la mia vita

7-9 maggio 2021 ricarica


Dopo tanti mesi di clausura dovuta all'evolversi dell'epidemia da Covid 19, ho proposto ai miei genitori due giorni di relax. Alla fine di aprile hanno concluso il loro ciclo vaccinale, mentre io non so quando sarò vaccinato e quando potrò tonare a lavoranre in presenza. Visto che l'ultimo decreto covid permette gli spostamenti tra regione gialle, ho pensato di andare in uno dei posti che mi ha sempre dato grande serenità. Sto parlando del paese di Chiara Badano, Sassello che si trova in provincia di Savona. Ho approfittato per vedere se Simona era a casa ma non ho avuto fortuna. Siamo partiti venerdi pomeriggio, dopo che io avevo seguito due giorni di dibattiti online legati alla decima edizione di State of the Union, organizzato dall'Istituto universitario europeo.Sono arrivato intorno alle 18 e sono passato subito al cimitero per stare qualche minuto in preghiera alla tomba di Chiara. Può sembrare strano ma avevo proprio bisogno di tornare in quel posto perchè sentivo l'esigenza di raccontare a Chiara quello che mi era successo in un anno particolare come questo. Ho confidato a Chiara anche la mia delusione per non aver potuto fare gli auguri di compleanno a Stefania che quel giorno compiva 50 anni e che ovviamente non mi vuole più vedere dopo quello che è successo nel 2017. Visto che io non potevo fare niente per allietare la sua giornata, ho chiesto a Lei che la proteggesse come sono sicuro che ha fatto in questi anni. Tra qualche giorno devo anche affrontare un altra tappa del mio difficile cammino di questi anni ed avevo proprio bisogno di rivedere quella foto sorridente che mi riempie il cuore di serenità. Ho cenato mangiando un piatto di ravioli e un fritto misto piemontese, cedendo alla gola, ma fortunatamente il giorno dopo non ho avuto i problemi digestivi che temevo. La giornata di sabato 8 maggio è stata una delle più felici degli ultimi due anni. Dopo colazione sono andato a piedi al cimitero, mentre i miei genitori preparavano la giornata dedicata al lungomare ligure. Abbiamo percorso la SS1 fino a Genova Pegli, ammirando il mare e il panorama bellissimo, illuminato da uno splendido sole. Ci siamo spinti fino a quel punto perchè siamo andati a pranzo in un ristorante di nostri conoscenti che non vedevamo da almeno 30 anni. Quando abbiamo prenotato il giorno prima non ci siamo fatti riconoscere, ma la sorpresa non c'è stata, perchè appena ci siamo messi al tavolo, la proprietaria ha riconosciuto mio padre ed è rimnasta piacevolmente sorpresa. Era la nipote di una signora che per mia nonna Annita era come una sorella, ma non pensavo che ci accogliesse così calorosamente dopo tanti anni. Ha addirittura chiamato mio padre "Mio cugino", ricordando che suo padre chiamava mia nonna Zia Annita. Questo atteggiamento mi ha molto colpito, perchè di questi tempi è raro trovare persone così gentili e dolci anche tra i parenti stretti. Abbiamo chiacchierato fino alle 15 poi siamo andati a fare una passeggiata sul mare, prima di rientrare a Sassello. Al rientro sono andato a piedi nella chiesa Parrocchiale, dove c'èun altare a lei dedicata e alla casa di Chiara, anche se sapevo che era chiusa. Torno sempre in quei luoghi perchè sento un'atmofera particolare e capisco quello che mi disse nel 2019 l'amica di Chiara Chicca: "Tu sei qui perchè Chiara chiama" ed è assolutamente vero, perchè ogni tanto sento come una necessità di andarci. Sabato sera ho cenato con pizza birra e bavarese alle fragole e la giornata si è conclusa benissimo anche dal punto di vista sportivo, perchè i viola hanno battutto la Lazio al Franchi per 2-0 e hanno fatto un passo decisivo verso la salvezza. Ieri mattina siamo tornati verso casa, passando dalla Cattedrale di Acqui Terme dove abbiamo assistito alla messa e mentre seguivo la celebrazione, se alzavo gli occhi, vedevo al muro una foto sorridente di Chiara.