Al Faro

"Cane rabbioso" di Angelo Petrella2006, Meridiano Zero


Inizia subito con una scena molto violenta, una sfilza di parolacce ed un linguaggio secco e crudo.E io non amo le parolacce, non amo tutte queste frasi corte e frammentate. Ma devo dire che questo stile così diretto si adatta perfettamente al libro e contribuisce a far calare il lettore nell'atmosfera della storia.In fondo è bello così, questo racconto molto corto (si legge tutto d'un fiato) ma molto intenso, con ritmo veloce ed intenso, ambientato a Napoli e che ha come protagonista un poliziotto corrotto e senza scrupoli, che cerca di liberarsi da un brutto guaio.Un pò mi intriga ma decisamente mi spaventa e non mi piace questo personaggio, senza nessun valore, senza paura della morte, senza un briciolo di umanità, volgare, sempre ubriaco o fatto di coca."Mi precipito fuori dal cesso. Senza pistola. Senza berretto. Un poliziotto senza pistola e senza berretto. Devo trovare la puttana. Il. Cazzo. Di. Fascino. Della. Fottuta. Divisa. Do uno sguardo in giro per vedere se c’è. Giordano mi potrebbe aiutare. Ma non c’è. [...] La segretaria dice di aspettare due minuti. E’ nuova: è bruna ma ha il culo basso. Penso per un po’ come sono i suoi pompini..."I giornali descrivono Petrella come "la nuova scoperta del noir italiano". Non saprei. Sicuramente mi ha colpita, mi è piaciuto anche se non amo il genere. Ma se fosse stato più lungo forse non lo avrei retto.