la mia vita

5 12 agosto 2017


Sono costretto ad unire queste due date perchè sono state due semplici visite a Benedetta e famiglia nella casa di campagna dei nonni. Le ho definite semplici visite perchè quest'anno non c'è stato l'invito formale al compleanno del 12 agosto come era successo lo scorso anno. Il motivo è molto semplice. Hanno invitato a pranzo solo il nonno e sono stati in famiglia, visto anche il lutto che li ha recentemente colpiti. La cosa che mi ha fatto più stare in ansia è stato il silenzio assoluto in tutta la settimana, dopo la splendida serata passata insieme sabato 5.Stranamente ci hanno fatto andare dopo cena e nonostante ci avessero detto che potevamo arrivare fino alle 22, siamo arrivati intorno alle 21 ed è sembrato a tutti troppo tardi. L'accoglienza è stata ottima come sempre e Benedetta era felicissima di vedermi e di vedere il mio telefono dove sono installati alcuni giochi che mi ha fatto scaricare. Mi ha rapito come al solito e si è messa su una sedia accanto a me, abbiamo parlato tanto di me e mi ha letto alcuni messaggi di whatsapp scrivendo ad una mia amica che aveva conosciuto due anni fa e che ha gradito molto i suoi messaggi. Mi ha anche fatto una foto e girato un video a mia insaputa e poi l'ha messa come foto di contatto e ha cambiato il mio stato di whatsapp. Sono piccoli gesti che testimoniano quanto ci tiene a passare qualche ora con me ogni tanto. E' anche un po' gelosa e ha monopolizzato la mia attenzione anche quando sono venuti altri parenti a chiacchierare in giardino, ma di questo gli sono grato perchè i discorsi che fanno loro sono troppo noiosi. Non hanno gradito molto il suo atteggiamento di starmi sempre in braccio e soprattutto il fatto che io la lasciassi fare, perchè questi piccoli gesti sono quelli che mi fanno stare meglio. Mi rendo conto che è stato come se mi estraniassi dalla conversazione, ma ero più contento di parlare con Benedetta e stare a giocare con lei, che quella sera era particolarmente dolce e mi ha detto di aver capito quanto bene voglio sia a lei che alla sua mamma. Quando sono andato a casa era molto tardi ma ero tanto contento e ci siamo salutati nel solito modo anche se non mi ha potuto accompagnare alla macchina perchè era gia in pigiama.L'unica preoccupazione era che nel salutarsi non mi avevano  detto "ci vediamo sabato" facendomi prendere paura perchè sapevano quanto ci tenevo anche solo a passare a portare il regalo a Benedetta nel giorno del suo decimo compleanno.Dopo alcune trattative con Stefania ci hanno detto che potevamo passare a salutarli e portare il regalo il pomeriggio di Sabato 12 agosto. Stefania mi ha poi spiegato che la titubanza era legata al fatto che non sapevano se quel pomeriggio la avrebbero portata in piscina. Avevano invitato il nonno a pranzo ma non c'era nessuna festa con gli amichetti, quindi sarebbero potuti andare in piscina; non è successo perchè il clima era un po fresco e hanno deciso di andarci lunedi 14.Siamo arrivati quando il nonno è tornato a casa accompagnato dal figlio e Benedetta ha voluto riaccendere la candela sul dolce per festeggiare anche con noi. Come al solito ha preso in ostaggio il mio telefono e si è messa in braccio a me o accanto a me sulla sedia. Ha gradito molto il mio regalo che le avevo comprato a Parigi e sua mamma mi ha detto che avevo azzeccato il personaggio della tuta e che sarebbero andate ad un musical dedicato a questo personaggio, soy luna, che sarà al Mandela Forum il prossimo anno. Abbiamo scritto ancora alla mia amica e parlato del concetto che Benedetta ha di amicizia e del fatto che io sono l'unico parente che va a trovarla cosi spesso e questo le fa piacere perchè vede che le voglio bene. Sua nonna mi ha fatto notare che sono l'unico adulto che le fa fare molte cose col telefono, ma se questo reca danni o non vogliono che lo faccia, basta che me lo dicano e io la faccio smettere. La tuta era un po' grande e non so se sua nonna e mia mamma riusciranno a fargliela indossare, altrimenti la metterà il prossimo anno.Qualche tempo fa Benedetta mi aveva chiesto di farle leggere qualcosa dai miei diari e ricontrollando i vari documenti del pc, ho ritrovato le pagine che avevo scritto mese per mese durante il suo primo anno di vita. Le avevo immaginate come lettere scritte alla sua mamma, per festeggiare i mesi di vita della figlia, raccontando quello che mi passava per la testa pensando a loro. Ho deciso di farle anche questo regalo per il suo decimo compleanno, perchè credo che insieme alla mamma sia già in grado di leggere quelle pagine. Ho chiesto alla mamma di leggerle per prima e non in mia presenza, in modo che la prossima volta che ci vediamo, sia lei che la figlia potessero dirmi le loro impressioni.