Al Faro

"Grottesco" di Patrick McGrath(Adelphi, 1989)


Sir Hugo, un paleontologo orrido ("Papi, ti prego" esclamò Cleo. "Non essere orrido") e intrattabile ("Non le risposi. Ero o no l'intrattabile?") si ritrova paralizzato, con nessuna possibilità di movimento e con la totale apparenza di un vegetale.Mentre tutti lo credono incapace di pensare la sua mente continua a lavorare e ad osservare tutto quello che lo circonda: la figlia Cleo, impazzita dopo la morte del fidanzato, la cuoca alcolizzata, il fedele amico George e il maggiordomo Fledge che, dopo l'incidente, lo ha soppiantato nel ruolo di padrone di casa e, come se non bastasse, ha anche conquistato sua moglie. (O sono tutte fantasie della sua mente?)Bella l'idea di far pensare un uomo che tutti credono un vegetale, ma, anche se nel complesso non è male, da un libro che si chiama "Grottesco" e dall'autore di "Follia" mi sarei aspettata qualcosa di diverso e qualcosa di più.Il retro di copertina dice: "Un sontuoso ibrido fra le atmosfere notturne della grande letteratura gotica e i ritmi fulminanti della black comedy". A me non è sembrato.