Alessandro Aielli

Pesce d'aprile.


Considerata la data, evidentemente chi ha fornito la notizia di un mio possibile interessamento ad una candidatura in un collegio provinciale con l'Italia dei Valori, è un buontempone che ha voluto fare un pesce d'aprile.A parte  l'ironia,  smentisco categoricamente che io possa essere interessato a concorrere in un collegio qualsiasi alle prossime provinciali. L'ho già detto: io guardo al mio partito che è il P.D. e le condizioni per una mia candidatura son venute meno nel momento in cui è stato adottato un metodo sbagliato di scelta della candidatura alla Presidenza della Provincia.Non solo io ho preso questa decisione, ma a seguire anche altri possibili candidati che erano stati selezionati nelle riunioni di circolo hanno ritirato la loro disponibilità, come ad esempio Gino Di Prospero nel collegio Latina Mare.Per non parlare di Anzalone e Guidi che addirittura paventano ipotesi scissioniste.Li comprendo, ma non condividerei una scelta del genere, non fosse altro perché i nostri oppositori interni è proprio questo che aspettano: allontanare chiunque la pensi in modo differente  per rimanere padroni...del nulla, neanche fautori del pensiero unico, perché di pensiero non c'è traccia.Se potessi dare un consiglio a Guidi, gli direi di non staccarsi, di fare insieme una battaglia interna per far valere le nostre ragioni e le nostre idee all'interno di questo partito che ha bisogno di una forte spinta di rinnovamento che può arrivare solo da persone libere, coraggiose e dotate di capacità di ragionamento politico, come lui ed altri hanno dimostrato di saper fare.Bevilacqua gli chiede le dimissioni? Io replico: si dimetta lui, Bevilacqua, che con il "casino" che ha combinato (mi si passi il termine, ma è quello più adatto per rendere l'idea) sfasciando non solo un partito ma anche una intera coalizione,  sarebbe la cosa più saggia che possa  fare.Detto ciò io, confermando che sosterrò il simbolo del P.D. pur non candidandomi in prima persona, mi preparo alla battaglia congressuale di autunno.Prima di allora ed in vista di quell'appuntamento, il giorno dopo  queste elezioni provinciali che, con tutta evidenza, non cambieranno il quadro politico attuale,  si dovrà necessariamente aprire una fase di  analisi politica seria ed una assunzione di responsabilità politica da parte di chi ha gestito ed avallato questa situazione da posizione  di  dirigenza e di rappresentanza istituzionale.Io non cambio bandiera, voglio soltanto fare in modo che la bandiera del P.D. garrisca con la forza delle idee e non rimanga afflosciata in mano a chi la brandisce senza coraggio e senza convinzione e senza riempirla di contenuti politici.