Alessandro Parino

COMUNICATO STAMPA SUL TENTATO RAPIMENTO DI UN BAMBINO DA PARTE DI DUE NOMADI


          Con la presente intervengo riguardo alla vicenda del tentato rapimento di un bambino sotto gli occhi della mamma, accaduta in C.so Tardy e Benech, che non si č realizzato solo grazie all’intervento generoso di una passante          Da qualche settimana le strade di Savona sono invase da nomadi che avvicinano i passanti chiedendo l’elemosina; io stesso sono stato fermato, in maniera insistente un paio di volte negli ultimi giorni, in pieno centro.         L’episodio del tentato rapimento č gravissimo, per le conseguenze che poteva avere, per lo shock causato alle vittime, e per l’allarme sociale che crea.         Deve finire, una volta per tutte, la politica di tolleranza degli enti locali nei confronti dei nomadi, la cui presenza sul territorio cittadino continua a rappresentare una fonte di minacce e pericoli per i Savonesi.         Fino a quando il Comune pensa di mantenere le spese del campo nomadi della Fontanassa?          Quante case ancora dovranno essere rapinate?         Vogliamo aspettare che la prossima volta accada una tragedia e che venga rapito un bambino per aprire gli occhi sul pericolo rappresentato da queste persone?         Il fatto che la vittima sia stata una mamma Ecuadoriana non toglie nulla, anzi, accresce il senso di dolore per una persona vittima di una simile violenza in terra straniera; al tempo stesso dimostra come, mentre moltissimi stranieri a Savona siano perfettamente integrati, i nomadi continuino a porsi al di fuori della vita civile cittadina avendone invece in cambio i benefici del mantenimento delle spese del campi di Via Fontanassa.         Basta falsa tolleranza. E’ giunto il momento in cui la sicurezza minima dei cittadini, a Savona, č a rischio.