House Music

Post N° 13


Diventare producer House Descrivo  i passi base per diventare produttore di house music. 1)      Ci si appassiona al “fare musica”, e si comincia a procurarsi le attrezzature idonee .Questo e’ un periodo che varia dai 6 mesi ( per chi ha le idee chiare) ai 5 anni.Conosco centinaia di ragazzi che si fanno le seghe mentali per 5 anni alla ricerca dello studio perfetto.Ricordo che , non sono le macchine che fanno la differenza , le idee si.Gente che perde mesi a comprare, vendere tastiere,schede audio, installare e disinstallare programmi . Al punto 1 si fermano in tanti. Se in 6 mesi non hai trovato la tua attrezzatura per fare musica, e ti poni ancora la domanda: “ la hit non la faccio perche’ non ho le macchine adatte”, allora vendi tutto e vai a giocare a golf o altro.Poche storie, in pochi mesi , si deve essere sicuri che la buona uscita del disco non dipende dalle macchine.Io ho fatto dischi con un pc e un campionatore.E’ chiara sta cosa? Se hai la scheda pulsar o m audio o gina o altro, le casse ns10, un pc 2000 , un cubase 5 , 100 plug in e un amplificatore, e non riesci a fare un disco , allora vendi tutto.Con quello che ho descritto sopra io sono in grado di riprodurre tutto cio’ che esiste al mondo,  quindi , pochi alibi .2)      Si cerca di capire come si fa a ricreare un suono o un effetto.  Esempio, sentendo un disco dobbiamo riuscire a fare lo stesso suono o effetto che abbiamo sentito.Dobbiamo riuscire a non avere limiti, lo scopo e riuscire a ricreare ogni disco che abbiamo sentito. Mi spiego , dobbiamo arrivare al punto che il nostro limite non e’ “non saperlo, o come fare” , ma il nostro limite non deve esistere. L’effetto delay che usava kid creme per esempio era un effetto lunghissimo , con un feedback lungo. Noi producer ci chiedevamo come cazzo faceva a farlo, alla fine abbiamo scoperto che usava un plug in chiamato hom boiz ( non si scrive cosi , attualmente non mi ricordo ) , a quel punto abbiamo capito il suo segreto e l’abbiamo messo ai posteri.La compressione alla daft punk , un segreto una volta, ora non piu’. Insomma si dave saper creare tutto.Questi sono i limiti che non ci fanno crare una hit. I limiti piu’ piccoli . Per diventare producer , il limite non e’ “come fare” ma il “cosa fare”. Avere l’idea vincente.Per me fare un disco e vederlo stampato , non me ne fotte nulla. Sono passati i tempi che ci si faceva le seghe davanti al vinile con scritto su il nostro nome.Avere l’idea e’ la chiave. 3)      Rendersi conto che, e’ l’idea che fa la differenza!Io ritengo che un disco con 123.000 suoni messi giu’ bene , ma senza un idea portante ,e’ un disco ordinato , ma vuoto. Un disco con tre suoni ma con l’idea ……. Allora e’ hit .Ricevo provini di ragazzi che fanno dei bei lavori ma totalmente insipidi e privi di carisma.In gergo ogni disco deve avere un “hook” un uncino che di attrae. Una voce che dice una frase vincente, una melodia con una personalita’ , un campione geniale.La cosa importante non e’ avere 1000 plug in o tastiere. L’idea cazzo! Sono capaci in molti ad assemblare i suoni, ad avere un idea , un Hook vincente, in pochi.Non e’ facile, e’ come inventare un brevetto, scoprire una cosa che non esiste. Per niente sono in pochi a fare hit milionarie. Conosco ragazzi che mi dicono: “ ho trovato un plug in nuovo , una figata!” Sinceramente a me non me ne frega un casso dei plug in nuovi . perdi tempo a studiarli e non produci. C’e’ un ragazzo che conosco , che sono 3 anni che ha lo studio, e non ha mai finito un pezzo. E’ sempre fermo al punto 1 . Fare pezzi e’ un esercizio, e’ come star a suonare la chitarra per imparare. Fare dischi e’ uguale. Non viene mai al primo colpo. Fate pezzi e basta!!4)      Essere umili e acettare le critiche di chi ne sa di piu’ . Se ogni volta che mi scartano un pezzo dovessi incazzarmi, avrei l’ulcera a quest’ora. Bisogna saper accettare il fatto che le etichette hanno le loro visioni in fatto di cosa va o cosa non va. Ci investono dei soldi e quindi sono da capire se ci scartano i pezzi. Se non abbiamo una produzione forte non andiamo avanti.5)      Per entrare in contatto con le etichette ci sono 2 modi. Uno via mail , oggi ci sono tutte le labels che hanno un sito con indirizzo mail per mandare i demo. Quindi spedire via mail il demo e aspettare. Due, farsi aiutare da un producer.     Se ci rendiamo conto che non siamo in grado di fare da soli il pezzo, per inesperienza, per mancanza di idee o altro, allora si contatta un producer che , con il suo aiuto riusciamo a completare il pezzo. Logico che il producer non lo fa gratis , gli si da una percentuale dalle vendite.Ad esempio io all’inizio , non ero in grado di fare un pezzo da solo. Portavo belle idee, ma i pezzi erano un ‘po ‘ poveri. Con l’aiuto di un producer affermato imparai ,lavorando con lui , quello che mi mancava. Dopo varie collaborazioni ho imparato a camminare con le mie gambe. Attenzione che pero’ un producer per collaborare con voi deve essere attirato da buone idee. Visto che ci investe tempo, deve ritenere forte il vostro demo.Esempio ,il pezzo di Erick Prydz  “call on me” .Se ricevevo un demo con quel sample ma con una ritmica piu’ fiappa, avrei detto a chi lo aveva spedito :” hai in mano una hit se ci facciamo una ritmica piu’ tirata!” . A questo punto se non c’era il producer ad aiutare a rendere piu’ tirata la ritmica , il pezzo non avrebbe mai spaccato cosi! E’ un esempio, ripeto , io erick prydz manco lo conosco di persona. Ci si avvale del producer  perche’ serve una persona che ci indirizzi il sentiero.Tanti mi mandano mail dicendomi che vogliono fare un disco. E allora? Dico io.Perche’ lo dici a me?  Posso dirti che fai bene, ma non posso dirti altro. Hai fatto una domanda io ho risposto. Il “ ho tante idee , facciamo un disco “ e’ come dire :” voglio costruire una casa, ho con me un bancale di mattoni “.  Capisco che e’ un inizio, ma tu ci metti ben poco, il resto? Lo metto io?  Funziona cosi gente. Un conto e’ dire , Alex , senti qua …… ti piace? Si? Bene mi piacerebbe che ci mettessi del tuo.  Allora e’ diverso. Mi sono stufato  di scrivere.Alla prossima.