro controllo cosciente. Quasi sempre, fino ad un certo punto, canalizziamo pensieri inconsci. Qualsiasi seminario che reclamizzi che può insegnarvi ad “entrare in contatto con i vostri poteri psichici” prepara per se stesso un lavoro estremamente facile e potenzialmente redditizio – redditizio finanziariamente, e personalmente quasi di sicuro, per chi tiene il seminario; redditizio per i partecipanti solo fino alla portata della propria intuizione, del buon senso e degli strumenti che vengono dati dagli istruttori. Poiché c’è un divario fra ciò che il buon senso vi può dire e ciò che la maggior parte degli istruttori può esprimere in un unico seminario, lo studente deve sia imparare ulteriormente facendo errori, come ho fatto io, sia imbattersi in un’informazione come questa, che è intesa almeno a colmare la lacuna.

Ci sono troppi tipi di canalizzazioni da citare. Forse l’immagine che rappresenta la canalizzazione per la persona media è quella della seduta spiritica. In questa pratica un medium siede con un gruppo di persone che desiderano comunicare con fantasmi, quali parenti, guide Indiane, dottori dello spirito, maestri dei piani interni e così via. Questa forma di medianità non è il tipo di canalizzazione che io conosco molto, e a chi desidera imparare ad essere un medium spiritualistico consiglio di recarsi presso una chiesa Spiritualistica e chiedere dove si trova il centro che offre un tale corso d’insegnamento più vicino. Faccio notare questo, non perché disapprovo la pratica, o perché non ho familiarità con la pratica della medianità spiritualistica, ma perché questa e altre scuole di medianità complete e affermate – la tradizione Indiana Americana e i suoi sciamani, uomini e donne, sono un buon esempio – offrono agli studenti interessati una forma d’istruzione perfettamente adeguata e alquanto specializzata. Questo libro può essere utile per chi sta già seguendo le istruzioni di un insegnante Spiritualistico o di una persona della scienza medica Indiana Americana, ma non potrà mai essere un sostituto per il sostegno dell’intera tradizione.

Di sicuro non pretendo, o mi aspetto, che questo volume possa essere un sostituto per il supporto di un insegnante e di un gruppo di sostegno di altri canali e studenti. Secondo una linea di canalizzazione meno strutturata, però, il libro diventa molto utile.

Quali altri tipi di canalizzazioni ci sono allora? Quelli religiosi e tradizionali, ad esempio. I profeti ed alcuni santi della chiesa Cristiana erano canali. Il Vecchio Testamento è colmo della bellezza delle parole dei profeti, in particolare quelle di Isaia, le cui parole riguardo all’agnello sacrificale sono state così profetiche a proposito dell’Incarnazione di Gesù il Cristo. Questi santi, uomini e donne, avevano visioni, sentivano voci. Mosè, infatti, sentì le parole del Signore chiaramente e semplicemente.

Ci sono poi religioni new-age e fonti indipendenti, ma vagamente Cristiane, che canalizzano arcangeli, varie presenze angeliche inferiori, maestri spirituali di vari tipi, come Kuthumi e, certamente, Gesù, sotto vari nomi. In alcuni dei migliori di questi tipi di canalizzazione si è elevati e le proprie sensazioni sono elevate ad una gioia rarefatta dallo scritto ispirato del canale. Il canale religioso ha un’inclinazione ovvia, e di conseguenza il messaggio non “arriva” a chiunque capiti di leggere il materiale. La Bibbia, ad esempio, è la canalizzazione best-seller di tutti i tempi, ma non interessa ogni lettore e molte sono le Bibbie che portano molta più polvere che impronte digitali. Recentemente uno dei miei amici ha letto TRASMISSIONI DEI SEMI STELLARI, e lo ha messo da parte senza pensarci due volte.

“Non ti è piaciuto il libro?” Gli ho chiesto.

“Non ne ho ricavato assolutamente nulla” ha risposto.

Per lui il contenuto religioso ha così interferito con la sua capacità di accettare il materiale, che tutta la superstruttura del concetto e del dettaglio che mi aveva così ispirata è servita per chiudere le sue orecchie. Chi desidera canalizzare una presenza religiosa, quindi, avrà bisogno di trovare un accordo con il fatto che l’inclinazione del materiale lo terrà lontano da molti ascoltatori e lettori.

C’è una vasta categoria di fonti di canalizzazione metafisiche e un numero incalcolabile di esseri extraterrestri, maestri ascesi, principi, spiriti della natura e individui non classificabili. Ci sono filosofi che offrono consulenze generali, come pure un sistema filosofico abbastanza completo in cui la consultazione è collocata, che hanno, in aggiunta ad un punto di vista e filosofia abbastanza coerenti, la volontà di offrire informazioni personali agli individui piuttosto ampie. I maestri ascesi sono canalizzati da diversi gruppi di strumenti (chi canalizza) grandi ed organizzati, quali l’Ordine dei Rosacrociani, Eckankar e i Teosofi. Molte persone hanno canalizzato Kuthumi; altri hanno scoperto Zoser, e così via. Il tema comune delle canalizzazioni dei maestri-interiori è la convinzione nella giustezza dell’asserzione che ci sono alcuni individui che hanno, ad un certo punto della loro esperienza di vita, ottenuto accesso ad una saggezza grande e nascosta e che hanno, dopo la morte, scelto di rimanere disincarnati e disponibili per quelli di noi che cercano la verità durante la vita sulla Terra. Questa credenza in una gerarchia gnostica di saggezza afferma che ci può essere qualcuno in grado di dire al ricercatore di verità, come trovare il guardiano di ogni porta che apre lo strato o gerarchia successiva di conoscenza, il pezzo successivo di saggezza che, alla fine, farà sì che diventiamo noi stessi dei maestri. La maggior parte di questi sistemi insegna la canalizzazione in un formato coerente ed utilizzabile, e io posso solo raccomandare a chi è interessato in questo tipo di canalizzazione, come sempre, di usare il discernimento e i poteri di discriminazione accuratamente affilati, perché sebbene un sistema possa essere molto simile ad un altro, ognuno viene con un dogma o una dottrina con cui è necessario avere dimestichezza e deve essere accettato, per lo meno in qualche parte, affinché l’esperienza dello studente con il sistema possa essere soddisfacente. Infatti, parte dell’America media, i lodge-Moose, Elk, Mason, Shriner – è un buon esempio di questo tipo gnostico di canalizzazione di base. Non sto dicendo che vostro marito o padre, ragazzo o nipote canalizzano, quando vanno ad una convention Shriner. Tuttavia, chi ha strutturato queste organizzazioni, stava sicuramente canalizzando questo tipo d’informazione di “saggezza”.

Il più famoso dei canali metafisici o filosofici, forse, è Edgar Cayce, la cui canalizzazione indicava che la sua fonte era il Registro Akashico stesso. Il lavoro di Cayce è stato particolarmente interessante per i ricercatori, grazie alla completezza con cui erano tenute le registrazioni delle sedute in cui erano dati molti dettagli probanti che dimostravano essere veri e che provocavano un gran numero di guarigioni. L’accuratezza delle canalizzazioni risananti, ha fatto sì che persino i ricercatori orientati più scientificamente, esprimessero almeno un po’ d’interesse nel materiale filosofico che echeggiava attraverso il materiale di cura e si inseriva nello stadio centrale delle letture che erano supportate da chi pagava per fare domande filosofiche. Edgar Cayce non è più incarnato, ma si afferma che lo stesso Registro Akashico sia ora nuovamente presente nella canalizzazione Consapevole di Paul Shockley della Chiesa Acquariana di Servizio Universale a McMinnville, in Oregon.

Ci sono le fate, e sì, Campanellino, applaudirò per te! Queste sono le riflessioni di chi sta studiando seriamente il lavoro con gli spiriti della natura degli sciamani e delle sciamane della Tradizione degli Indiani d’America, appassionati di favole e Findhorn, per nominare tre fonti. Il resoconto di Findhorn del contatto con i deva delle piante e la successiva crescita di vegetali molto grandi e sani sul suolo spoglio e sabbioso della costa settentrionale della Scozia è impressionante, e anche la tradizione Indiana Americana è molto convincente nei suoi resoconti della relazione di donne e uomini Indiani sensibili con gli spiriti dell’alce, dell’aquila e così via.

C’è un’ampia varietà di persone contattate dagli UFO. Phylos, Clarion e la canalizzazione di Fratello Philip di George Hunt Williamson tutti parlano, o sono essi stessi, presumibilmente contatti extraterrestri. Ci sono molti canali di un gruppo che chiama se stesso la Federazione dei Pianeti, la Confederazione dei Pianeti o la Confederazione dei Pianeti al Servizio dell’Infinito Creatore. Io stessa sono una di quei canali. E’ particolarmente interessante la canalizzazione di Vinod e Probert de “I Nove” e la canalizzazione, che è possibile solo tramite la presenza di Uri Geller, di Hoova.

Piuttosto che tentare d’essere esauriente in una qualsiasi di queste categorie di canalizzazione, metterò da parte quel compito senza speranza con un’alzata di spalle ed un sorriso. Vedete, ci sono letteralmente milioni di persone sulla Terra che canalizzano oggi, canalizzano tutti i tipi di entità. Lontane dall’essere rare, quelle informazioni sono abbondanti quasi in modo inimmaginabile. Io, personalmente, ho canalizzato centinaia di migliaia di parole e ne ho viste altrettante nelle trascrizioni e nei libri di altri. L’attività si diffonde per una ragione molto semplice: fa parte della natura umana. E, come qualsiasi altra cosa che l’uomo può fare, è una cosa che, prevedibilmente, continuerà ad essere fatta, talvolta male, talvolta squisitamente bene.

 

 
 
 

Albero della Vita

Post n°1 pubblicato il 19 Luglio 2010 da metacom
 

da http://it.wikipedia.org/wiki/Albero_della_vita_(diagramma)

L'Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti e importanti insegnamenti della Cabala ebraica. È un diagramma, astratto e simbolico, costituito da dieci entità, chiamate Sefirot, disposte lungo tre pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel centro.

Il pilastro centrale si estende al di sopra e al di sotto degli altri due. Le Sefirot corrispondono ad importanti concetti metafisici, a veri e propri attributi o emanazioni della Divinità. Da un punto di vista teologico tali Sefirot o 'Luci Increate' sono dunque considerate di sostanza increata, ma in qualità di emanazioni non sono vere e proprie ipostasi e dunque non possiedono la natura divina. Inoltre, esse sono anche associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ogni individuo, nella vita quotidiana. Le Sefirot sono dieci principi basilari, riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza. Osservando la figura, si può notare che le dieci Sefirot sono collegate da ventidue canali, tre orizzontali, sette verticali e dodici diagonali. Ogni canale corrisponde ad una delle ventidue lettere dell'abjad ebraico.

I tre pilastri dell'Albero della Vita corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: l'Amore (destra), la Forza (sinistra), e la Compassione (centro). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale", ha in sé la capacità di unificare gli opposti. Senza il pilastro centrale, l'Albero della Vita diventa quello della conoscenza del bene e del male (quello biblico). I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il femminile a sinistra, dai quali sgorgano tutte le altre coppie d'opposti presenti nella creazione.

Come dice la Bibbia, la via che conduce all'Albero è guardata da una coppia di cherubini, due angeli armati di una spada fiammeggiante. Ciò però non significa che la via sia del tutto inaccessibile. Secondo la tradizione orale, i due Cherubini possiedono l'uno un volto maschile e l'altro un volto femminile. Essi rappresentano le due polarità fondamentali dell'esistenza, così come si esprimono sui piani più elevati della consapevolezza. Con il graduale ravvicinamento e riunificazione di tali principi, questi angeli cessano di essere i "Guardiani della soglia", il cui compito consiste nell'allontanare tutti coloro che non hanno il diritto di entrare, e diventano invece i pilastri che sostengono la porta che ci riconduce al Giardino dell'Eden.



Le dieci Sefirot [modifica]Malkuth - Regno [modifica]

Pur essendo l'ultima Sefirà, essa ha un ruolo importantissimo. È la somma dei propri desideri, la percezione di ciò che ci manca. È la componente che motiva e indirizza l'operato di tutte le altre facoltà. In chi accumula abbastanza meriti, è il luogo ove la luce cambia direzione, passando dalla discesa alla salita. In chi non ha meriti, è il luogo ove si fa esperienza della caduta, della povertà e della morte. Al meglio, Malkuth è il femminile per eccellenza, la sposa desiderata, la Shekhinah, o la parte femminile di Dio. Nell'anima individuale è la qualità dell'Abbassamento, senza la quale ogni atto di governo e ogni espressione di potere sono fasulli, destinati prima o poi a crollare miseramente. Infatti, a livello fisico essa è la pianta dei piedi, o la terra stessa. Malkuth è l'origine di ogni recipiente, è il mondo fisico, il più vicino alle forze del male e quindi il più bisognoso di protezione, che le viene accordata grazie all'osservanza dei precetti e alla pratica delle buone azioni.

Yesod - Fondamento [modifica]

È il luogo ove si concentrano tutte le emozioni, è la base segreta della propria personalità, le aspirazioni nascoste, gli ideali, le attrazioni emotive. Governa anche il riuscire a fondere insieme tutto ciò che si ha da dare, e l'indirizzarlo verso la persona giusta nel momento giusto. La sua locazione nel corpo fisico è nella zona degli organi sessuali; Yesod controlla dunque la vita sessuale, la cui giusta espressione è il fondamento su cui basare la personalità. È la qualità della Verità, intesa come tratto indispensabile per realizzare felicemente le relazioni umane.

Hod - Splendore (o anche Verità) [modifica]

Si incarica di rendere concrete le emozioni provenienti da Ghevurà. È la capacità dinamica dell'individuo, applicata al mutare delle circostanze esterne. È la velocità di cambiamento, l'adattarsi a nuove esigenze. È il saper perdere, cioè il non abbattersi per le sconfitte, ma l'imparare da esse ciò che va cambiato. È il senso degli affari e del vivere in società. Corrisponde alla qualità della Semplicità, che nella Cabalà viene spiegata come la capacità di non preoccuparsi troppo del futuro. Nel corpo essa occupa la gamba sinistra.

Netzach - Eternità o Vittoria o Bellezza [modifica]

È la capacità di estendere e realizzare l'amore di Chesed nel mondo, dandogli durata e stabilità, e vincendo gli ostacoli che si frappongono alle buone intenzioni. È costanza e decisione, è il saper vincere, cioè il non inebriarsi eccessivamente della vittoria. È il senso di Sicurezza che pervade chi sa di appoggiarsi sul luogo giusto. Nel corpo corrisponde alla gamba destra.

Tiphareth - Equilibrio [modifica]

È la Sefirà che si incarica di armonizzare i due opposti modi operativi di Chesed e Ghevurà. Tipharet è costituita da tanti colori riuniti insieme, cioè dal coesistere di tante tonalità e caratteri diversi, integrati in un'unica personalità. Si rivela nelle complesse emozioni provate contemplando il bello e l'armonia estetica. Corrisponde all'esperienza della Compassione, che è amore misurato, capace di premiare e di lodare, ma anche di rimproverare e di punire pacatamente, se necessario, affinché il bene si imponga sul male con forza sempre maggiore. Nel corpo umano si trova al centro del cuore.

Gheburah - Forza o Giustizia [modifica]

Il fulgore di Chesed è troppo intenso per le creature finite e limitate, e se esse lo ricevessero in pieno ne sarebbero soffocate. Ghevurà si incarica di restringere, diminuire, controllare e indirizzare tale discesa di luce e abbondanza. È la mano sinistra, estesa per respingere, è ogni tipo di forza atta a porre limite e termine all'esistenza. Pur avendo delle connotazioni negative, senza Ghevurà l'amore non potrebbe realizzarsi, in quanto non troverebbe un recipiente atto a contenerlo. Inoltre, è quel calore eccitato e entusiasta che accompagna l'amore. Senza Ghevurà, l'Amore non sarebbe altro che un sentimento pio e meritevole, ma privo di dinamismo e forza attiva.

Chesed - Amore o Grazia [modifica]

Si esprime tramite benevolenza e generosità, assolute e senza limiti. È l'amore che tutto perdona e giustifica. La creazione è motivata dal Chesed di Dio, che ne costituisce la base sulla quale poggia, come dice il verso: "Olam Chesed ibanè" = "Il mondo viene costruito sull'amore". Si tratta della capacità di attrarre a sé, di perdonare, di nutrire i meritevoli come i non meritevoli. È attaccamento e devozione, è la mano destra, che vuole chiamare a sé, avvicinare gli altri. Come agli altri sephiroth è collegata una figura divina, a chesed è collegato Giove, re benevolo, simbolo d' amore

Binah - Intelligenza [modifica]

È il prendere forma dell'idea o del concetto concepito da Chokhmà. Si tratta della sede del pensiero logico, razionale, matematico, sia nella sua forma astratta e speculativa che in quella concreta e applicata. È quella forma di pensiero che si appoggia alle parole, e può venire scambiato e condiviso tramite il linguaggio. Binà è la capacità di integrare nella propria personalità concetti e idee diverse, assimilandole e ponendole in comunicazione. Se Binà funziona a dovere, il pensiero diventa in grado di influenzare positivamente le proprie emozioni, in virtù delle verità comprese e integrate nella propria personalità. Nel corpo umano Binà corrisponde all'emisfero cerebrale sinistro. Ai suoi livelli più evoluti, Binà convoglia l'esperienza della Felicità, il trasformarsi delle giuste conoscenze intellettuali nella gioia di chi sente di avere trovato le risposte.

Chockmah - Sapienza [modifica]

È il lampo dell'intuizione che illumina l'intelletto, è il punto in cui il super-conscio tocca il cosciente. È il seme dell'idea, il pensiero interiore, i cui dettagli non sono ancora differenziati. È la capacità di sopportare il paradosso, di pensare non in modo lineare ma simultaneo. Si tratta di uno stato raggiungibile solo a tratti, e comunque richiede una grande maturità ed esperienza. È lo stato del "non giudizio", in quanto con la sapienza si percepisce come la verità abbia sempre aspetti diversi. Nel corpo umano corrisponde all'emisfero cerebrale destro. Nel servizio dell'anima corrisponde allo stato di Bitul = Nullificazione del sé. In altri termini, è possibile raggiungere la sapienza solo tramite l'annullamento dell'ego separato e separatore.

Da'at - La Conoscenza Unificante [modifica]

Poiché Keter è troppo elevata e sublime per venire conosciuta e contata, il suo posto viene preso da un'undicesima Sefirà, posta più in basso, tra il livello di Chokhmà - Binà e quello di Tiferet. Essa permette l'unificazione dei due modi di pensare tipici degli emisferi cerebrali destro e sinistro: intuizione e logica. Da'at è l'origine della capacità di unificare ogni coppia di opposti. Spiritualmente parlando, essa è la produttrice del seme umano che viene trasmesso durante il rapporto sessuale. Nel corpo umano corrisponde alla parte centrale del cervello e al cervelletto. Non sempre viene introdotta nei modelli cabalistico-esoterici per via di una questione dovuta alle corrispondenze: per ciò che riguarda i principi del Macrocosmo esoterico (la parte Dio all'interno dell'Universo), l'undicesimo vortice avrebbe caratteristiche astrologiche affini ad un undicesimo pianeta appartenente al sistema solare non ancora scoperto. Alcuni danno l'influenza astrologica di Da'at all'orbita degli asteroidi compresa tra Marte e Giove, altri collocano tale influenza al pianeta avvistato di recente oltre Plutone. Col tempo pare venga sempre di più avvalorata quest'ultima tesi.

Kether - Corona o Volontà [modifica]

(La più nascosta delle cose nascoste) Simile ad una corona, che è posta al di sopra del capo e lo circonda, Keter si trova al di sopra di tutte le altre Sefirot. Così come la corona non fa parte del capo ma è cosa distinta, Keter è fondamentalmente diversa dalle altre Sefirot. Essa è il trascendente, l'ineffabile, l'origine di tutte le luci che riempiono le altre Sefirot. Nel corpo umano essa non ha una corrispondenza specifica, in quanto lo avvolge tutto, ma a volte la si associa con la scatola cranica. Secondo la Cabala, Keter contiene una struttura tripartita, che nell'anima corrisponde alle tre esperienze di Fede, Beatitudine, Volere. Quello della struttura tripartita di Keter è uno dei segreti più importanti di tutta la Cabala. Keter è la radice dell'Albero, che quindi è capovolto, dato che possiede le radici in alto e i rami in basso.

Altre rappresentazioni delle Sephiroth [modifica]

In alcuni manoscritti rinascimentali del Cinquecento, il diagramma delle Sephiroth, in quanto emanazione divina, si moltiplica indefinitamente. Questa raffigurazione si trova nel testo "Otzrot chayyim ( I tesori della vita)" di Chayyim Vital. Si veda Giulio Busi, Mantova e la Qabbalah (Skira, 2001). Una interessante rappresentazione dell' Albero delle Sephiroth

 

aderente all'esoterismo contemporaneo, di matrice alchimistico-massonica, si deve al pittore veronese Davide Tonato, autore fra l'altro di un mazzo cabbalistico intitolato Tarocchi dell'Albero della Vita

 

pubblicato a cura dello storico dell'esoterismo Giordano Berti, nel quale sono rappresentate le 10 Sephiroth e i 22 sentieri che le uniscono.

L'"albero della vita" in letteratura, nei media e nella cultura pop [modifica]

  • "Il pendolo di Foucault", romanzo di Umberto Eco, cita più volte l' Albero, presentandone anche una raffigurazione all'inizio.
  • Il diagramma dell'albero della vita (così come l'esoterismo della Cabala in senso lato) costituisce uno dei concetti cardine su cui è basata la trama di Neon Genesis Evangelion, serie di manga e anime di origine nipponica.
  • Sephirot è anche il nome dell'antagonista principale di Cloud, protagonista del videogioco giapponese Final Fantasy VII, edito da Squaresoft (oggi SquareEnix) per Playstation nel 1996.
  • L'Albero delle Sephiroth compare nel fumetto "Promethea" di Alan Moore, dove è una mappa del mondo delle idee. A seconda dei contesti viene visto come una mappa della metropolitana o addirittura come il gioco dei quattro cantoni.
  • Nell'anime Sousei no Aquarion (Aquarion dell'Alta Genesi) compare l'albero della vita sulla cui sommità compaiono le Sefirot.
  • Nel Manga 666 Satan (666〜サタン〜) compare l'albero della vita come l'abbiamo sempre conosciuto, con le 10 sephiroth corrispondenti agli angeli (nel manga) che sono correlati alla virtù, e compare anche un albero della vita capovolto (chiamato Reverse Cabbalah) con le 10 sephiroth corrispondenti ad altrettanti demoni (nel manga) correlati ai peccati.
  • Alcuni dei nomi presenti nell'albero sono utilizzati nel gioco della Gameforge 4story.
  • L'albero della vita è inciso nel portale di Edward Elric, personaggio del manga giapponese Fullmetal Alchemist.

Nel disco di krautrock di David Bowie "Station to Station" del 1976 sono citate kether e malkuth. Vi è anche una fotografia dell' artista che rappresenta l'albero della vita.

 
 
 
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Data di creazione: 19/07/2010
 

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