Alessandro Aielli

Sussidi di integrazione sulle bollette.


Come è nel suo stile, se di stile si può parlare, De Marchis non è capace di confrontarsi sulle cose, ma la mette sul piano delle offese  personali: reagisce come una pettegola stizzita.Intanto quando parla di assenteismo farebbe bene a riconsiderare, per non cadere nel ridicolo, che il sottoscritto è un professionista e che, per contro, le presenze in Consiglio o nelle Commissioni vengono indennizzate solo in caso di effettiva presenza: non partecipare a commissioni in sovrannumero significa dunque non voler speculare sulle presenze e non appesantire i  costi della politica.Di quale assenteismo parla, dunque?Lui, che invece  è un dipendente pubblico, impiegato guarda caso all'Ater,  e che a fronte delle  presenze indennizzate in Consiglio e nelle Commissioni,  ottiene anche una giustificazione  per assentarsi dal posto di lavoro.Credo che su questo farebbe bene a tacere, mi sembra.Per quanto riguarda invece l'apporto nelle  Commissioni ed in Consiglio, non replico neanche,  ci sono i verbali che parlano, e la considerazione  che la stragrande maggioranza dei Consiglieri mostra di avere   nei confronti del sottoscritto.Fiumi di parole inutili sono le sue.Io sono per la politica dei fatti, non delle chiacchiere  e dell'apparenza.Tornando al tema politico, faccio rilevare che sì, in effetti il mio è un atteggiamento fortemente critico nei confronti del modo pessimo con cui il mio  partito viene gestito da lui e dall'altro Segretario, quello Provinciale e da chi è con loro. La mia coerenza e il mio attaccamento profondo alle ragioni fondanti di questo partito sono attestate dalla mia storia politica e proprio dal fatto che ci rimango comunque, benché a fatica,  per provare a migliorarlo nonostante la pessima  gestione.Ma ciò non mi esime dal criticare l'operato loro e di chi opera con loro. Questo  per difendere la dignità stessa di questo partito e le ragioni di chi mi ha eletto.E continuerò a farlo, fin quando  rimarranno imperterriti attaccati alle loro poltrone , incuranti del fatto che i pessimi risultati elettorali dovrebbero consigliare loro di andarsene.Politicamente ora, ad esempio, De Marchis, se fosse una persona seria e coerente con le sue scelte, dovrebbe innanzitutto candidarsi a Latina in un Collegio qualsiasi delle provinciali: se la sua è una politica corretta e se la scelta che ha fatto per la  Presidenza è giusta, dovrebbe dare il buon esempio e  candidarsi lui in prima persona, così da darci  il riscontro elettorale del suo operato.Ci vogliono i voti in politica, non cartoline.Quanto alla c.d. Campagna TIA, io trovo assolutamente indecoroso e politicamente sbagliato che si voglia, attraverso una inutile ad anche controproducente campagna mediatica, strumentalizzare il disagio di chi effettivamente vive questo come un problema serio, anziché dare loro delle ipotesi possibili e praticabili di attacco della questione: lui considera inattaccabile la gestione così costosa  di Latina Ambiente, io no, credo che invece la si possa attaccare e si possa attaccare concretamente, non solo a parole, anche l'Amministrazione su questo punto,  proprio dal punto di vista giudiziario dell'opposizione collettiva alle bollette e sospensione del pagamento e su questo fondare la battaglia politica.E poi se De Marchis invece considera così inattaccabili le bollette, conferma  a maggior ragione che la Campagna delle cartoline è solo una consapevole ed inutile strumentalizzazione mediatica del disagio.Per concludere do il mio pieno sostegno  all'iniziativa proposta dall'UGL di interventi delle Amministrazioni per decurtare le tariffe a coloro che si trovano in condizioni di precarietà economica legate alla crisi ovvero  sussidi di integrazione sulle bollette da parte del Comune e della Provincia: questo è un modo serio per cercare di dare un aiuto a chi non ce la fa, altro che cartoline.