Post n°91 pubblicato il 15 Novembre 2007 da dunja76
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Post n°90 pubblicato il 11 Novembre 2007 da dunja76
Sulla collina puoi seppellire ciò che non ami più. |
Post n°89 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da dunja76
Vorrei sfilarmi gli occhi e ricollocarli nello loro nicchie al contrario, con la speranza di vederci meglio. |
Post n°88 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da dunja76
"Uno: esiste solo un numero vero: Uno. E l'amore, a quanto pare, è l'esponente migliore di questa unicità." V. Nabokov |
Post n°87 pubblicato il 19 Settembre 2007 da dunja76
E Lole era in qualche luogo dove si poteva vivere senza ricordi. Senza rimorsi. Senza rancore. Mettersi in regola con la vita significava mettersi in regola con i ricordi. Me lo aveva detto Lole, una sera. La vigilia della sua partenza. Su questo ero d'accordo con lei. Interrogare il passato non serve a niente. E' al futuro che bisogna fare domande. Senza futuro il presente è solo disordine. Si, certo. Ma io non venivo a patti con il passato, era questo il mio problema. Chourmo. Il cuore di Marsiglia. Jean-Claude Izzo |
Post n°86 pubblicato il 18 Settembre 2007 da dunja76
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Post n°85 pubblicato il 12 Settembre 2007 da dunja76
A me fanno ridere certe canzoni sulla droga tipo perché lo fai oppure lilli perché si vede che c´è gente che non ha mai pensato nella vita che cos´è farsi, non ha l´idea minima di perché ti sale una botta e non capisce soprattutto che il problema non è il disagio, l´incomprensione, il problema sono i soldi. Se hai soldi puoi fare un certo tipo di vita. Se non hai i soldi, quel tipo di vita non la puoi fare. Le differenze tra le persone sono tutte qui. Ogni volta che mi ha acchiappato uno qualsiasi di volontari preti caritas villa maraini cercavano tutti di impostare il discorso non sulla dipendenza, non sul fatto che bisognava stare attenti alle infezioni, questo sì lo dicevano ma era soltanto l´aspetto superficiale, perché dal quinto minuto in poi cambiano tutti la voce e cercano la comunicazione psicologica, cercano di capire perché, vogliono sapere la storia, le motivazioni, il contesto sociale. L´eroina l´avevo provata un paio di volte durante l´Erasmus, a Lille. Mi era piaciuta, ed è una delle poche cose che mi è piaciuta nel corso degli ultimi tre anni. Uno dei pochi momenti della mia vita degli ultimi tre anni in cui ho provato piacere. Per me farsi, semplicemente, vuol dire godere della luce che cambia forma, colore, che cambia consistenza, forza. Un´idea – ma questo è raro pure quando ti fai – di purezza. Il piacere della purezza. Non so se qualcuno di voi ha mai visto il bianco puro. Mettiamo che uno di voi dica Madonna, quest´oggetto, questo pezzetto di carta è bianco puro. Poi però magari uno ci mette della neve vicino al pezzetto di carta, e questo pezzetto di carta appare grigio. Allora uno può dire che magari in laboratorio potrei produrre un tipo di bianco puro, un bianco che è simile al bianco della neve. O forse addirittura un bianco che supera in purezza quello della neve. C´è una oggettività in questa percezione? Oppure ognuno percepisce il bianco, la purezza del bianco in un modo diverso? La bellezza di farsi per me è questo, le domande che ti fai sulla luce, sui colori, sulla purezza. Poter non pensare a nient´altro. Concentrarsi su questo. Tutto quello che hai studiato tra le pitture, l´estetica, le mille filosofie mortali acquista un senso, un risvolto pratico. Non mi volete dare dei soldi per drogarmi? Datemeli come fosse una borsa di studio sulla percezione dei colori. Non è che me li sputtano e basta. Giuro che mi applico. Lo faccio già adesso, quando sto a ruota, quando devo fare il bambino di sei anni che si prende il metadone: l´unica cosa che non mi fa impazzire è andarmene alla Galleria d´Arte Moderna e Contemporanea a Valle Giulia. Lì un po´ mi passa la ruota. Lì, respiro. |
Post n°84 pubblicato il 02 Settembre 2007 da dunja76
Vorrei essere investita da un tir di nuovi sentimenti. Ho sempre odiato settembre. - |
Post n°83 pubblicato il 31 Agosto 2007 da dunja76
...Va revoir les roses. Tu comprendras que la tienne est unique au monde. Tu reviendras me dire adieu, et je te ferai cadeau d'un secret. Le petit prince s'en fut revoir les roses. -Vous n'êtes pas du tout semblables à ma rose, vous n'êtes rien encore, leur dit-il. Personne ne vous a apprivoisé et vous n'avez apprivoisé personne. Vous êtes comme était mon renard. Ce n'était qu'un renard semblable à cent mille autres. Mais j'en ai fait mon ami, et il est maintenant unique au monde. Et les roses étaient gênées. -Vous êtes belles mais vous êtes vides, leur dit-il encore. On ne peut pas mourir pour vous. Bien sûr, ma rose à moi, un passant ordinaire croirait qu'elle vous ressemble. Mais à elle seule elle est plus importante que vous toutes, puisque c'est elle que j'ai arrosée. Puisque c'est elle que j'ai abritée par le paravent. Puisque c'est elle dont j'ai tué les chenilles (sauf les deux ou trois pour les papillons). Puisque c'est elle que j'ai écoutée se plaindre, ou se vanter, ou même quelquefois se taire. Puisque c'est ma rose. Et il revint vers le renard : -Adieu, dit-il… -Adieu, dit le renard. Voici mon secret. Il est très simple : on ne voit bien qu'avec le coeur. L'essentiel est invisible pour les yeux. -L'essentiel est invisible pour les yeux, répéta le petit prince, afin de se souvenir. -C'est le temps que tu a perdu pour ta rose qui fait ta rose si importante. -C'est le temps que j'ai perdu pour ma rose… fit le petit prince, afin de se souvenir. -Les hommes on oublié cette vérité, dit le renard. Mais tu ne dois pas l'oublier. Tu deviens responsable pour toujours de ce que tu as apprivoisé. Tu es responsable de ta rose… -Je suis responsable de ma rose… répéta le petit prince, afin de se souvenir. |
Post n°82 pubblicato il 29 Agosto 2007 da dunja76
Me ne frego di quel muro ipocrita di silenzio che ti stai costruendo intorno. Spero solo non diventi una tomba. A volte la comodità si paga, solo che c'è un prezzo limite. Credo che non bisogna mai lamentarsi di persone e situazioni, senza prima aver risolto le proprie. E soprattutto non bisogna mai lamentarsi con le persone sbagliate. Iniziano a darmi fastidio le persone senza spina dorsale, che con facilità riversano sugli altri i propri guai, che stagnano in situazioni-limite, incuranti di ciò che possono procurare. Un pò di onestà con se stessi, mettersi in prima persona in gioco, un pò di garbo, tatto, buon senso, discrezione e sensibilità non ti farebbero male. Al mercato non si vendono i sentimenti. ...meglio così. |
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