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By Luna

   Premio- Chiave del mio cuore.

           Da Oly- 03/12/2008

 

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Grazie che ci sei

Ti ho conosciuto per caso,
un giorno qualunque.....
e subito sei diventato importante,
mi hai sempre capita,
ascoltata e aiutata......
e pian piano sei diventato importante....
una delle cose più belle chee ho....
perchè tu sei semplicemente SPECIALE amico Ale....
Sei semplicemente IL MIGLIORE AMICO
più unico  che si posso avere al mondo....
Grazie d'esistere, e di essere così come sei....
Perfetto nelle tue imperfezioni
( che secondo me non hai)
Non ti scorderò mai......
sei come un fratello per me.....
e spero che non ci lasceremo mai......
                                         By Oly.

 

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GRAZIE AMICA OLY.

Per dirti grazie a modo mio: grazie di esistere, 
del tuo essermi amico, 
del nostro ascoltarmi e ascoltarti,
dell'allegria che mi trasmetti ogni giorno,
delle lacrime di commozione e dei buoni
sentimenti che riesci a tirarmi    fuori...
del buongiorno, 
della buonanotte,
del tuo esserci, sempre e comunque...
Grazie perchè riesci a tirare fuori
il meglio di me,
e non è sempre facile, lo sai...
Sono le persone come te,
che danno un senso alla vita, che fanno si che la vita sia degna di essere vissuta,  
sempre, nel bene e nel male..
Sei arrivato all'improvviso,
come un caldo raggio di sole,
insieme ad una ventata di aria fresca e di allegria...
Non è facile oggi trovare un volto amico, 
una mano tesa pronta a stringere la tua, 
qualcuno a cui aprire il tuo cuore,
raccontare i tuoi pensieri,
le tue gioie,
le tue paure...
Io sono stata fortunata,
ho incontrato te!!
E non ringrazierò mai abbastanza

Dio per questo.
Per dirti grazie a modo mio,
grazie di esistere,
ti voglio bene
                       By Oly.
 

TI REGALO UNA STELLA

Ti regalo una stella

perchè ti illumini.

Ti regalo una stella

perchè ti guidi

verso la giusta strada.

Ti regalo una stella

perchè nelle notti buie

ti riscaldi l'anima

e ti faccia compagnia.

Ti regalo una stella

perchè guardandola

ti ricorderai di me

                    By Oly.

 

due angeli

 

I miei siti preferiti

AMORE E PSICHE

Amor ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.

 

OLY E ALE AMICI X SEMPRE

 

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cupido

 

TERRA

       "Sapere che c'e' qualcuno, 

              da qualche parte, 

       dal quale ti senti compreso

          malgrado le distanze

         o i pensieri inespressi,  

 fa di questa terra un giardino"

 

angioletto

AMA CREDI E VAI

Guarda fuori gia’ mattina
questo e un giorno che ricorderai
alzati in fretta e vai
ce chi crede in te
non ti arrendere
il sole alto gia’ ti chiama
e qualcosa in te gia’ trema
metti le ali
al bambino che c’e in te
e lui correra'

ama credo e so
che per vincere tu dovrai vincere
ama credi e vai
e tutto quell’ attimo darai

guarda avanti e non voltarti mai
accarezza poi i sogni tuoi
le tue speranze e poi
verso il giorno che verra'
c’e un traguardo la

amo credo e so
che per vincere tu dovrai vincere
ama credi e vai
e tutto quell’ attimo volerai

non arrenderti qualcuno e con te

ama credi e vai
non voltarti mai
e per vincere
dovrai vincere
e allora vincerai.

 

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Giulia Gabrieli 19 agosto

Post n°800 pubblicato il 23 Agosto 2017 da alerova
 

mentre stavo seguendo una trasmissione in cui erano intervenuti i genitori di Chiara Luce Badano, mi sono imbattuto nella storia di una ragazza,anche lei devota di Chiara, morta a Bergamo per un tumore osseo all'età di 14 anni il 19 agosto 2011.

Ne stavano parlando i genitori e ho capito che la grande fede che aveva e la fiducia nella vita, le hanno fatto accogliere e sopportare la malattia e addirittura, nella parte finale della sua vita, scrivere una coroncina di ringraziamento che ha una preghiera finale veramente commovente. I genitori dissero che adorava la canzone di Baglioni "Strada facendo" nella versione cantata da Laura Pausini nell'album Io canto. Era molto brava a scrivere e così ha deciso di raccontare la sua vita in un libro che ha intitolato "Un gancio in mezzo al cielo", riprendendo proprio le parole di quella canzone. Come Chiara, non chiedeva le grazie per sè stessa ma per gli altri e quando ha iniziato a pregare per sè stessa ha chiesto la guarigione, ma solo se questo rientrava nella volontà di Dio. Faceva coraggio agli stessi medici che chiamava "i suoi supereroi" soprattutto quando le comunicarono che il tumore aveva avuto una recidiva. E' andata in pellegrinaggio alla Basilica di S.Antonio di Padova e proprio mentre appoggiava la sua mano sull'urna del Santo, una signora ha appoggiato la mano sulla sua e a lei questo è sembrato un segno che la aiutasse ad andare avanti come se qualcuno fosse sempre con lei e non la abbandonasse mai. Giulia non è guarita ma nel suo nome sono state fatte tante opere buone a cominciare dalla scuola in ospedale dedicata ai piccoli malati come lei.

Il libro mi ha commosso molto e ho ascoltato altre testimonianze dei genitori, ma l'emozione più grande l'ho provata sabato 19 agosto, quando sono potuto andare, grazie all'aiuto dei miei genitori, a seguire la Messa celebrata in suo ricordo nella sua parrocchia, nel sesto anniversario della sua "partenza per il cielo" dove, diceva potrà andare a piedi nudi sulle nuvole. Non penso sia un caso che Giulia abbia concluso il cuo cammino terreno, proprio la sera in cui Papa Benedetto XVI stava concludendo la Via Crucis dei giovani alla GMG di Madrid del 2011.

Non ho avuto il coraggio di presentarmi ai genitori e raccontare la mia esperienza, ma questa cosa mi ha dato tanta forza per vedere le cose in maniera più positiva e non buttarmi giù alla minima difficoltà. Mi sono fermato prima a pregare sulla sua tomba che era letteralmente invasa dai fiori e questi momenti sono stati davvero emozionanti.

Grazie Giulia

 
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5 12 agosto 2017

Post n°799 pubblicato il 17 Agosto 2017 da alerova
 

Sono costretto ad unire queste due date perchè sono state due semplici visite a Benedetta e famiglia nella casa di campagna dei nonni. Le ho definite semplici visite perchè quest'anno non c'è stato l'invito formale al compleanno del 12 agosto come era successo lo scorso anno. Il motivo è molto semplice. Hanno invitato a pranzo solo il nonno e sono stati in famiglia, visto anche il lutto che li ha recentemente colpiti. La cosa che mi ha fatto più stare in ansia è stato il silenzio assoluto in tutta la settimana, dopo la splendida serata passata insieme sabato 5.

Stranamente ci hanno fatto andare dopo cena e nonostante ci avessero detto che potevamo arrivare fino alle 22, siamo arrivati intorno alle 21 ed è sembrato a tutti troppo tardi. L'accoglienza è stata ottima come sempre e Benedetta era felicissima di vedermi e di vedere il mio telefono dove sono installati alcuni giochi che mi ha fatto scaricare. Mi ha rapito come al solito e si è messa su una sedia accanto a me, abbiamo parlato tanto di me e mi ha letto alcuni messaggi di whatsapp scrivendo ad una mia amica che aveva conosciuto due anni fa e che ha gradito molto i suoi messaggi. Mi ha anche fatto una foto e girato un video a mia insaputa e poi l'ha messa come foto di contatto e ha cambiato il mio stato di whatsapp. Sono piccoli gesti che testimoniano quanto ci tiene a passare qualche ora con me ogni tanto. E' anche un po' gelosa e ha monopolizzato la mia attenzione anche quando sono venuti altri parenti a chiacchierare in giardino, ma di questo gli sono grato perchè i discorsi che fanno loro sono troppo noiosi. Non hanno gradito molto il suo atteggiamento di starmi sempre in braccio e soprattutto il fatto che io la lasciassi fare, perchè questi piccoli gesti sono quelli che mi fanno stare meglio. Mi rendo conto che è stato come se mi estraniassi dalla conversazione, ma ero più contento di parlare con Benedetta e stare a giocare con lei, che quella sera era particolarmente dolce e mi ha detto di aver capito quanto bene voglio sia a lei che alla sua mamma. Quando sono andato a casa era molto tardi ma ero tanto contento e ci siamo salutati nel solito modo anche se non mi ha potuto accompagnare alla macchina perchè era gia in pigiama.

L'unica preoccupazione era che nel salutarsi non mi avevano  detto "ci vediamo sabato" facendomi prendere paura perchè sapevano quanto ci tenevo anche solo a passare a portare il regalo a Benedetta nel giorno del suo decimo compleanno.

Dopo alcune trattative con Stefania ci hanno detto che potevamo passare a salutarli e portare il regalo il pomeriggio di Sabato 12 agosto. Stefania mi ha poi spiegato che la titubanza era legata al fatto che non sapevano se quel pomeriggio la avrebbero portata in piscina. Avevano invitato il nonno a pranzo ma non c'era nessuna festa con gli amichetti, quindi sarebbero potuti andare in piscina; non è successo perchè il clima era un po fresco e hanno deciso di andarci lunedi 14.

Siamo arrivati quando il nonno è tornato a casa accompagnato dal figlio e Benedetta ha voluto riaccendere la candela sul dolce per festeggiare anche con noi. Come al solito ha preso in ostaggio il mio telefono e si è messa in braccio a me o accanto a me sulla sedia. Ha gradito molto il mio regalo che le avevo comprato a Parigi e sua mamma mi ha detto che avevo azzeccato il personaggio della tuta e che sarebbero andate ad un musical dedicato a questo personaggio, soy luna, che sarà al Mandela Forum il prossimo anno. Abbiamo scritto ancora alla mia amica e parlato del concetto che Benedetta ha di amicizia e del fatto che io sono l'unico parente che va a trovarla cosi spesso e questo le fa piacere perchè vede che le voglio bene. Sua nonna mi ha fatto notare che sono l'unico adulto che le fa fare molte cose col telefono, ma se questo reca danni o non vogliono che lo faccia, basta che me lo dicano e io la faccio smettere. La tuta era un po' grande e non so se sua nonna e mia mamma riusciranno a fargliela indossare, altrimenti la metterà il prossimo anno.

Qualche tempo fa Benedetta mi aveva chiesto di farle leggere qualcosa dai miei diari e ricontrollando i vari documenti del pc, ho ritrovato le pagine che avevo scritto mese per mese durante il suo primo anno di vita. Le avevo immaginate come lettere scritte alla sua mamma, per festeggiare i mesi di vita della figlia, raccontando quello che mi passava per la testa pensando a loro. Ho deciso di farle anche questo regalo per il suo decimo compleanno, perchè credo che insieme alla mamma sia già in grado di leggere quelle pagine. Ho chiesto alla mamma di leggerle per prima e non in mia presenza, in modo che la prossima volta che ci vediamo, sia lei che la figlia potessero dirmi le loro impressioni.

 

 

 

 

 

 
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24 luglio 2017

Post n°798 pubblicato il 01 Agosto 2017 da alerova
 

La visita di lunedì 24 luglio è stata un po' particolare perchè Stefania e Benedetta erano a casa dei nonni a Firenze e non in campagna come mi aspettavo. E' stata una visita fatta dopo cena e dopo che la bimba aveva espresso il desiderio di vedersi e sembrava molto impaziente. Per me è stato importante anche perchè quello era il giorno del quarto di finale del setterosa ai mondiali di Budapest ed avevo preso un giorno di ferie proprio per riuscire a guardarlo; La delusione per la sconfitta 8-9 con le future vincitrici della medaglia di bronzo è stata fortemente mitigata dalla gioia per poter andare a trovare quella famiglia. Abbiamo portato un po' di gelato e sono contento che Benedetta lo abbia mangiato almeno il giorno dopo e che mi abbia scritto che le è piaciuto. Mi chiede sempre di scrivere messaggi di whatsapp e quando lo faccio vedo che mi risponde felice contenta dimostrandomi quanto mi vuole bene. Mi ha chiesto di non leggere le cose della sua scuola su facebook ma  se vengono pubblicate l'avviso mi arriva automaticamente. Si è rircordata di quando sono andato a vederla per la recita di Natale e mi ha detto che mi avvertirà per quella di fine del prossimo anno scolastico. 

Ha scaricato altri due giochi sul mio telefonino e si è messa a giocare un po' e dopo siamo andati in salotto e mi ha fatto fare tipo rodeo tentando di farla cadere. Nell abbracciarla per sostenerla devo aver fatto un movimento brusco che si è spaventata perchè mi ha continuato a ripetere la cosa finchè non sono andato via e per la paura che si è presa non mi ha nemmeno voluto abbracciare quando siamo andati via.

Non mi hanno detto ancora niente di quello che faranno per il compleanno di Benedetta del 12 agosto e spero che le sue condizioni di salute siano buone per fare una grande festa.

Il setterosa dopo la sconfitta con la Russia ha giocato e perso la finale del 5 posto contro le padrone di casa ungheresi per 10-8, in una partita dove si vedeva benissimo che erano già proiettate al futuro. Spero che ritrovino presto la convinzione e la grinta che le ha portate lo scorso anno alla splendida medaglia d'argento di Rio. Spero anche che abbiano visto come una Spagna rinnovata e ringiovanita dopo le olimpiadi ha avuto la forza di arrivare alla finale con gli Stati Uniti che continuano a fare da schiacciasassi e hanno vinto l'ennesima medaglia d'oro.

In campo maschile anche il settebello ha dovuto giocare la finale per il 5 posto e l'ha persa per 4-5 contro il Montenegro, dopo aver ceduto nel quarto di finale alla Croazia per 9-12. La nazionale biancorossa si è laureata campione del mondo battendo i padroni di casa ungheresi per 8-6. La notizia più importante è un altra; nella semifinale la squadra croata ha  battuto la Serbia per 12-11 al termine di una partita difensivamente perfetta che spezza il dominio della squadra di Savic che durava dall'europeo di Budapest del 2014. I serbi infatti, dopo la sconfitta 8-9 nei quarti di finale del mondiale di Barcellona 2013 non avevano più perso una partita ad eliminazione diretta in una manifestazione ufficiale.

 
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1 luglio 2017 e nonna Maria

Post n°797 pubblicato il 08 Luglio 2017 da alerova
 

Non avrei mai pensato di dover scrivere un post  del genere, mischiando un avvenimento bello e uno brutto. Ho aspettato a scrivere le emozioni del 1 luglio perchè non ero sicuro di come rendere bene quello che ho provato durante quella visita a Benedetta e famiglia.

Venerdì 30 giugno ho ricevuto un messaggio che mi diceva che il giorno dopo sarei potuto andare a trovarli in campagna. Inizialmente non mi avevano detto l'ora in cui potevo andare e sanno bene che mi piacerebbe starci più tempo possibile. Nella mattinata mi hanno detto che sarei potuto andare dopo le 1630 e Benedetta mi ha scritto che era felicissima che io andassi a trovarla. Appena sono arrivato ho aperto il cancello esterno e ho visto che non erano in casa, cosi ho aspettato qualche minuto e poi ho chiesto di entrare. Abbiamo parlato del mio concorso per il lavoro che avevo finito di preparare i giorni precedenti e del nuovo telefono che suo nonno vuole comprare, perchè mi ha chiesto consigli. Successivamente sono stato sequestrato da Benedetta per giocare sia col mio telefonino sia coi suoi giochi. In questo ho avuto una grande sorpresa perchè mi ha fatto giocare con la palla, come fossi una sua amica che purtroppo in quel momento non c'era e abbiamo giocato sia a passarsela tipo asino, sia a melina coinvolgendo la sua mamma. Durante questi giochi ho visto sua mamma ridere e scherzare ed entusiasmarsi quando riusciva a fare dei passaggi buoni. Successicamente abbiamo tentato di giocare a Shanghai ma io sono veramente incapace a causa dei miei problemi di vista e di coordinazione occhio mano, che mi impediscono di giocare bene. Non so se Benedetta ha capito che io non giocavo semplicemente perchè non ci riesco e spero non l'abbia presa come se io non volessi giocare con lei. Stessa cosa è successa quando abbiamo provato a giocare a dama, ma in questo caso è intervenuta sua mamma e mi ha aiutato, facendola incavolare solo perchè perdeva ed infatti ha voluto subito cambiare gioco, come faceva il nonno di Stefania quando giocavamo a carte.

Poco prima che andassi via, mi ha usato come sostegno per giocare a buttarsi giu dalla sedia e poi ha voluto che la prendessi in braccio come faccio di solito e la accompagnassi cosi fino al cancello. Sua mamma e sua nonna non hanno gradito molto ma mi hanno lasciato fare perchè probabilmente sanno quanto mi piace fare in quel modo. Per prolungare la sua permanenza con me, Benedetta mi ha accompagnato alla macchina. percorrendo un muretto appoggiandosi alla mia mano, ma io ero molto preoccupato che si facesse male. Arrivati alla macchina, dopo che le nostre due madri hanno chiacchierato un po' ci siamo salutati e sono riuscito ad avere il modo e anche il permesso della figlia per abbracciare la mamma, che però mi ha salutato dicendo che non importava che la salutassi. Ovviamente mi sono posto la domanda se lo avesse detto perchè sapeva che la figlia fa la gelosa o se veramente non le interessava che la salutassi, ma come sapete io parto sempre pessimista.

Mi avevano detto che l'altra nonna, Maria stava meglio dei suoi problemi e che nei giorni precedenti si era alzata di più dal letto, quindi non ero preparato alla notizia che mi è arrivata il pomeriggio del 5 luglio. Ci hanno detto che nella notte precedente era improvvisamente morta e il mio primo pensiero è stato per Benedetta. Come poteva averla presa? cosa le avevano detto? Questa situazione avrebbe aggravato il suo problema nutrizionale che ha? A queste domande non potevo dare una risposta ed ero preoccupatissimo; la mattina seguente sono andato al funerale e come prevedevo Benedetta non era presente ma era a casa con l'altra nonna. Ho partecipato volentieri alla Messa, per far capire che in quel momento così difficile ci tenevo molto ad essere vicino alla famiglia. Ho visto Stefania che era abbastanza stravolta e non sono andato a salutarla perchè quando l'ho vista ero già in chiesa seduto e a me non piace fare tanti discorsi all'interno della chiesa. Durante la celebrazione per fortuna non ho sentito il solito brusio che c'è in queste occasioni ed il sacerdote ha celebrato la messa completa, con un omelia molto bella che parlava di quanto la morta fosse affezionata alla famiglia, quanto l'avesse seguita ed aiutata ed il sacerdote ha ricordato una delle basi  della fede cristiana, la certezza della vita piena dopo la morte terrena. Mi rendo conto che non è facile far comprendere questa cosa ai familiari che hanno appena perso una persona cara,  ma è una convinzione che dovrebbe aiutare a vivere meglio questi momenti. 

Al termine della funzione avrei voluto salutare Stefania, ma era attorniata da molte persone e mia mamma ha preferito non salutarla e riaccompagnarmi subito a lavoro; mi è dispiaciuto soprattutto perchè era un modo per dimostrarle che le ero vicino in questo momento difficile, ma sono abituato a poter esprimere poco i miei sentimenti in molte situazioni.

 
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4 giugno 2017: senza parole

Post n°796 pubblicato il 25 Giugno 2017 da alerova
 

Quallcuno si chiederà il motivo di questo strano titolo e del fatto che ho aspettato 20 giorni prima di esprimere le mie emozioni.Domenica 4 giugno, approfittando dei festeggiamenti legati ai 100 anni di una cooperativa del paese dove i nonni di Benedetta hanno la casa di campagna, sono andato a trovare tutta la famiglia. Sono arrivato la mattina perchè avevamo fissato il pranzo alle 13 e prima di andare mi sono fermato da loro e ho assistito ad una scena di vita quotidiana il che non mi capita quasi mai, perchè le visite sono sempre abbastanza preparate. Benedetta doveva lavarsi la testa e non è stato facile convincerla nonostante gli sforzi della mamma e la nonna. Non ho capito bene neanche se fosse contenta di vedermi perchè è stata molto evasiva su questo punto. Ho aspettato con loro l'ora di pranzo anche se sapevo che sarebbero venuti solo i nonni perchè i genitori non amano questo tipo di feste.Dopo pranzo ho provato a tornare da loro e mi è sembrato che l'accoglienza fosse molto buona, ma non ho potuto capire cosa pensasse il padre che si è immediatamente estraniato dalla conversazione. Quando sono entrato, Benedetta stava facendo compiti che riguardavano la coniugazione dei verbi regolari e quando mi ha fatto vedere il libro su cui studiava, mi sono accorto che non c'erano esercizi fatti in modo da poter capire quando si devono usare i diversi modi e tempi dei verbi; sembrava che le regole si dovessero imparare a pappagallo per poi riempire una verifica, ma senza che all'alunno rimanesse traccia del procedimento logico che portava all'uso di questo o quel tempo o modo di un verbo.Dopo questo breve ripasso, Benedetta ha sequestrato il mio smartphone e mi si è messa in braccio a giocare col telefono. Ad un certo punto la nonna si è arrabbiata per l'eccessivo tempo passato così e mi ha intimato di non darle retta e di andare via, ma non ho capito il vero motivo di questa reazione abbastanza alterata.Da quel giorno non mi hanno più telefonato e per il mio compleanno si sono limitati a mandarmi un messaggio di augiuri cumulativo come non accadeva da 6 anni. Credo che alla base di questo ci siano le loro preoccupazioni per la salute di mamma figlia e dell'altra nonna, ma mi sarebbe piaciuto che avessero condiviso questi momenti, dicendomi almeno come evolve la situazione di Benedetta, perchè sanno quanto io tengo a lei e alla sua salute.Sto scrivendo nella mattinata del 25 giugno dopo aver saputo che Benedettta si sta divertendo in campagna con le amiche e dopo essermi ripromesso che se non mi invitano direttamente non telefonerò più per sapere se posso andare, ma non so quanto resisterò in questo mio proposito.

 
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22 e 27 maggio 2017

Post n°795 pubblicato il 30 Maggio 2017 da alerova
 

Queste sono altre due brevi visite che ho fatto a Benedetta e famiglia. Lunedì 22 maggio ho avuto molta fortuna perchè sono andato all'uscita della scuola e non ero sicuro di trovare Benedetta perchè molti pomeriggi non rientra a scuola. L'ho trovata insieme alla mamma e la nonna e dopo siamo andati a prendere il gelato vicno a casa sua. Tutte le volte che mi vedono lì mi domandano se sono uscito troppo presto da lavoro e non hanno ancora capito che uno dei pochi vantaggi che ho in quel posto è l'orario flessibile; non vorrei che fossero solo imbarazzate che mi trovo lì ma dopo poco questa sensazione svanisce perchè iniziano a parlare e scherziare con me. La visita è stata breve perchè dovevano andare a casa presto a studiare geografia, ma con loro non è importante la quantità di tempo passata insieme ma la qualità, perchè anche poche parole fanno capire quanto mi vogliono e voglio loro bene. Tra le varie domande che mi ha rivolto Benedetta ce n'è stata una che mi ha messo in difficoltà perchè mi ha chiesto chi preferivo tra lei e sua madre. Io ho risposto che tengo di più a lei ma che la mamma la conosco da più tempo e la considero una sorella, ma non so se e quando accetterà questo fatto. Mi ha commosso anche quando mi ha chiesto se volevo bene a mia nonna Annita e se mi manca ora che è morta. Effettivamente ha colto nel segno perchè non andavamo molto d'accordo quando era in vita ma ora un po' mi manca e sapere che anche lei la ricorda con piacere, mi rende molto felice. Lunedì 22 era anche la festa della mia altra nonna perchè era Santa Rita e Stefania mi ha chiesto dove fosse sepolta come se non lo sapesse; mi piacerebbe un giorno tornare al cimitero insieme a loro e fare visita a tutti i nostri morti perchè sia i suoi nonni che i miei sono nello stesso cimitero.

Sabato 27 maggio sono andato a trovarli nella casa di campagna per portare loro le stampe di due foto di Benedetta e della gatta, che sono dolcissime. Mi sono venute un po' male con un rosa un po' troppo acceso, ma credo che col tempo le apprezzeranno. Ci tenevo a portargliele perchè giovedì 1 giugno andrò per un breve soggiorno a Parigi approfittando del ponte della festa della repubblica. Spero di trovare anche qualcosa da poter comprare a Benedetta nel Disney store ma non sono molto ottimista su questo. La famiglia non sa di questa mia toccata e fuga al Roland Garros per il secondo anno consecutivo, ma spero di poterglielo dire in occasione della prossima visita che farò loro nel mese di Giugno.

Sono preoccupato perchè la nonna di Benedetta mi ha confidato che è un periodo che la bimba  mangia pochissimo e che sembra rifiutare alcuni cibi e tutti pensiamo che alla base ci sia qualche problema più profondo di quello che emerge a prima vista. Per fortuna ho visto Stefania un po' meno triste e come mi suggerisce sua figlia non l'ho abbracciata nemmeno quando sono tornato a casa. Unica nota negativa è stata l'assenza per molto tempo di Stefania Alessandro e Benedetta, il che mi ha fatto "subire" le chiacchiere di alcuni altri parenti per molto tempo, ma avere Benedetta in braccio anche per pochi minuti e sentirla felice e contenta che noi eravamo lì mi ha ripagato della noia che mi aveva assalito nell'ora precedente. Io voglio tanto bene a quella bambina e farò di tutto per aiutarla a crescere bene, sperando che la sua famiglia me ne dia la possibilità.

 
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23 aprile 7 maggio 2017

Post n°794 pubblicato il 08 Maggio 2017 da alerova
 

Ho deciso di unire queste due visite a Benedetta e famiglia, perchè fanno parte di un continuum ideale. In mezzo a questi due momenti c'è stato il mio viaggio in California grazie al mio amico Alessio. 23 Aprile il giorno della grande ansia prima della partenza e la telefonata che non mi aspettavo più: "siamo in campagna se vuoi puoi venire a trovarci". Quando pianifico questi viaggi, parto entusiasta e poi man mano che si avvicina la data della partenza mi assalgono mille dubbi incertezze e paure. Chi meglio di Benedetta con la sua gioia di vivere e con i suoi giochi poteva darmi la carica per affrontare questo viaggio? Da una parte mi diceva di fare meno viaggi e stare più a casa perchè era pericoloso, dall'altra vedevo che era contenta che andavo a divertirmi in vacanza e che molto probabilmente le avrei portato qualche regalo. Mi ha preparato una lista di articoli della Disney che voleva, ma io non sapevo nemmeno se avrei avuto modo di trovare Disney store. Per fortuna sono riuscito a trovare alcune bambole e la renna di Frozen, insieme al set di gioielli di Rapunzel che l'ha resa felicissima. Mi aveva dato il "permesso" di fare un regalo anche alla sua mamma perchè il 7 maggio era il suo compleanno, così le ho comprato una maglietta che sembra abbia gradito e spero non faccia la fine del braccialetto dello scorso anno su cui aleggia ancora un mistero e con cui penso di aver creato qualche problema alla loro famiglia.

Durante la telefonata che avevo fatto due giorni prima alla sua mamma per augurarle tutto il bene possibile per i suoi dieci anni di matrimonio, Benedetta mi ha chiesto insistentemente se nel fine settimana sarei andato a trovarla prima di partire e questo mi ha fatto molto piacere. Mi ha chiesto di farle sapere come andava il viaggio con dei messaggi ed io quando sono lontano e vedo che qualcuno si preoccupa sinceramente per me, sono molto felice.  Mi ha risposto a tutti i messaggi e mi ha diciamo consolato quando sono ripartito dicendo che era contenta che ero tornato a casa ma la vacanza era finita. La più grande sorpresa me l'ha fatta una mattina che ho trovato sul cellulare un messaggio vocale che mi diceva "lo sai che ti voglio bene"; il mio amico mi ha detto "scommetto che non lo cancellerai mai", ma più che dal telefono non credo lo cancellerò dal cuore. Il 23 aprile sono tornato a casa dopo un lungo saluto col solito gesto di essere presa in braccio e li ho ringraziati di avermi dimostrato che avevano gradito realmente la mia visita e non era stato solo un comportamento gentile per circostanza. Questo che dovrebbe essere un comportamento normale, nelle mie esperienze passate si è rivelata una situazione non frequente, perchè mi sono trovato spesso nella situazione in cui il gradimento era solo di facciata e dagli atteggiamenti si capiva che la visita dava fastidio.

Con questo timore mi sono avvicinato anche alla visita del 7 maggio, dopo la fine della avventura e nel giorno preciso del compleanno di Stefania, cui volevo fare personalmente gli auguri. Fino alla mattina stessa non sapevo se ci sarei potuto andare perchè non si sentiva bene e temevo avrebbero rimandato alla prossima domenica. Erano nella casa fiorentina dei nonni e mi hanno invitato nel pomeriggio, e quello è stato uno dei casi in cui non mi fregava niente di perdere la partita della Fiorentina in tv. L'accoglienza è stata ancora splendida e la nonna mi ha detto che ero un tradizionalista ma sa benissimo che dietro questo attaccamento alle tradizioni ci sono ricordi di quando ero piccolo e vedevo i suoi suoceri che tenevano un calendario con tutti i compleanni dei nipoti annotati. Con mia grande sorpresa mi ha versato il thè in una delle tazze del servizio di sua suocera ed in quel momento ho sentito come se i nonni fossero ancora presenti e felici di quella situazione. Ho ripetuto ancora una volta a Stefania quanto sarebbbe stata contenta sua nonna se avesse conosciuto Benedetta e alla bimba ho parlato di questa specie di diario dedicato alla loro famiglia che un  giorno le farò leggere.

Quando stavo per andare via, Stefania mi ha chiesto di stamparle una foto della bimba che mi aveva inviato tempo fa tramite whatsapp e mi ha detto che questo sarebbe stato un regalo molto gradito per il suo compleanno. Quella foto piace molto anche a me e accoglierò con gioia la sua richiesta; mi ha anche detto che hanno intenzione di iscrivere Benedetta in una sezione della scuola media che adotta come seconda lingua il tedesco e credo che se ce lo permetterà, sia io che la sua mamma la aiuteremo volentieri. La nonna le ha chiesto se mi porterà un regalo dalla sua gita al parco di oltremare che farà venerdì 12 maggio e ha previsto che "è una che prende ma non dà volentieri". Io non ho bisogno di regali da lei perchè con la sua stessa presenza e la gioia che vedo tutte le volte che vado a trovarla, mi ha già fatto un regalo bellissimo che compensa abbondantemente i suoi capricci che a volte fa.

 
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11 aprile 2017

Post n°793 pubblicato il 18 Aprile 2017 da alerova
 

Grazie al buon cuore di Stefania e ad una riunione di condominio nella mia vecchia casa, in questa data ho potuto far visita a Benedetta e famiglia. E' stata la visita più lunga di sempre dalle 17 alle 19.30. Ho visto che la mamma si sta riprendendo lentamente dall'operazione e la figlia era molto impegnata coi compiti, quel giorno soprattutto schede di verifica geografiche che riguardavano fiumi e laghi italiani. Mi hanno detto che doveva fare una piccola ricerca su un lago italiano e che la dovevano stampare; mi piacerebbe leggerla ma non avrò mai il coraggio di chiederglielo perchè so quanto Benedetta tiene alle sue cose. E' stato anche bello poterla seguire mentre faceva i compiti e parlare con la mamma. Nella parte centrale della visita mi ha coinvolto coi suoi giochi che ha scaricato sul mio telefono e che io custodirò gelosamente come sempre. Stefania quasi si vergognava del fatto che doveva andare a salutare sua suocera che non stava bene ed abita al piano inferiore, ma quando capirà che io non sto a guardare queste cose e mi fa solo piacere essere presente? Mi sono sentito più ospite che parente ma so che nonostante questo mi vogliono molto bene e sono contenti del fatto che io vada a trovarli. La prova è stata che mi hanno ospitato finchè mio padre non è venuto a riprendermi dopo la fine della riunione di condominio. Questo anche se stavano preparando la cena e io avevo detto loro che non ci sarebbero stati problemi se mi avessero chiesto di andare via. A proposito di cose da chiedermi, spero che si rendano conto che il fatto di poter essere utile a Benedetta in qualsiasi modo, mi renderebbe tanto felice anche se mi dovesse costare qualche sacrificio; se mi facessero stampare per esempio qualche ricerca di Benedetta, sarei molto felice di sopperire al fatto che non hanno la stampante in casa. Sono stato felicissimo anche del fatto che Benedetta mi abbia fatto fare una specie di intervista video, dove ci siamo detti che ci vogliamo bene e che mi considera molto divertente e intelligente. Questi video li conserverò in una cartella super protetta e li riguarderò quando non potrò vedere quella famiglia per molto tempo. Abbuiamo parlato anche delle future uscite che benedetta farà con la scuola e non nascondo che mi sarebbe piaciuto rivdere con loro la Cattedarle, Piazza della Signoria e Orsammichele. Mi ha parlato anche della gita di oltremare del 12 maggio e si capiva che la mamma era molto preoccupata del fatto che si svolgerà in un solo giorno. Ho chiesto a Stefania come erano arrivati a cbiamare la figlia Benedetta e mi ha detto che il nome piaceva perchè ce l'aveva una bimba che conoscevano e perchè avevano letto su uno di quei libretti che si usano spesso, quale era l'origine del nome. Speravo mi rispondesse coì perchè quel nome ha tra i vari significati anche quello di "portatore di bene e di felicità" e credo che in questo senso la scelta sia stata azzeccatissima.

Per me è stato bello anche portare Benedetta in braccio dalla cucina al salotto e fare il solito saluto quando me ne sono andato, anche se non so quanto faccia piacere ai genitori questo gesto o quanto la considerino infantile. Benedetta è ancora molto gelosa e non vuole assolutamente che io abbracci sua mamma nemmeno per salutarla quando vado via; questo atteggiamento mi fa molta tenerezza ma vorrei farle capire che è solo un modo di salutarsi tra due cugini che si conoscono da tanti anni e che si vogliono bene e non è un gesto che mette in discussione il rapporto tra mamma e papà.

 
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23 marzo 2017

Post n°792 pubblicato il 30 Marzo 2017 da alerova
 

Questa è la data di un altra visita fatta a Stefania e famiglia, dopo che mi avevano autorizzato ad andare a casa a trovarla per capire meglio come stava dopo l'operazione.

Sono uscito da lavoro e sono andato a casa loro a piedi da solo e la prima meraviglia è stata questa, perchè nessuno pensava che fossi venuto a piedi da solo, e la prima domanda che mi hanno fatto è stata se avevo lasciato mio padre da qualche parte. Ho trovato Benedetta a fare i compiti, alle prese con un problema di matematica, alcune frasi di analisi grammaticale ed alcuni argomenti di scienze da studiare. Vorrei far loro capire che non è necessario adattare le loro azioni al fatto che sono andato a trovarli, perchè a me piace osservarli nella loro quotidianità e rendermi utile se è possibile; se Benedetta deve fare i compiti, sarò ben felice di aiutarla, se vuole giocare, farò di tutto per entrare nei suoi giochi, se vogliono chiacchierare, sarò ben felice di ascoltarli e conversare con loro. Non sono sicuro che abbiano ben chiara questa cosa, e non vorrei che mi considerassero sempre "ospite" ma che si comportassero con me come se io non fossi "estraneo". Credo comunque che col tempo impareranno a farlo perchè in questo caso c'è un affetto di base che è molto forte e reciproco, e come disse Stefania un giorno, io farei veramente "di tutto" per loro. In casa c'era anche la nonna che dopo un oretta mi ha riaccompagnato a casa in auto; non ho capito se lo ha fatto perchè era tanto tempo che ero lì e ha approfittato della circostanza che anche lei andava a casa, o se veramente lo ha fatto per evitarmi la fatica ed i tempi legati all'uso dei mezzi pubblici.

Qualcuno penserà che sono diffidente, ma non sarebbe la prima volta che mi succede di non capire bene i segnali che le persone mi lanciano. Non sono il tipo che vuole rompere le scatole a persone che io adoro, ma stando con Benedetta il tempo passa veloce ed in quel caso ero anche soddisfatto di essere riuscito a farle capire il ragionamento che era alla base della risoluzione del problema di aritmetica. Speriamo di poterli rivedere presto.

 
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14 marzo 2017

Post n°791 pubblicato il 20 Marzo 2017 da alerova
 

Questo è un post dedicato a Stefania che sono andato a trovare all'ospedale dove era ricoverata per i postumi di un operazione. Dopo il lavoro ho convinto mio padre ad accompagnarci, dopo che avevamo ricevuto l'autorizzazione ad andare, da parte dei suoi familiari. Ero un po' preoccupato perchè non sapevo esattamente come era andata l'operazione del giorno precedente, così sono arrivato nel padiglione con alcuni minuti di anticipo rispetto all'orario di visita.  Ho aspettato con trepidazione e quando hanno finito di distribuire la cena, potuto entrare. Devo dire che l'ho trovata abbastanza bene, se consideriamo l'operazione che aveva subito e mi ha chiesto immediatamente se avessi in programma qualche altro viaggio o se ero andato da qualche parte nel fine settimana precedente. Le ho raccontato un po' di cose ed abbiamo chiacchierato, poi mi ha detto che Benedetta era venuta qualche ora prima ed era rimasta un po' con lei, fuori dall'orario di visita. Ci siamo trattenuti poco ma ho visto che era molto contenta che io fossi andata a trovarla. La conferma l'ho avuta il giorno successivo quando mi è arrivato un messaggio che mi ringraziava della visita e mi informava che non sarebbe stata ancora dimessa a causa del permanere della febbre. Questa cosa mi ha un po preoccupato ma il giorno successivo mi ha detto che stava un po' meglio e che sarei potuto andare a trovarla a casa nella settimana successiva. Come avrete capito io le voglio molto bene e spero di poterla andare a casa sua nei prossimi giorni, perchè vorrei vedere coi miei occhi come si sente, e farle capire che per me non è un dovere preoccuparmi per lei e chiedere notizie, ma è un piacere enorme e non occorre che mi ringrazi sempre. Apprezzo molto la sua schiettezza e la sua voglia di accogliermi perchè si capisce che è molto sincera in quello che fa ed in quello che dice.

 
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