(Dopo appena due minuti)... ATTO SECONDO(soggiorno del signor Mentadent P. e della signora Colga. Mentadent é seduto in poltrona e legge il giornale. Colga di fronte a lui é seduta in poltrona e legge lo stesso giornale, alla stessa pagina. Appaiono invecchiati. Leggono a voce non tanto alta, ma sufficiente a farsi sentire da tutti. L’effetto può durare finché in sala non si crei il silenzio. Per suggerire un‘immagine é come quando i musicisti accordano gli strumenti poco prima di un’opera. Leggono finti programmi televisivi e, ad un colpo di tosse di Mentadent,entrambe leggono lo stesso programma. Da questo momento in poi ripeteranno le stesse battute, variandone però espressione e senso, ognuno a proprio talento e a seconda dell’umore della giornata) Mentadent Se c’é una cosa che ho odiato tanto da piccolo é Pippi. Mi annoiava da morire e non sopportavo quelle insulse trecce rosse tenute su alla bell’e meglio col fil di ferro. Colga Se c’é una cosa che ho odiato tanto da piccola é Pippi. Mi annoiava da morire e non sopportavo quelle insulse trecce rosse tenute su alla bell’e meglio col fil di ferro. Mentadent La sua voce, i suoi scherzi, i denti, quei denti larghi e grossi!!! da far paura. LI ho sognati a lungo nelle sere in cui preparavo la mia tesi. (canta) “...cercate una bambina ma non prendete me ce ne son tante altre in giro...” Colga La sua voce, i suoi scherzi, i denti, quei denti larghi e grossi!!! da far paura. LI ho sognati a lungo nelle sere in cui preparavi la mia tesi. (canta) “...cercate una bambina ma non prendete me ce ne son tante altre in giro...” Però... Mentadent Però? Colga Però...che vuoi si cresce dopo un pò, e non ci si ricorda più di essere stati dei bambini. (mentadent intanto schiaccia il pulsante di un giocat- tolino per bambini, per es. il trenino che fa ciuf-ciuf”). Ricordare poi diventa molto difficile. le date, i com- pleanni, i compleanni delle date. Ricordi? mentadent Ricordo...che vuoi si cresce dopo un pò, e non ci si ricorda più di essere stati dei bambini. (Colga intanto schiaccia il pulsante di un altro gio- cattolino, p.es. l’allegra fattoria). Ricordare poi diventa molto difficile. le date, i copleanni; i compleanni delle date. Ricordi? Tu avevi un paio di pantaloni stretti che ti fasciavano dolce- mente le gambe , mentre io discutevo con tuo padre senza capire quel che dicesse, guardavo te, e i tuoi pantaloni erano incredibilmente i-denti-ci ai miei, o forse erano proprio i miei. Colga Forse...Tu avevi un paio di pantaloni stretti che ti fasciavano dolcemente le gambe , mentre io discutevo con tuo padre senza capire quel che dicesse, guardavo te (con malizia), e i tuoi pantaloni erano incredibilmente i-denti-ci ai miei, o forse erano proprio i miei. Tuo padre... Mentadent (interrompendola) Tuo padre, tuo padre, MIO PADRE! Se gli avessi dato ascolto allora, non mi troverei oggi in questa situazione. (Colga fa qualche tentativo per calmarlo) Colga Se gli avessi dato ascolto allora, non mi troverei oggi in questa situazione. (trattenendo a fatica le lacrime) Avevo appena sedicianni, che credi, e lui vegliava con accanimento su di me, sempre. Non potevo neppure anda- re al bagno, era sempre lì che mi guardava, muto, sem- brava assente, ma i suoi occhi non mi lasciavano mai...e tu eri lì... (indica la poltrona nella quale mentadent é seduto) seduto a fumare quelle tue sigarette schifose. Non si fuma in quel modo...a sedicianni!!!! Mentadent ...a sedicianni, già, avevo solo sedicianni e lui vegliava sempre su di me, sempre. Non potevo andare al bagno che lui era li e mi guardava, muto. Sembrava assente ma i suoi occhi non ti lasciavano mai...e tu eri li... (indica la poltrona dove é seduta Colga), seduta a fumare quelle tue sigarette schifose. Non si fuma in quel modo a sedicianni suonati... Colga ...il campanello, drinn, drinn. Venivano in tanti a prendermi per andare a qualche festicciola “privata” o al cinema. Mi piacevano tanto le storie d’amore, le sognavo, ero tanto una bambina scioccherella! Ma al cinema non mi ci hai mai portata. Mi tenevate rinchiusa in questa casa, col puzzo che saliva sù e niente , mai niente di dolce da mangiare o da sognare. “I dolci, i dolci” diceva il babbo, “fanno malissimo ai denti bambina mia, una bocca mala- ta è la fine. non ci badare, lascia che il campanello suoni, non abbiamo bisogno di nessuno quì... quì... col babbo... sù!” Mentadent ...il campanello, drinn, drinn. Venivano in tanti a prendermi per andare a qualche festicciola “privata” o al cinema. Mi piacevano tanto i film di guerra, li sognavo la notte. Ma al cinema non mi ci hanno mai portato. Mi tenevate rinchiuso quì,in questa casa, col puzzo che saliva sù e niente , mai niente di dolce da man- giare o da sognare. “I dolci, i dolci” diceva il babbo, “fanno malissimo ai denti bambino mio, una bocca malata è la fine. non ci badare, lascia che il campanello suoni, non abbiamo bisogno di nessuno. Quì..quì...col babbo... sù! apri la bocca, grande,così, ...aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...” (buio) trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, (stessa scena del primo atto, lettino e illuminazio- ne.stavolta sdraiato e legato sul lettino é Mentadent. Colga lo sta finendo di legare e l’operazione richiede qualche secondo. Mentadent appare rassegnato, i segni della vecchiaia - ma una vecchiaia da burla (una par ruca bianca o una vistosa testa pelata p. es.) - appaiono più netti ed evidenti) Mentadent Colga no, ti prego, non sopporto quello che faiColga (con voce stridula e canzonatoria) ...no ti prego non sopporto quello che fai... (gli ficca la pompetta in bocca) ...chchchchchchch... Mentadent mmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmmmmmmmmmh, mmmmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmh l’anestetico,ti prego!Colga Con quello che costa oggi comprare una siringa chi se lo può permettere. Soldi, soldi, soldi. (tira fuori dalle tasche una manciata di soldi finti - pezzetti di carta con numeri scritti a pennarello-). L’anestesia é un lusso mio caro. Posso accendere il televisore, se vuoi, genere omeopatico: ballerine, quiz, domande con risposte già pronte, casi umani, tiggì che non interessano a nessuno. (lo lega ancora più saldamente). Mentadent (con in bocca la pompetta) Il televisore non c’é più e i mobili li hanno portati via tutti...il mio cavallo, il mio trenino, la mia piccola bambola... (piange) Colga Pezzo di merda,Pezzo di merda,Pezzo di merda,non avevi capito niente allora, non eri tu ad interessarmi! Volevo altro, molto di più da te!! Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, Mentadent mmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmmmmmmmmmh, mmmmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmmmmhh,mmmmmmmh, mmmmmmmmmmmh, l’anestesia !! Colga (calma guarda a lungo il pubblico in sala e gli muove contro fino in proscenio. Ha ancora il trapano in una mano, ma lo spegne. Individua uno spettatore/trice in particolare e su di esso appunta il suo sguardo, rivolgendoglisi in tono disperato e patetico) Lei!! (lo/la descrive genericamente: giacca, cravatta o altro di femminile, capelli, occhiali ecc.) Lei, si capisce subito che é una persona perbene di cui ci si può fidare. Mi dica, che cosa avrebbe fatto lei al posto mio? Mai uscita di casa, mai incontrato nes suno,mai a teatro o ad una mostra d’arte. Oh, lo so cosa sono! Non mi creda così ignorante... Mentadent Colga, ti prego, lascia andare il signore...Colga ( ignorandolo) ...ma, mettiamola così, suo padre, suo fratello i-denti-co a lei, a casa, soli. Non mi dica che ancora non ha capito? (girando un dito intorno alla sala) quì l’hanno capito tutti. (fissa lo/la spettatore intensamente, in modo equivoco e spaventoso,facendo sentire forte il suo respiro) ...ma Lei, così elegante, così sano/a...mi pare che...anche lei... (lascia un silenzio imbarazzante continuando a fissar- lo/a negli occhi, nei quali ha già trovato la risposta. Fà partire il trapano e mostra di voler scendere in platea) Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,Mentadent Colga! No, no, no, no, no, noooo!!Colga (allenta piano la tensione. Spegne il trapano posandolo delicatamente. Va verso Mentadent, stringendogli più fortemente le cinghie. Poi cambiando repentinamente tono e assumendo un’aria professionale) ...Come va la tua bocca oggi caro? La cioccolata? no-no-no. Bisogna sapersi moderare, mio dio! (come ad un bambino), spazzolarli per bene e con energia. Il dentifricio non serve assolutamente a nulla!...Quel pizzicorino si, il sapore di menta si, la sensazione di una bocca pulita si... (ora in tono marziale) I-denti-di-sopra-si-spazzolano-in giù i-denti-di-sotto-si-spazzolano-in sù procedere-all’incontrario-vuol-dire: carie, piorree, denti che saltano come scoppietti per bambini, ponti, dentiere... (in un crescendo di delirio), La Fine!! “Una bocca malata é la fine!” Mentadent (si scioglie con naturalezza dalle corde che lo lega- vano e si avvicina amorevolmente a Colga che affonda il suo viso nel petto di lui. Mentadent la abbraccia teneramente, le passa una mano sui fianchi e sulla pancia, sente il profumo dei suoi capelli, é una scena quasi erotica) Colga, amore di fanciulla, ora é troppo tardi. (la guida in una passeggiata al suono di un tango che lentamente sale, si trasforma in una danza che, bel- lissima, assume toni imprevisti o quello che gli atto- ri vorranno. Quando il tango é finito -e lo danzano tutto- i due protagonisti si fermano uno di fronte all’altro e guardandosi si allontanano sempre più verso le due quinte laterali. Sfalsati di una frase, alla “Ronconi” diranno quanto segue:) Mentadent ...E’ troppo tardi. e Colga “Una bocca malata é la fine”, pensavamo. Eravamo giovani e ingenui, che farci? “Una bocca malata” però, “è la fine.” Dapprima è un puntolino nero e curioso, poi diventa un buchino, non ci si accorge nemme- no...PADRE, I DOLCI!! (mimano tutti i vari passaggi, compreso un invisibile padre che mangia dei dolci) ...la carie arriva e uuuh, che dolore! (indossano due camici bianchi, puliti) ...e passa da un dente all’altro...poi viene il trapano (mimano il trapano) bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, Mentadent Anestesia, anestesiaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!Colga No,no,no (come in Terminator. Lunga pausa) Un lavoro ben fatto, proprio ben fatto. Un alibi perfetto. (dalle quinte opposte si scambiano un bacio) ...Noi due! per sempre... Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, (per una trentina di secondi) Buio...sipario. NOTEIl dramma che si consuma all'interno delle anguste pareti di questo improbabilissimo studio dentistico è di marcata impronta incestuosa. E questo è un dato di fatto innegabile. Ma chi sono gli "incestuosi" e quali sono le motivazioni che li hanno portati ad un così orrendo delitto? Mentadent P è realmente un Dentista? E Colga è realmente sua moglie? I ricordi dei due protagonisti coincidono inesorabilmente, hanno le medesime reazioni alle medesime sollecitazioni, ricordi "identici" di persone probabilmente "identiche", ma capovolti:-tuo padre? No, mio padre!! Il dubbio che potrebbe sorgere è che Mentadent e Colga siano fratelli, fratelli alleati contro un nemico comune. Chi potrebbe essere mai il loro nemico comune? E che razza di crimine avrebbe mai commesso questa misteriosa persona? Il vero dentista è, (era), il loro padre, uomo oscuro e spaventoso che potrebbe aver abusato sia di Mentadent che di Colga in una casa dove non esiste Madre, dove non entra la luce, dove non esistono amici e non c'è aria respirabile e il campanello alla porta suona sempre invano. C'è un'altra presenza oscura e minacciosa, un vero Trapano elettrico, che sia Colga che Mentadent usano in forme molto ambigue e minacciose (un fallo antico e devastante, come quello di Arancia meccanica?)...e poi un'anestesia che non vuole essere praticata, che è usata come arma di ricatto. Solo alla fine del primo atto l'ago "penetra" in Colga che lo accoglie con un urlo liberatorio e selvaggio. Forse Mentadent e Colga sono diventati dentisti per "neccessità", per liberarsi di qualcuno, il Padre che li violentava entrambi? Forse lo hanno ingozzato di dolci fino a fargli venire delle carie pazzesche...il delitto perfetto. Curarlo senza anestesia, fino a farlo impazzire, morire letteralmente, dal dolore. Senza nessun desiderio di liberazione, di uscire alla luce, solo per rimanere, ancora e più, finalmente soli, rintanati nel medesimo incubo a ripetere come due attori folli lo stesso meccanismo violento, ...Mentadent e Colga prenderanno il posto del padre scambiandosi reciprocamente i ruoli come spesso succede ai gemelli, torturandosi e godendo della tortura... "noi due, per sempre".
I-Denti-ci (dramma semiserio in due atti) Atto 2
(Dopo appena due minuti)... ATTO SECONDO(soggiorno del signor Mentadent P. e della signora Colga. Mentadent é seduto in poltrona e legge il giornale. Colga di fronte a lui é seduta in poltrona e legge lo stesso giornale, alla stessa pagina. Appaiono invecchiati. Leggono a voce non tanto alta, ma sufficiente a farsi sentire da tutti. L’effetto può durare finché in sala non si crei il silenzio. Per suggerire un‘immagine é come quando i musicisti accordano gli strumenti poco prima di un’opera. Leggono finti programmi televisivi e, ad un colpo di tosse di Mentadent,entrambe leggono lo stesso programma. Da questo momento in poi ripeteranno le stesse battute, variandone però espressione e senso, ognuno a proprio talento e a seconda dell’umore della giornata) Mentadent Se c’é una cosa che ho odiato tanto da piccolo é Pippi. Mi annoiava da morire e non sopportavo quelle insulse trecce rosse tenute su alla bell’e meglio col fil di ferro. Colga Se c’é una cosa che ho odiato tanto da piccola é Pippi. Mi annoiava da morire e non sopportavo quelle insulse trecce rosse tenute su alla bell’e meglio col fil di ferro. Mentadent La sua voce, i suoi scherzi, i denti, quei denti larghi e grossi!!! da far paura. LI ho sognati a lungo nelle sere in cui preparavo la mia tesi. (canta) “...cercate una bambina ma non prendete me ce ne son tante altre in giro...” Colga La sua voce, i suoi scherzi, i denti, quei denti larghi e grossi!!! da far paura. LI ho sognati a lungo nelle sere in cui preparavi la mia tesi. (canta) “...cercate una bambina ma non prendete me ce ne son tante altre in giro...” Però... Mentadent Però? Colga Però...che vuoi si cresce dopo un pò, e non ci si ricorda più di essere stati dei bambini. (mentadent intanto schiaccia il pulsante di un giocat- tolino per bambini, per es. il trenino che fa ciuf-ciuf”). Ricordare poi diventa molto difficile. le date, i com- pleanni, i compleanni delle date. Ricordi? mentadent Ricordo...che vuoi si cresce dopo un pò, e non ci si ricorda più di essere stati dei bambini. (Colga intanto schiaccia il pulsante di un altro gio- cattolino, p.es. l’allegra fattoria). Ricordare poi diventa molto difficile. le date, i copleanni; i compleanni delle date. Ricordi? Tu avevi un paio di pantaloni stretti che ti fasciavano dolce- mente le gambe , mentre io discutevo con tuo padre senza capire quel che dicesse, guardavo te, e i tuoi pantaloni erano incredibilmente i-denti-ci ai miei, o forse erano proprio i miei. Colga Forse...Tu avevi un paio di pantaloni stretti che ti fasciavano dolcemente le gambe , mentre io discutevo con tuo padre senza capire quel che dicesse, guardavo te (con malizia), e i tuoi pantaloni erano incredibilmente i-denti-ci ai miei, o forse erano proprio i miei. Tuo padre... Mentadent (interrompendola) Tuo padre, tuo padre, MIO PADRE! Se gli avessi dato ascolto allora, non mi troverei oggi in questa situazione. (Colga fa qualche tentativo per calmarlo) Colga Se gli avessi dato ascolto allora, non mi troverei oggi in questa situazione. (trattenendo a fatica le lacrime) Avevo appena sedicianni, che credi, e lui vegliava con accanimento su di me, sempre. Non potevo neppure anda- re al bagno, era sempre lì che mi guardava, muto, sem- brava assente, ma i suoi occhi non mi lasciavano mai...e tu eri lì... (indica la poltrona nella quale mentadent é seduto) seduto a fumare quelle tue sigarette schifose. Non si fuma in quel modo...a sedicianni!!!! Mentadent ...a sedicianni, già, avevo solo sedicianni e lui vegliava sempre su di me, sempre. Non potevo andare al bagno che lui era li e mi guardava, muto. Sembrava assente ma i suoi occhi non ti lasciavano mai...e tu eri li... (indica la poltrona dove é seduta Colga), seduta a fumare quelle tue sigarette schifose. Non si fuma in quel modo a sedicianni suonati... Colga ...il campanello, drinn, drinn. Venivano in tanti a prendermi per andare a qualche festicciola “privata” o al cinema. Mi piacevano tanto le storie d’amore, le sognavo, ero tanto una bambina scioccherella! Ma al cinema non mi ci hai mai portata. Mi tenevate rinchiusa in questa casa, col puzzo che saliva sù e niente , mai niente di dolce da mangiare o da sognare. “I dolci, i dolci” diceva il babbo, “fanno malissimo ai denti bambina mia, una bocca mala- ta è la fine. non ci badare, lascia che il campanello suoni, non abbiamo bisogno di nessuno quì... quì... col babbo... sù!” Mentadent ...il campanello, drinn, drinn. Venivano in tanti a prendermi per andare a qualche festicciola “privata” o al cinema. Mi piacevano tanto i film di guerra, li sognavo la notte. Ma al cinema non mi ci hanno mai portato. Mi tenevate rinchiuso quì,in questa casa, col puzzo che saliva sù e niente , mai niente di dolce da man- giare o da sognare. “I dolci, i dolci” diceva il babbo, “fanno malissimo ai denti bambino mio, una bocca malata è la fine. non ci badare, lascia che il campanello suoni, non abbiamo bisogno di nessuno. Quì..quì...col babbo... sù! apri la bocca, grande,così, ...aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...” (buio) trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, (stessa scena del primo atto, lettino e illuminazio- ne.stavolta sdraiato e legato sul lettino é Mentadent. Colga lo sta finendo di legare e l’operazione richiede qualche secondo. Mentadent appare rassegnato, i segni della vecchiaia - ma una vecchiaia da burla (una par ruca bianca o una vistosa testa pelata p. es.) - appaiono più netti ed evidenti) Mentadent Colga no, ti prego, non sopporto quello che faiColga (con voce stridula e canzonatoria) ...no ti prego non sopporto quello che fai... (gli ficca la pompetta in bocca) ...chchchchchchch... Mentadent mmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmmmmmmmmmh, mmmmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmh l’anestetico,ti prego!Colga Con quello che costa oggi comprare una siringa chi se lo può permettere. Soldi, soldi, soldi. (tira fuori dalle tasche una manciata di soldi finti - pezzetti di carta con numeri scritti a pennarello-). L’anestesia é un lusso mio caro. Posso accendere il televisore, se vuoi, genere omeopatico: ballerine, quiz, domande con risposte già pronte, casi umani, tiggì che non interessano a nessuno. (lo lega ancora più saldamente). Mentadent (con in bocca la pompetta) Il televisore non c’é più e i mobili li hanno portati via tutti...il mio cavallo, il mio trenino, la mia piccola bambola... (piange) Colga Pezzo di merda,Pezzo di merda,Pezzo di merda,non avevi capito niente allora, non eri tu ad interessarmi! Volevo altro, molto di più da te!! Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, Mentadent mmmmmmmmmmmmmhh, mmmmmmmmmmmmmmmh, mmmmmmmmmh,mmmmmmmmmmmmmmmmmhh,mmmmmmmh, mmmmmmmmmmmh, l’anestesia !! Colga (calma guarda a lungo il pubblico in sala e gli muove contro fino in proscenio. Ha ancora il trapano in una mano, ma lo spegne. Individua uno spettatore/trice in particolare e su di esso appunta il suo sguardo, rivolgendoglisi in tono disperato e patetico) Lei!! (lo/la descrive genericamente: giacca, cravatta o altro di femminile, capelli, occhiali ecc.) Lei, si capisce subito che é una persona perbene di cui ci si può fidare. Mi dica, che cosa avrebbe fatto lei al posto mio? Mai uscita di casa, mai incontrato nes suno,mai a teatro o ad una mostra d’arte. Oh, lo so cosa sono! Non mi creda così ignorante... Mentadent Colga, ti prego, lascia andare il signore...Colga ( ignorandolo) ...ma, mettiamola così, suo padre, suo fratello i-denti-co a lei, a casa, soli. Non mi dica che ancora non ha capito? (girando un dito intorno alla sala) quì l’hanno capito tutti. (fissa lo/la spettatore intensamente, in modo equivoco e spaventoso,facendo sentire forte il suo respiro) ...ma Lei, così elegante, così sano/a...mi pare che...anche lei... (lascia un silenzio imbarazzante continuando a fissar- lo/a negli occhi, nei quali ha già trovato la risposta. Fà partire il trapano e mostra di voler scendere in platea) Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,Mentadent Colga! No, no, no, no, no, noooo!!Colga (allenta piano la tensione. Spegne il trapano posandolo delicatamente. Va verso Mentadent, stringendogli più fortemente le cinghie. Poi cambiando repentinamente tono e assumendo un’aria professionale) ...Come va la tua bocca oggi caro? La cioccolata? no-no-no. Bisogna sapersi moderare, mio dio! (come ad un bambino), spazzolarli per bene e con energia. Il dentifricio non serve assolutamente a nulla!...Quel pizzicorino si, il sapore di menta si, la sensazione di una bocca pulita si... (ora in tono marziale) I-denti-di-sopra-si-spazzolano-in giù i-denti-di-sotto-si-spazzolano-in sù procedere-all’incontrario-vuol-dire: carie, piorree, denti che saltano come scoppietti per bambini, ponti, dentiere... (in un crescendo di delirio), La Fine!! “Una bocca malata é la fine!” Mentadent (si scioglie con naturalezza dalle corde che lo lega- vano e si avvicina amorevolmente a Colga che affonda il suo viso nel petto di lui. Mentadent la abbraccia teneramente, le passa una mano sui fianchi e sulla pancia, sente il profumo dei suoi capelli, é una scena quasi erotica) Colga, amore di fanciulla, ora é troppo tardi. (la guida in una passeggiata al suono di un tango che lentamente sale, si trasforma in una danza che, bel- lissima, assume toni imprevisti o quello che gli atto- ri vorranno. Quando il tango é finito -e lo danzano tutto- i due protagonisti si fermano uno di fronte all’altro e guardandosi si allontanano sempre più verso le due quinte laterali. Sfalsati di una frase, alla “Ronconi” diranno quanto segue:) Mentadent ...E’ troppo tardi. e Colga “Una bocca malata é la fine”, pensavamo. Eravamo giovani e ingenui, che farci? “Una bocca malata” però, “è la fine.” Dapprima è un puntolino nero e curioso, poi diventa un buchino, non ci si accorge nemme- no...PADRE, I DOLCI!! (mimano tutti i vari passaggi, compreso un invisibile padre che mangia dei dolci) ...la carie arriva e uuuh, che dolore! (indossano due camici bianchi, puliti) ...e passa da un dente all’altro...poi viene il trapano (mimano il trapano) bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, Mentadent Anestesia, anestesiaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!Colga No,no,no (come in Terminator. Lunga pausa) Un lavoro ben fatto, proprio ben fatto. Un alibi perfetto. (dalle quinte opposte si scambiano un bacio) ...Noi due! per sempre... Trapano zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz,zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzz, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, (per una trentina di secondi) Buio...sipario. NOTEIl dramma che si consuma all'interno delle anguste pareti di questo improbabilissimo studio dentistico è di marcata impronta incestuosa. E questo è un dato di fatto innegabile. Ma chi sono gli "incestuosi" e quali sono le motivazioni che li hanno portati ad un così orrendo delitto? Mentadent P è realmente un Dentista? E Colga è realmente sua moglie? I ricordi dei due protagonisti coincidono inesorabilmente, hanno le medesime reazioni alle medesime sollecitazioni, ricordi "identici" di persone probabilmente "identiche", ma capovolti:-tuo padre? No, mio padre!! Il dubbio che potrebbe sorgere è che Mentadent e Colga siano fratelli, fratelli alleati contro un nemico comune. Chi potrebbe essere mai il loro nemico comune? E che razza di crimine avrebbe mai commesso questa misteriosa persona? Il vero dentista è, (era), il loro padre, uomo oscuro e spaventoso che potrebbe aver abusato sia di Mentadent che di Colga in una casa dove non esiste Madre, dove non entra la luce, dove non esistono amici e non c'è aria respirabile e il campanello alla porta suona sempre invano. C'è un'altra presenza oscura e minacciosa, un vero Trapano elettrico, che sia Colga che Mentadent usano in forme molto ambigue e minacciose (un fallo antico e devastante, come quello di Arancia meccanica?)...e poi un'anestesia che non vuole essere praticata, che è usata come arma di ricatto. Solo alla fine del primo atto l'ago "penetra" in Colga che lo accoglie con un urlo liberatorio e selvaggio. Forse Mentadent e Colga sono diventati dentisti per "neccessità", per liberarsi di qualcuno, il Padre che li violentava entrambi? Forse lo hanno ingozzato di dolci fino a fargli venire delle carie pazzesche...il delitto perfetto. Curarlo senza anestesia, fino a farlo impazzire, morire letteralmente, dal dolore. Senza nessun desiderio di liberazione, di uscire alla luce, solo per rimanere, ancora e più, finalmente soli, rintanati nel medesimo incubo a ripetere come due attori folli lo stesso meccanismo violento, ...Mentadent e Colga prenderanno il posto del padre scambiandosi reciprocamente i ruoli come spesso succede ai gemelli, torturandosi e godendo della tortura... "noi due, per sempre".