la mia vita

12 e 28 marzo 2016


Ho voluto riunire queste due visite a Benedetta e famiglia perchè hanno un legame. L'incontro del 12 marzo è stato abbastanza casuale, perchè eravamo andati al cimitero dai miei nonni per l'approssimarsi delle festività pasquali. Quando stavamo tornando a casa, a mia madre è venuto in mente che potevamo provare a chiamarli per vedere se erano andati in campagna nonostante il tempo incerto. Dovevamo approfittare di quella giornata, perchè nella settimana santa siamo andati a seguire il torneo di qualificazione olimpica di pallanuoto femminile dal 21 al 27 marzo a Gouda in Olanda. Era l'unico giorno in cui potevamo portare a Benedetta un uovo di Pasqua e salutarli prima della partenza. Fortunatamente erano nella casa di campagna e abbiamo incontrato i nonni di Benedetta lungo la strada per arrivare alla loro casa. Benedetta non sapeva niente ma si immaginava che c'era una sorpresa e appena mi ha visto mi è saltata in braccio rischiando di farmi cadere con il pacchetto in mano. L' ho vista sempre un po' arrabbiata per il fatto che saluto sua mamma e secondo lei non la considero, ma credo che abbia capito che l'affetto che nutro per tutta la famiglia è molto sincero. Abbiamo chiacchierato e giocato un po' e Stefania mi ha chiesto se potevo comprare qualche libro da bimbi nei musei che avrei visitato ad Amsterdam, ma quando sono andato per comprarli domenica 27 non ho trovato quelli pop up che cercava, perchè i pochi che c'erano erano tutti in lingua olandese. Ne ho presi due in inglese e spero che Stefania la aiuti a colorarli e le possa spiegare le storie che sono da seguire in quei libri. Quando siamo usciti da quella casa, la nonna di Benedetta ci ha invitato a tornare per il pranzo del 28 marzo, dopo il nostro ritorno dall'Olanda. Per me quella visita improvvisata è stata molto importante perchè ero un po' in ansia per il viaggio ed aver respirato un po' di quella atmosfera festosa è stato molto bello e importante per me.Lunedì 28 marzo ci avevano invitato in campagna e la conferma mi è arrivata che ero ancora in Olanda, con una telefonata di auguri di Pasqua che non mi sarei mai aspettato. Nonostante dovessere rientrare a casa nel pomeriggio, e il tempo fosse veramente inclemente, hanno voluto confermare il loro invito. Quando siamo arrivati ho portato a Benedetta due libretti da colorare che avevo preso al Museo Van Gogh di Amsterdam e credo che tra qualche anno li troverà molto utili, anche se la prima impressione non è stata positiva. Si è molto lamentata che a suo dire tutti parlavamo del viaggio in Olanda e nessuno le dava attenzione e relazione, ma in effetti non era cosi e faceva un po la scontrosa, con una dolcezza che però solo lei sa esprimere. Era buffa perchè mentre parlavamo mi veniva incontro e quando da seduto cercavo di abbracciarla mi chiedeva scusa e si allontanava con la sua aria da furbetta. Quando stavamo per andare a casa, le ho chiesto se potevo abbracciarla e cosi si è lasciata prendere in braccio come ha sempre fatto. Ho cercato di non abbracciare e salutare Stefania troppo vistosamente, ma avevo ancora in mente il suo commento della volta precedente "adesso non ti posso nemmeno salutare, ha messo delle regole". Sembra un'osservazione banale ma a me basta per farmi capire che la mia espansività sarebbe ricambiata da lei e questo mi rende molto felice. Piccola nota dolente è stato il saluto che mi ha fatto Benedetta. "Ci vediamo a dicembre" So che scherzava ma vediamo se alla prossima visita se lo ricorda.