Delirii di naufrago

Post N° 41


Continuo ad essere vuoto... Cerco di non sentirla, provo ad essere forte, ma poi crollo e la chiamo; sto male, ma dopo averla sentita sto ancora peggio. Lei mi vorrebbe ancora nella sua vita come amico, come confidente, come punto di riferimento, perché io solo la conosco per come è veramente, perché io solo posso essere anello di congiunzione tra la sua vita passata ed il suo futuro. Anch'io non voglio sparire dalla sua vita, anch'io ho il profondo desiderio di esserle ancora accanto: ma un abisso ci divide, siamo su due pianeti lontani tra loro anni luce. Lei mi vuole bene ma non prova più verso di me l'amore; io non posso invece fare a meno di amarla. Finalmente ho il coraggio di ammetterlo: LA AMO, nonostante quello che mi ha fatto; e per lei sono pronto a gettarmi nel fuoco, a scalare le cime più impervie, a gettare sotto i piedi il mio orgoglio di uomo ferito. E' frustrante amare qualcuno senza essere ricambiati... E' deprimente. E per il momento sono davvero depresso: nulla più ha senso, al mattino non riesco a tirarmi su dal letto, non riesco a perseguire gli obiettivi di una giornata di studio o di lavoro. Spero di riuscire un giorno ad incontrare una persona per la quale sarò pronto a donare tutto ciò che ho dentro, e che magari saprà darmi di più di ciò che Elisabetta mi ha dato in questi anni; so che è difficile, tempo sia impossibile, ma non posso abbandonare la speranza. Al momento nessuna mi sembra degna di tanto amore. Senza amore la vita è nulla, senza Elisabetta la vita non mi sembra vita... Ma è pur vero che non si può cessare di vivere a 23 anni. Dovrò cercare di essere forte, andare avanti, trovare nuovi equilibri senza commettere di nuovo gli errori passati: per troppo tempo ho fatto dipendere la mia felicità da altri; e invece devo riuscire a scoprire la felicità dentro di me. Il giorno che ci riuscirò sarò forse più egoista, ma felice.