Alessandro Parino

L'ACQUA? UN BENE SOCIALE! ALASSIO CE LA FA!


Roberto Socco, dirigente provinciale di AN e presidente della SCA, la società degli acquedotti di Alassio, annuncia il progetto che si pone sugli stessi binari della campagna a cui aderiamo convintamente, quella per la socializzazione dell'acqua, bene primario ed essenziale dell'uomo. Il progetto si chiama progetto H20, e il relativo sito è www.progettoh20.org. Ecco l'articolo tratto dal Secolo XIX di oggi15/01/2007Alassio. «Daremo l'acqua gratis a tutti i cittadini». Ecco il primo vero botto del 2007 nella riviera di Ponente.L'annuncio a sorpresa è di Roberto Socco, presidente della Sca, la società che gestisce gli acquedotti di Alassio, Laigueglia e Villanova.Ovviamente la fornitura gratuita non riguarderà tutta l'acqua consumata da ciascun cittadino o turista, ma un quantitativo "base" che sarà probabilmente fissato tra i cinquanta e i cento metri cubi di acqua l'anno.«Abbiamo deciso di fornire la cosiddetta quota sociale di sussistenza a titolo completamente gratuito - spiega Socco - Credo che ci assesteremo su un quantitativo che sia leggermente superiore a quello che l'Onu indica come il fabbisogno minimo di cui ciascuna persona deve disporre per i suoi bisogni primari, cioè per dissetarsi, cucinare e lavarsi».E ancora: «Penso che sia giusto dare questi quantitativi a titolo gratuito, e far pagare un po' di più chi utilizza grandi quantità d'acqua».E quindi Socco aggiunge: «È chiaro che la tariffa per le fasce diverse da quella sociale dovrà essere incrementata ma è meglio consentire un risparmio per gli utilizzi primari piuttosto che per bagnare i campi da tennis e riempire le piscine».Le nuove tariffe, però, non entreranno in vigore prima della fine di marzo.«Questi sono i termini previsti dall'Ato, che è l'organismo deputato a stabilire le tariffe - dice il presidente della Sca - Fino a quella data non si potrà cambiare nulla, ma da aprile saremo pronti. Proporremo la cosa nei prossimi giorni ai comuni azionisti, ma per quello che mi è dato sapere non credo che ci sarà alcun problema».E così ribadisce: «Ritengo comunque importante la fornitura gratuita della quota sociale. Penso che sia giusto dare questi quantitativi senza far pagare alcunché e invece far pagare un po' di più chi utilizza grandi quantitativi d'acqua».Intanto è più che mai d'attualità la diatriba sul depuratore.L'altra sera, in una riunione di maggioranza piuttosto burrascosa, è stata ribadita l'intenzione di proseguire sulla strada della costruzione di un impianto di depurazione a Sant'Anna, declinando quindi i ripetuti inviti ad aderire al progetto di Villanova.Ma non è stata una chiacchierata distesa, visto che all'interno della maggioranza e della stessa giunta sembra esserci chi vedrebbe meglio la soluzione villanovese, ed anche lo stand by in cui è finito il depuratore dopo la delibera (comprensiva di bando) del tre aprile scorso sembrerebbe un segnale di un'unità di intenti che ad Alassio, almeno per quanto riguarda la depurazione delle acque, si sta ancora cercando.Luca Rebagliati