la mia vita

giorni emozionanti


Da Giovedì 22 a domenica 25 novembre sono stato a Imperia per seguire le partite del girone preliminare di Champions Cup di pallanuoto femminile.Grazie alla bontà di mio padre che mi ha accompagnato, ho potuto incontrare anche la mia amica Simona che non vedevo da quasi 3 anni. In questo post non parlerò degli aspetti tecnici delle partite, ma solo delle mie emozioni. Il primo giorno sono rimasto molto sorpreso nel vedere i controlli di polizia all'entrata della piscina, come se fossimo ad un campionato del mondo; non ricordavo che tra le squadre partecipanti c'era anche una squadra israeliana e che quindi erano necessari anche i controlli antiterrorismo, vista la situazione mediorientale.La cosa che mi ha colpito di più è stato il tifo organizzato degli spettatori di Imperia che amano tantissimo la loro squadra e si erano organizzati con tamburi trombette e cori, per sostenere al meglio le ragazze nella prima avventura della loro storia nella massima competizione europea.Non era in dubbio la qualificazione al turno successivo, perchè si qualificavano 4 squadre su 6 partecipanti, ma era importante giocare bene per evitare incroci pericolosi nella fase ad eliminazione diretta. E' giunta seconda pareggiando con una delle squadre più forti del mondo, le spagnole del Sabadell, ma dovrà comunque giocare un quarto di finale difficile contro le Russe del Kirishi.La mattina di sabato 24 l'abbiamo dedicata alla scoperta di qualche borgo medievale lungo la costa verso Savona e alla fine sono andato al cimitero per fare una visita alla bimba della mia amica. Non avevo idea di dove fosse, ma mi piace pensare che qualcosa o qualcuno mi abbia guidato nel trovarla. Sono rimasto qualche minuto ripensando a tutte le fasi precedenti che avevo seguito, e a quanto fosse ingiusto che due genitori che secondo me l'avrebbero cresciuta benissimo, non potessero avere questa possibilità.Nel primo pomeriggio sono andato per circa due ore a far visita alla mia amica che mi ha fatto vedere la nuova casa. Si respirava un atmosfera irreale, vedevo che cercava di non parlare della sua situazione, e io la abbracciavo senza parlare e capivo quanto era contenta che io fossi lì. Spero che si rimetta da questa tragedia e possiamo andare a vedere qualche partita di pallanuoto insieme, come mi ha promesso tante volte. Mi ha dimostrato ancora una volta quanto mi vuole bene pur essendo così lontani e che alcune belle persone esistono al mondo nonostante tutto.