Delirii di naufrago

Post N° 66


E' una notte serena, senza nuvole; l'aria è fresca, asciutta. La luna, bellezza magnetica, placidamente osserva dal firmamento il mondo sonnecchiare; ed io, insonne, riprendo a scrivere questo diario dopo due mesi di silenzio. Il passato è definitivamente alle mie spalle, il lutto è stato elaborato: è solo un ricordo dolce ed amaro, un'esperienza, un insegnamento prezioso. Ora sono più forte, più sereno, più maturo... Più grande, anche; almeno per l'anagrafe. Il primo maggio ho compiuto 24 anni, tornando indietro con la mente agli spensierati anni dell'infanzia mi accorgo che il tempo è volato, sono cresciuto, ho realizzato qualcuno dei miei sogni ma gran parte delle infinite speranze e delle immaginazioni da bimbo sono state deluse, si sono infrante sotto i colpi di una vita che sa talora essere crudele. Ma adesso guardo con fiducia il tempo che verrà: ho riscoperto l'amore, ho di nuovo tanto coraggio, di nuovo la forza di donarmi, tutto. Avevo giurato a me stesso che non sarei stato più vittima dei terribili dardi di Cupido, che mai più avrei fatto dipendere la mia felicità dalla presenza di un'altra persona, che soltanto in me stesso avrei trovato la gioia dell'esistere. Mai promessa fu più vana... Mi ritrovo di nuovo innamorato, perso nello sguardo del mio angelo custode. Ecco, ora vivo per lei, mi sento trascinato in un abisso, il cuore batte forte, sono impotente dinanzi alla forza di gravità che mi attrae sempre più in basso. Non so cosa mi attende nel fondo del baratro... Per ora vivo la forte emozione della caduta, la stessa che proverò cadendo dalle Torri di Mirabilandia, sabato, col mio angelo a farmi compagnia.