Niente vale niente

Post N° 26


TORNARE BAMBINIOggi sono andato a lavoro!!! e si anche io sembrerà strano a volte mi dedico a questa antica pratica sociale, anche se molti di voi non chiameranno l'insegnare musica " lavoro". Questo preambolo per dire che ho avuto per la prima volta la possibilità di insegnare a dei bambini. Sono stato alle prese con 4 bambini differenti, lavorando dalle 16 alle 20. La cosa mi metteva un po di paura inizialmente, vuoi perchè non li ho seguiti io dall'inizio e perciò non mi conoscevano, vuoi perchè non ho mai insegnato a dei piccoletti( massimo arrivavano a 7 anni ). Con i primi è andato tutto ok, ma come ogni cosa l'eccezione è arrivata. Entro nella stanza e vedo di spalle questo piccolino che massimo aveva 5 anni, neanche mi guarda in faccia, solo dopo numerose domande formulate in numerosi modi gli estorco il nome ( Emiliano ), Mi sono trovato veramente in difficoltà, non mi parlava non mi rispondeva, se gli facevo anche una sola piccola correzione al brano lui si incazzava. Sono stato zitto per 10 minuti senza dire una parola e gli ho fatto fare quello che voleva, ma lui niente in silenzio non muoveva un dito e non diceva una parola.Ho capito che se continuavo seguendo una logica non avrei ottenuto niente, se continuavo nel cercare un metodo da grande non sarei mai riuscito ad entrare nel suo mondo. Per finire ho spento la ragione e mi sono messo a fare il demente sulla tastiera come se non sapessi suonare, ( tanto nel suo atteggiamento non mi riconosceva come maestro )e gli ho lanciato una sfida come solo i bambini fanno " Vediamo una cosa ci stai??? vediamo se sei così bravo da riprendere le note che io spingo, poi tu lo fai con me " bè dopo pochi minuti cercava di mettermi in difficoltà prendendo note più difficili possibili ( gli ho fatto credere per davvero che erano difficili per me ) la cosa stupenda è che lo faceva ridendo e giocando. Sai cosa ho capito??? Niente deve essere dato per scontato, tutte le persone hanno un loro mondo e solo loro possono decidere se farti accedere o no nella loro realtà,solo loro possono donarti la chiave del loro sentire. Bisogna saper bussare, bisogna saper attendere, ma soprattutto amare le porte dei nostri vicini.Una lezione che comunque oggi mi è rimasta ben impressa è che tutti noi dovremmo ricordarci di essere stati bambini in ogni momento della nostra vita, non posso non citare il piccolo principe " tutti i grandi sono stati bambini una volta ma pochi se ne ricordano ".