la mia vita

21 e 27 agosto 2016


Approfittando del periodo di ferie, siamo tornati a trovare Benedetta e Famiglia il pomeriggio del 21 agosto. A me serviva molto questa divagazione dopo la sconfitta del setterosa ad opera degli Stati Uniti nella finale olimpica di Rio di 2 giorni prima. Mi hanno detto che io patisco troppo per lo sport, ma nel caso del setterosa lo faccio perchè conosco due dei suoi componenti e so il sacrificio che cìe dietro. Siamo arrivati di pomeriggio e per la prima volta ho conosciuto una sua amichetta, Camilla. Avevano preparato una specie di spettacolo basato sulle barzellette di Pierino e questo allestimento mi ha fatto tornare in mente quando facevo le recite negli anni della scuola elementare. Peccato che non mi invitano mai nemmeno alla sua recita scolastica di Natale che è l'unica che fanno in uno spazio aperto al pubblico tutti gli anni. Credo che Benedetta abbia molta fantasia e predisposizione per recitare e spero che non la perda crescendo, perchè questo immedesimarsi nei personaggi fa emergere anche la sensibilità della mia quasi nipotina. A proposito di questo, è stato bello sentire che mi chiamava ancora zio, soprattutto perchè io considero veramente sua mamma come una sorella maggiore e credo che piano piano lo capiranno. La cosa ancora piu bella è stata che per la prima volta non mi sono sentito un osservato speciale mentre giocavo con loro, ma mi hanno coinvolto tranquillamente con grande gioia. Mi è dispiaciuto molto dover andare via verso le 19.30 ma mi hanno promesso che in una prossima occasione saremmo potuti rimanere a cena. Devo ringraziare ancora una volta mia mamma perchè l'altro ieri ha telefonato per sapere quando era meglio andare e ci hanno detto che avevano del tempo libero ieri sera dopo cena. Quando Benedetta sa che andiamo a trovarla, inizia a mandarmi tanti messaggi whatsapp per sapere se sto arrivando e a che punto sono. Mi è dispiaciuto molto che sua mamma la stesse sgridando per questo, ma ammetto che ieri ha un po esagerato con la quantità di messaggi. Spero che non la faccia smetttere del tutto, perchè a me piacciono molto anche i messaggi giornalieri che mi domandano solo come stai e cosa fai. Lo fa con tutti, ma per me questi hanno un valore particolare perchè sono spediti col cuore  e questa per me è una cosa molto importante. Verso le 23 mi ha detto che aveva sonno così mi sono alzato per andare a casa, dopo che mi aveva letto una storia da uno dei suoi libretti. Con mia grande sorpresa, mi è saltata in braccio come faceva le prime volte che mi vedeva e ha voluto che la portassi fuori del cancello prima di lasciarsi mettere a terra. Si era come rianimata e non voleva lasciarmi andare via, è una scena tipica dei bambini che mi ha fatto tanto piacere.