Creato da alessandroparino il 01/01/2007
Il blog di Alessandro Parino, consigliere comunale di Alleanza Nazionale a Savona
 

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CONTRO I 20.000 EURO REGALATI A DELBENE DALL'ACTS!

Post n°27 pubblicato il 18 Settembre 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Ecco il testo del mio comunicato stampa riguardo ai 20.000 euro di bonus che l'ACTS ha regalato a Luca Delbene

"Con la presente intervengo riguardo alla notizia, rivelata dal Secolo XIX secondo

cui l’ex Presidente di ACTS, Luca Delbene, principale colpevole, per la sua

inesperienza dello sfascio della società di trasporti, riceverebbe un bonus di 20.000

euro per consulenze ulteriori rispetto alla dismissione del suo mandato.

Non ci sono parole per descrivere la questione: in un momento in cui tutti gli

enti sono chiamati al risparmio, in cui libri come "La Casta" svelano le vergogne a cui

è giunta la classe politica Italiana, gesti come quello del c.d.a. Acts chiamano allo

scandalo.

Chiedo pertanto al c.d.a. di fare marcia indietro, a Delbene di ritrovare un

barlume di dignità e restituire questo "bonus"; nel frattempo penso a una mozione di

censura, da presentare insieme ai colleghi di Centrodestra nei confronti del c.d.a acts

da discutere in Consiglio Comunale."

 
 
 

SI TORNA AL LAVORO!

Post n°26 pubblicato il 06 Settembre 2007 da alessandroparino
 
Tag: Varie

Scusandomi con tutti coloro che hanno trovato questo blog in stato di abbandono per qualche mese, complici i miei impegni lavorativi e politici (non su web), da oggi torno a scrivere qui sopra, con la speranza di poter essere sempre interessante.
La lotta riprende.

 
 
 

INTERVENTO SULLE POLITICHE GIOVANILI

Post n°25 pubblicato il 27 Maggio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Un anno fa l'insediamento della giunta vide non assegnata a nessun assessore la delega alle politiche giovanili.
Per una sorta di contentino-compensazione, venne creata la figura assolutamente vuota del Consigliere delegato alle Politiche Giovanili nella persona di LaRosa
A un anno dalla nomina chiedo di sapere quale sia stata l'attività del Consigliere Delegato, che a me risulta essere stata nulla.
Il dato politico che voglio sottolineare è il seguente: la giunta di centrosinistra ha completamente abbandonato a sè il tema delle politiche giovanili, mentre una città come Savona avrebbe bisogno di un forte rilancio, sotto due linee essenziali: una, più "alta", mettiamola cosi, di creare progetti sociali che invoglino i giovani a vivere, fermarsi e mettere su casa a Savona, cosa ormai impossibile visti i prezzi degli appartamenti e il caro vita cittadino; la seconda, meno forse "nobile" ma ugualmente importante è che nulla viene fatto sul tema dell'intrattenimento giovanile, manca qualunque forma di svago che non sia confinare i ragazzi al porto a bere.
Su queste tematiche la sinistra sta fallendo clamorosamente a Savona...

 
 
 

300

Post n°24 pubblicato il 08 Aprile 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Esistono film che ti entrano dentro fin da quando le luci della sala si spengono e la proiezione inizia. Ti entrano dentro già dalle prime scene, dai primi dialoghi, dalle prime note della colonna sonora. E lo scorrere del film è un perfezionamento ulteriore di questo stato di beatitudine. Possono entrarti dentro per diversi motivi: perché ti fanno sognare storie irraggiungibili, perché ti fanno rivivere in qualche modo sentimenti sopiti, perché ti trascinano in gorghi avventurosi che il quotidiano spesso tende ad obliare.
“300”, il film sulla vicenda delle Termopili, riesce in tutto ciò, coniugando storia, cinema, mito e fumetto in un cocktail che squassa gli stomaci delicati e moderati.
La storia è nota e arcinota: 300 Spartani, i migliori uomini di Lacedemone, guidati dal Re Leonida, vanno a fronteggiare, insieme con pochi altri Greci, l'arrivo dell'esercito Persiano, che spinto dalla brama di conquista di Re Serse, si muove a conquistare l'Ellade. Poche migliaia di uomini da una parte, diverse centinaia di migliaia dall'altra. Un massacro annunciato. Eppure nessuno degli Spartani prescelti si tira indietro, perché in ballo c'è ben altro che la casa calda e la famiglia lasciata a Sparta. In ballo c'è la libertà della propria gente, la difesa della propria identità, la purezza della stirpe.
Risuonano le urla di battaglia e le lance battono forte sugli scudi dove troneggia il "Lambda", simbolo di Sparta. Nel film bene e male sono nettamente distinti, non vi è spazio grigio: quando la carica nemica incombe ogni Spartano sa che il suo scudo dovrà coprire il compagno alla sua sinistra ed egli a suo volta sarà coperto da chi è alla sua destra. Nessuno lotta per sé stesso, nemmeno il Re o i Capitani: ognuno lotta per la comunità intera.
Più volte l’esercito meticcio di Serse attacca, e più volte gli scudi Lambdati resistono, fino a quando un tradimento li porta ad essere accerchiati e a resistere strenuamente fino all’ultimo uomo per consentire alle città Greche di organizzarsi e preparare la resistenza ai Persiani.
Qui la storia, qui il forgiarsi del mito.
Ed ora il film: la formula voluta dal regista Zack Snyder è la trasposizione pressoché letterale del fumetto di Frank Miller, e la tecnica usata è la stessa di “Sin City”, una dimensione intermedia tra realtà e fantasia, tra pellicola e carta. Anche l’uso della “slow motion” è funzionale a fissare nella mente le scene dei duelli, trasponendoli dallo schermo. E la mescolanza di musica heavy metal ed epico-classica assolve bene la sua funzione enfatizzante, e al tempo stesso nuovamente crea una doppia spazialità, tramita il sonoro, tra realtà e fantasia.
Certo ci sono le imperfezioni.
Leonida è giovane mentre la storia ci narra di un uomo ormai maturo. Mancano quasi del tutto le altre “polis” greche schierate in armi alle Termopili.La spedizione Spartana parte spoglia di ogni supporto logistico, mentre ogni “Uguale” aveva con sé almeno un servitore.La geografia del luogo è totalmente diversa da quella reale.Ma ci sono anche chicche minuzioseGli Spartani respingono i primi assalti Persiani a mò di mischia di rugby: e uno dei momenti più ardui dell’agogè, la formazione giovanile, consisteva proprio nello sradicamento in squadra di un albero,spingendo come in mezzo alla mischia.Gli Spartani combattevano realmente scherzando e sfottendosi, in quel rito di esorcizzazione della morte che contraddistingue i corpi scelti di ogni epoca.
Ma ora basta: correte a vederlo e portate gli amici.
E che l’esempio degli Spartani aiuti ognuno a trovare, o a ritrovare, la volontà di lottare e impegnarsi per difendere ciò che si ama.
“Credo in una dimensione etica della vita che si riassume nel senso  dell'onore,  nel rispetto fondamentale verso se stessi, nel rifiuto del compromesso sistematico, e nella certezza che esistono beni superiori  per i quali a volte è giusto sacrificare vita e libertà”
Così scriveva Marzio Tremaglia, assessore alla cultura della Lombardia, stroncato da un male incurabile.
Gli Spartani, a volte, sono in mezzo a noi e non necessariamente con mantelli porporati e scudi lambdati.
Ecco perché non conta la perfezione di un film.
Conta la purezza dell’idea che emana.

 
 
 

CIAO NICOLA...

Post n°23 pubblicato il 31 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Tag: Varie
Foto di alessandroparino

Caro papà,

la tua lettera , la nostra lettera, ma ha fatto capire appieno cosa sia la famiglia e, in particolare, la nostra famiglia.

L’amore che mi volete, che vi voglio, l’ho capito solo leggendo quelle righe. Questa esperienza è servita, papà, e credimi non rimpiango il momento in cui ho varcato la soglia del Campone come pensavo avrei fatto stando fuori.

L’unica cosa che veramente mi fa male è il pensiero del dolore che voi, mia famiglia meravigliosa, state provando per causa mia.

Però, papà, questa esperienza mi è servita moltissimo. Innanzitutto per quanto ti ho scritto sopra; in secondo luogo perché ci dà modo di verificare i veri amici, la gente su cui contare, che vale; in terzo luogo perché qui è un’autentica scuola di vita e…..di dolore. Non mio, stai tranquillo, ma altrui.

Quante cose sto capendo e verificando!

Io mi scopro giorno dopo giorno tranquillo, sicuro, convinto delle mie Idee, dei miei Valori, che sono poi i nostri Valori. Convinto sempre di più della giustezza della nostra battaglia, che combattiamo (certo) commettendo degli errori: siamo uomini, e come tali sbagliamo.

L’importante è capire quando e se si sbaglia, e io cerco sempre di farlo.

Non ho perso, caro papà, l’abitudine che voi mi avete aiutato a prendere, di fare, la sera, l’esame di coscienza. E ogni volta mi confesso a Dio, gli chiedo di starmi vicino, di aiutarmi a non sbagliare più.

Ma per quanto riguarda ciò che è accaduto, ti prego di farti e farvi leggere la lettera che ho scritto all’Andreina, lettera che esprime abbastanza bene ciò che penso.

Tu, papà, devi essere forte, fortissimo. Vorrei trasferirti la forza, la sicurezza, la tranquillità che io ho in questi momenti.

Non straziarti, non devi. Devi dimostrare a tutti che questa infamia che stanno perpetrando ai nostri danni non ci piega, non ci abbatte: è quello che vorrebbero, è quello che sperano.

Questa esperienza non ha fatto che temprarmi maggiormente, che convincermi ancor di più che si deve lottare per cambiare, papà. Saremmo dei traditori, innanzitutto di noi stessi, se per questa brutta esperienza mollassimo, lasciassimo campo libero agli altri.

E ogni lettera dei miei camerati che mi arriva è un incitamento a continuare.

Il carcere mi è scivolato sopra come un getto d’acqua, non mi ha intaccato né scalfito. Sono come prima, più di prima.

Si, papà, io ti sono sempre vicino, a te e a tutta la nostra famiglia, mamma e Monica.

Non è una grata a separaci: e questo non lo dico come frase fatta, lo sento veramente.

Sentilo tu, sentitelo voi. Non piangete, non c’è motivo, trova in te stesso la forza per non farlo; trovala nella mamma e in Monica; trovala nei moltissimi amici che hanno dimostrato di esserlo veramente; ma trovala soprattutto in me che sto passando serenamente questo periodo, facendo tesoro di questa esperienza.

Presto ci ritroveremo uniti anche fisicamente. Qui io sto facendo di tutto per non oziare. Faccio molta ginnastica, gioco a pallone, leggo libri. E scrivo. Per rispondere a tutte le lettere che mi arrivano impiego molte ore; il che vuol dire ginnastica mentale continua.

Purtroppo non riesco a studiare, mi ci vuole silenzio assoluto e solitudine, requisiti di cui qui non posso disporre.

Oggi è Venerdì Santo e, fra un’ora circa, andrò alla Via Crucis che ci sarà qui in carcere; un modo per stare vicino a Dio e trovare in lui forza e coraggio.

Buona Pasqua, caro e amatissimo papà. A te e a tutta la mia, nostra famiglia. Anche da questa disavventura, vedrai, troveremo motivo per maggiore unità e amore.

A presto, anche se siete sempre con me.

(Esattamente 11 anni dopo, Nicola Pasetto, divenuto nel frattempo avvocato e capogruppo del Movimento Sociale Italiano nel Comune di Verona, venne eletto alla Camera dei Deputati, carica che mantenne fino al 29 Marzo 1997 quando, in piena notte, a causa di un incidente stradale, la sua vita ebbe fine in un campo tra Verona e Vicenza. Nicola Pasetto aveva 36 anni)

 
 
 

APPROVATO IL BILANCIO COMUNALE...ECCONE LE CHICCHE

Post n°22 pubblicato il 28 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Ieri la maggioranza di centro sinistra si è votata il Bilancio del Comune. L'opposizione ha picchiato duro. Buon intervento, molto tecnico, di Fabio Orsi, di Forza Italia e di Giovanni Baiardo della lista Delfino. Io ho incentrato il mio intervento, più prettamente politico, sulla totale assenza di fondi destinati alle politiche giovanili, per le quali non esiste nemmeno un capitolato, e sull'assenza di reali investimenti per le famiglie. Tragicomiche le risposte della maggioranza e degli assessori, secondo cui il rifacimento degli impianti sportivi, quali il Bacigalupo e il Palazzetto dello Sport (rifatto pochi anni fa) sarebbero "politiche giovanili". Patetici retrogadi passatisti. Gli investimenti per le famiglie sarebbero i fondi in più destinati agli asili pubblici, dei quali beneficeranno ovviamente le famiglie extracomunitarie mentre le famiglie savonesi avranno porte più chiuse dalle scuole private a cui sono stati tagliati i fondi. Avanti cosi' compagni. Infine la nota di colore data dal Capogruppo D.S. De Cia che ha definito gli interventi dell'opposizione "avanguardisti". Felice di essere in compagni di Balla, Carrà, Maccari, Boccioni e Marinetti.

 
 
 

TORNA A CASA CESARE...

Post n°21 pubblicato il 19 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Arrestato a Rio de Janeiro Cesare Battisti, l'ex latitante rosso, in fuga da Parigi dal 2004 dopo che nemmeno i suoi amici gauchisti d'oltralpe erano più riusciti a garantirgli l'immunità dall'estradizione in Italia. 
Questo il curriculum vitae di Battisti: è stato condannato con sentenze definitive all'ergastolo e ad un periodo di isolamento diurno, oltre che per banda armata, rapine, armi, gambizzazioni, per ben quattro omicidi: in due di essi (omicidio del maresciallo degli allora Agenti di Custodia Antonio Santoro, Udine 6 giugno 1978; omicidio dell’agente Andrea Campagna, Milano 19 aprile 1979), egli sparò materialmente in testa o alle spalle delle vittime; per un terzo (Lino Sabbadin, macellaio, ucciso aMestre il 16 febbraio 1979) partecipò materialmente facendo da copertura armata al killer Diego Giacomini; per il quarto (Pieluigi Torregiani, Milano 16 febbraio 1979) fu condannato come co-ideatore e co-organizzatore. Gli omicidi Sabbadin e Torregiani, infatti, furono compiuti a distanza di un' ora l'uno dall'altro, nello stesso giorno (16 febbraio 1979, appunto, a pochi giorni dagli omicidi di Guido Rossa ed Emilio Alessandrini), perché responsabili, secondo “la giustizia proletaria”, di avere reagito a rapine che avevano subito poco tempo prima. Furono uccisi perché mai avrebbero dovuto reagire ai proletari costretti alle rapine per sopravvivere. La stessa organizzazione (Proletari Armati per il Comunismo, Pac), di cui Battisti era uno dei capì, organizzò i due omicidi in contemporanea per darvi maggior risalto: un gruppo agì a Mestre (tra essi Battisti), un altro a Milano.
Torna a casa Cesare, torna...

 
 
 

JOHN RONALD REUEL TOLKIEN

Post n°20 pubblicato il 16 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

"Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perché le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia della vita, uno svago, un divertimento. Ma non accadeva così nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente. Improvvisamente la gente si trovava coinvolta, e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine."

 
 
 

DUE BIRRE? SEI MESI!

Post n°19 pubblicato il 13 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Ancora una volta le politiche repressive del governo Prodi danno sfogo a tutte le loro perversioni.
E' notizia recente delle iniziative del Ministro Bianchi per combattere le stragi del sabato sera, di cui tutti piangono al lunedì per poi dimenticarsene il Venerdì.
Si parla di pene detentive fino a 6 mesi per chi guida in stato di ubriachezza.
E' bene ricordare che lo stato di ubriachezza, ai sensi della legge è qualunque oltrepassamento della soglia massima di alcool nel sangue, sia essa frutto di due birre o di dieci bottiglie di Vodka...
Quindi per un paio di birre si potranno rischiare sei mesi di carcere!
Complimenti a tutti coloro che hanno votato questo governo in nome della libertà, dell'antifascismo, delle destre brutte cattive e repressive!

 
 
 

COMUNICATO STAMPA SUL TENTATO RAPIMENTO DI UN BAMBINO DA PARTE DI DUE NOMADI

Post n°18 pubblicato il 04 Marzo 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

          Con la presente intervengo riguardo alla vicenda del tentato rapimento di un bambino sotto gli occhi della mamma, accaduta in C.so Tardy e Benech, che non si è realizzato solo grazie all’intervento generoso di una passante

         Da qualche settimana le strade di Savona sono invase da nomadi che avvicinano i passanti chiedendo l’elemosina; io stesso sono stato fermato, in maniera insistente un paio di volte negli ultimi giorni, in pieno centro.

         L’episodio del tentato rapimento è gravissimo, per le conseguenze che poteva avere, per lo shock causato alle vittime, e per l’allarme sociale che crea.

         Deve finire, una volta per tutte, la politica di tolleranza degli enti locali nei confronti dei nomadi, la cui presenza sul territorio cittadino continua a rappresentare una fonte di minacce e pericoli per i Savonesi.

         Fino a quando il Comune pensa di mantenere le spese del campo nomadi della Fontanassa?

         Quante case ancora dovranno essere rapinate?

         Vogliamo aspettare che la prossima volta accada una tragedia e che venga rapito un bambino per aprire gli occhi sul pericolo rappresentato da queste persone?

         Il fatto che la vittima sia stata una mamma Ecuadoriana non toglie nulla, anzi, accresce il senso di dolore per una persona vittima di una simile violenza in terra straniera; al tempo stesso dimostra come, mentre moltissimi stranieri a Savona siano perfettamente integrati, i nomadi continuino a porsi al di fuori della vita civile cittadina avendone invece in cambio i benefici del mantenimento delle spese del campi di Via Fontanassa.

         Basta falsa tolleranza. E’ giunto il momento in cui la sicurezza minima dei cittadini, a Savona, è a rischio.

 
 
 

CORNELIO ZELEA CODREANU

Post n°17 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da alessandroparino
 
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"Noi non facciamo e non abbiamo mai fatto politica un sol giorno della nostra vita. Noi abbiamo una religione, noi siamo i seguaci di una fede; nel fuoco di questa fede ci consumiamo e, interamente guidati da essa, la serviamo sino all'estremo delle forze. Per noi non esiste sconfitta e capitolazione, giacché la forza di cui vogliamo essere gli strumenti è invincibile per l'eternità".

 
 
 

AN E AG SAVONA IN PIAZZA CONTRO PRODI

Post n°16 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Nel pomeriggio di oggi, Giovedì 22 Febbraio i militanti di Ag e An Savona alla presenza del Capogruppo in Comune Alessandro Parino e del dirigente Nazionale Daniele Caroleo hanno presidiato l'ingresso del Consiglio Comunale distribuendo pane e mortadella per celebrare la caduta del governo prodi.
Ottimo il responso della cittadinanza che ha dimostrato come anche Savona, feudo rosso, stia voltando le spalle all' ex premier e alla sinistra.

 
 
 

E ADESSO NON RIDI?

Post n°15 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

E adesso non ridi? Dopo che ogni contraddizione che ti ha portato al governo 10 mesi fa è esplosa prendendoti a calci?
E adesso non ridi? Dopo che hai governato da padrone, vincendo per pochi e dubbi voti?
E adesso non ridi? Dopo che ci hai fatto fare continue brutte figure a livello internazionale?
E adesso non ridi? Dopo che hai massacrato le nostre tasse con la tua finanziaria iniqua?
E adesso non ridi? Dopo che hai vessato mezzo paese con le tue false liberalizzazioni?
E adesso non ridi? Dopo che hai umiliato la Famiglia con i tuoi ridicoli DICO?
E adesso non ridi? Dopo che hai mescolato al governo democristiani e compagni?
E adesso non ridi? Dopo che tutti ti hanno contestato in ogni piazza di questo Paese?
Adesso non ridi...Perchè ora ridiamo Noi...
Addio Romano, è stato un dispiacere averti qui, ora vattene pure.

 
 
 

INTERPELLANZA SULL'INSEDIAMENTO DI NOMADI DIETRO IL TRIBUNALE

Post n°14 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Ho presentato un'interpellanza per chiedere all'amministrazione di intervenire nei confronti del'insediamento abusivo di camper, roulotte e macchine che si è installato dietro il tribunale, chiedendo in particolare se siano stati realizzati allacci abusivi  e se il Comune intenda sgomberare questo nuovo campo nomadi nel centro città.

 
 
 

INTERPELLANZA SUI "TREUGGI"

Post n°13 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Ho presentato un'interpellanza riguardo al fatto che i lavori delle aree Bofill, nel punto in cui si toccano con i "treuggi", stanno sconfinando, con materiale di scarto dei lavori e le reti di recinzione adagiate sui "treuggi". Scopo dell'interpellanza è far sì che l'amministrazione difenda l'incolumità del monumento cittadino, tipico esempio di architettura ligure.

 
 
 

ROCKY, UNA STORIA SEMPLICE...

Post n°12 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Recensire un film come Rocky Balboa? Difficile, se non impossibile.
Meglio abbandonare velleità di critica cinematografica e parlare dell'aspetto umano, soggettivo, reale, del film, che poi trascende l'analisi, per esserne il vero senso.
Rocky è un film ben fatto, sa di origine, di sudore e dolore, delle prime puntate di questa saga, non ancora declinate nell'americanismo più maccartista ed edonista.
Rocky 6, chiamiamolo così per convenzione, è una storia umana, di un uomo che è stato, per dirla col Manzoni, sulla polvere e sull'altare, e ora di  nuovo sulla polvere, morta la donna che ha amato e ridottosi a fare la macchietta di sè stesso nel suo ristorante italiano a Philadelphia.
Ma l'animo guerriero è intonso, e quando si paventa la possibilità di tornare a combattere, non per soldi, non per fama, ma per orgoglio e dignità, Rocky non si tira indietro.
L'avversario, un giovane pugile negro, rappresenta l'antitesi dei valori del pugilato: conduce una vita agiata, è imborghesito, scimmiotta cantanti rap.
Poco importa il risultato del match, contano gli applausi, le urla, il sangue e le grida, l'Uomo che sa rinnovarsi e tornare a vincere, chiudendo i conti col passato, ma sapendo che esso sarà comunque e sempre ciò che siamo e da cui veniamo.

 
 
 

REPLICA A VINCENZO DELFINO SUL PROGETTO FUKSAS

Post n°11 pubblicato il 20 Gennaio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Caro Vincenzo, mi preme dirti che ritengo innanzitutto positivo che il centrodestra savonese apra al suo interno una discussione, se necessario aspra e vivace sulla questione Fuksas, per la portata devastante che potrebbe avere sul tessuto socioeconomico cittadino.

D’altronde, e questi primi mesi di Consiglio Comunale lo hanno dimostrato, ciò che caratterizza e differenzia, anche a Savona, gli uomini e le donne di destra o moderati, dal centro sinistra, più o meno riformista o più o meno radicale, è la libertà di pensiero e l’autonomia di giudizio.

Quante volte nelle sedute consiliari abbiamo criticato la mancanza di spirito di iniziativa dei consiglieri di maggioranza, la loro supina osservanza ai dettami della giunta, spesso lontani anni luce dai veri problemi di Savona e dei Savonesi?

Le Tua posizione sul progetto Fuksas, posizione cui riconosco la legittimità e la buona fede che ti contraddistingue, mi pare frutto di un giudizio affrettato e impulsivo.

Non vi sono certezze, caro Vincenzo, sul reale indotto in termina di crescita economica,se non nello stretto immediato, del progetto Fuksas, né vi è certezza sulla creazione di posti di lavoro: ritengo che i numeri per i quali la realizzazione del porto turistico comporterebbe da tremila a cinquemila posti di lavoro, siano quantomeno adulatori ed ingannevoli.

Su quali calcoli si fondano?

Vi sono termini di paragone analoghi?

Vorremmo forse credere che grazie al porto turistico potrà trovare lavoro, inclusi anziani e bambini, un savonese su dieci?

Non si tratta di sposare tesi estremistiche dei Verdi o della Sinistra Alternativa, che sono parti politiche realmente votate, come scrivi Tu, a dire no a tutto e sempre.

Infatti vorrei astrarre il mio no al progetto Fuksas da tematiche meramente ambientaliste.

Se vivessi in Val di Susa appoggerei con convinzione la T.A.V. e se vivessi a Messina sarei favorevole al Ponte sullo Stretto, opere di cui beneficerebbe non soltanto la popolazione delle zone limitrofe, ma tutta la comunità nazionale.

Ma qui a Savona, chi beneficerà realmente della realizzazione del progetto Fuksas?

I cittadini Savonesi, quelli “qualunque”,  molti dei quali in campagna elettorale hanno guardato a Te con simpatia, votandoti perché alternativo al dominio che la sinistra ha sulla città, o quei poteri forti che considerano Savona un immenso tabellone di Monopoli su cui fare affari alla faccia di tutto e di tutti?

Lascio a Te la risposta.

Sic stantibus rebus la mia posizione non potrà che essere contraria al progetto Fuksas.

 
 
 

IN MEMORIA DI JAN PALACH

Post n°10 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da alessandroparino
 
Tag: Varie
Foto di alessandroparino

Jan Palach (Cecoslovacchia, oggi Repubblica Ceca, 11 agosto 1948 - Praga 16 gennaio 1969) è stato uno studente cecoslovacco divenuto simbolo della resistenza anti-sovietica del suo paese.Modesto studente di filosofia, assistette con simpatia alla stagione riformista del suo paese, chiamata Primavera di Praga. Questa esperienza, però, fu repressa militarmente dalla truppe del Patto di Varsavia, ed in particolare dall’Unione Sovietica, in pochi giorni. Per protestare contro quell’iniziativa bellica, Palach prima fondò un gruppo di volontari anti-URSS e successivamente decise di cospargersi il corpo di benzina in piazza San Venceslao a Praga, appiccando il fuoco con un accendino (16 gennaio 1969). Morirà tre giorni dopo.Decise quindi di suicidarsi morendo carbonizzato, ma preferì non bruciare i suoi appunti e i suoi articoli (che rappresentavano i suoi pensieri politici), che tenne in uno zaino molto distante dalle fiamme. Tra le dichiarazioni trovate nei suoi quaderni, spicca questa: “Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l’onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l’abolizione della censura e la proibizione di Zpravy (il giornale delle forze d’occupazione sovietiche). Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s’infiammerà“.Grazie a questo gesto estremo, Palach venne consideratato dagli anticomunisti come un eroe e un martire; in città e paesi di molte nazioni furono intitolate strade con il suo nome. Anche la Chiesa Cattolica lo difese, affermando che “Un suicida in certi casi non scende all’Inferno” e che “non sempre Dio è dispiaciuto quando un uomo si toglie il suo bene supremo, la vita”. Questo clima portò a drammatiche conseguenze: almeno altri sette studenti, tra cui l’amico Jan Zajíc, seguirono il suo esempio e si tolsero la vita, anche se la notizia non è sicura poiché le TV locali non le diedero tanta importanza.
Dopo il crollo del comunismo e la caduta del Muro di Berlino, la sua figura fu rivalutata: nel 1990 il presidente Václav Havel gli dedicò una lapide per commemorare il suo sacrificio in nome della libertà. Oggi, molte associazioni studentesche, anche di sinistra, lo ricordano come una persona morta in nome dei suoi ideali: non sono pochi i circoli di giovani dedicati a Jan Palach. Tuttavia, il Partito Comunista di Boemia e Moravia ha attualmente un parere negativo riguardo la sua azione.Paragonato a Jan Hus, pensatore e riformatore religioso boemo condannato per eresia e bruciato sul rogo nel 1415, compare in “Primavera di Praga” di Francesco Guccini: Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava all’orizzonte del cielo di Praga…
Tratto da: www.ladestra.info

 
 
 

L'ACQUA? UN BENE SOCIALE! ALASSIO CE LA FA!

Post n°9 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Roberto Socco, dirigente provinciale di AN e presidente della SCA, la società degli acquedotti di Alassio, annuncia il progetto che si pone sugli stessi binari della campagna a cui aderiamo convintamente, quella per la socializzazione dell'acqua, bene primario ed essenziale dell'uomo.
Il progetto si chiama progetto H20, e il relativo sito è
www.progettoh20.org.
Ecco l'articolo tratto dal Secolo XIX di oggi

15/01/2007
Alassio. «Daremo l'acqua gratis a tutti i cittadini». Ecco il primo vero botto del 2007 nella riviera di Ponente.
L'annuncio a sorpresa è di Roberto Socco, presidente della Sca, la società che gestisce gli acquedotti di Alassio, Laigueglia e Villanova.
Ovviamente la fornitura gratuita non riguarderà tutta l'acqua consumata da ciascun cittadino o turista, ma un quantitativo "base" che sarà probabilmente fissato tra i cinquanta e i cento metri cubi di acqua l'anno.
«Abbiamo deciso di fornire la cosiddetta quota sociale di sussistenza a titolo completamente gratuito - spiega Socco - Credo che ci assesteremo su un quantitativo che sia leggermente superiore a quello che l'Onu indica come il fabbisogno minimo di cui ciascuna persona deve disporre per i suoi bisogni primari, cioè per dissetarsi, cucinare e lavarsi».
E ancora: «Penso che sia giusto dare questi quantitativi a titolo gratuito, e far pagare un po' di più chi utilizza grandi quantità d'acqua».
E quindi Socco aggiunge: «È chiaro che la tariffa per le fasce diverse da quella sociale dovrà essere incrementata ma è meglio consentire un risparmio per gli utilizzi primari piuttosto che per bagnare i campi da tennis e riempire le piscine».
Le nuove tariffe, però, non entreranno in vigore prima della fine di marzo.
«Questi sono i termini previsti dall'Ato, che è l'organismo deputato a stabilire le tariffe - dice il presidente della Sca - Fino a quella data non si potrà cambiare nulla, ma da aprile saremo pronti. Proporremo la cosa nei prossimi giorni ai comuni azionisti, ma per quello che mi è dato sapere non credo che ci sarà alcun problema».
E così ribadisce: «Ritengo comunque importante la fornitura gratuita della quota sociale. Penso che sia giusto dare questi quantitativi senza far pagare alcunché e invece far pagare un po' di più chi utilizza grandi quantitativi d'acqua».
Intanto è più che mai d'attualità la diatriba sul depuratore.
L'altra sera, in una riunione di maggioranza piuttosto burrascosa, è stata ribadita l'intenzione di proseguire sulla strada della costruzione di un impianto di depurazione a Sant'Anna, declinando quindi i ripetuti inviti ad aderire al progetto di Villanova.
Ma non è stata una chiacchierata distesa, visto che all'interno della maggioranza e della stessa giunta sembra esserci chi vedrebbe meglio la soluzione villanovese, ed anche lo stand by in cui è finito il depuratore dopo la delibera (comprensiva di bando) del tre aprile scorso sembrerebbe un segnale di un'unità di intenti che ad Alassio, almeno per quanto riguarda la depurazione delle acque, si sta ancora cercando.
Luca Rebagliati

 
 
 

MAURO GRECO NUOVO SEGRETARIO DI A.G.SAVONA

Post n°8 pubblicato il 14 Gennaio 2007 da alessandroparino
 
Foto di alessandroparino

Con la presente si comunica che Sabato 13 Gennaio si è svolto il Congresso Provinciale di Azione Giovani Savona, movimento giovanile di Alleanza Nazionale.
Nuovo segretario è stato eletto all'unanimità Mauro Greco, di Loano, il quale è succeduto ad Alessandro Parino, ora capogruppo di Alleanza Nazionale in consiglio comunale.
Dichiara Alessandro Parino: "Sono orgoglioso di lasciare il gruppo in mano a dei ragazzi validi, appassionati alla politica vera, delle idee, dei valori, e non delle poltrone: la politica fatta di manifesti appesi di persona, di riunioni notturne nelle sede, di banchetti e volantinaggi davanti alle scuole.".
Dichiara il nuovo segretario Mauro Greco: "E' un grande onore per me assumere la guida dei giovani di Alleanza Nazionale, che in provincia di Savona rappresenta l'unico gruppo politico giovanile realmente organizzato e attivo. Spero di fare bene e l'affetto dimostratomi dagli iscritti e dai militanti mi spinge su questa strada.".
Il congresso è stato presieduto dal Dirigente Nazionale Daniele Caroleo, di Crotone, che dichiara:" E' stato un vero piacere venire a presidere un congresso di Azione Giovani in una provincia così attiva come questa. Vedere tanti ragazzi uniti sotto il simbolo della fiaccola tricolore, pronti ancora a scendere in piazza per le nostre battaglie e i nostri ideali mi ha fatto provare un sentimento di orgoglio e profonda ammirazione per il nostro movimento e per l'intera comunità militante di AG Savona".

BUON LAVORO MAURO!

 
 
 
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