Al Faro

"Le ultime lettere di Jacopo Ortis", di Ugo Foscolo


All'inizio dell'Ottocento, Jacopo, un giovane veneziano, si innamora, ricambiato, della bella Teresa, già promessa ad Odoardo.Non potendo avere la donna che ama, parte solo e infelice per Padova, ma non potrà far altro che continuare a pensare a lei."Non so se il cielo badi alla terra. Pur se ci ha qualche volta badato (o almeno il primo giorno che la razza umana ha cominciato a formicolare) io credo che il Destino abbia scritto sui libri: l'uomo sarà infelice".Una volta tornato, rivede la sua amata Teresa; i due si baciano e lei gli sussurra "Vi amo".Jacopo, ancora più avvilito perchè sa che il loro desiderio non potrà mai realizzarsi, si arrabbia con Dio perchè lo condanna anche se non ha peccato, ma nello stesso tempo sente il bisogno di pregarlo. Dopo poco si ammala, e una volta guarito decide di partire per un viaggio che dovrebbe allontanarlo da lei. Ma quando viene a sapere che il matrimonio è avvenuto, torna e le dice addio.Quella stessa notte lo trovarono che "s'era piantato un pugnale sotto la mammella sinistra", dopo aver chiesto di esser sepolto di notte, senza lapide e senza cerimoniale, sotto i pini del colle.Un romanzo intriso di sentimenti, di passioni, di riflessioni... la triste storia di un grande animo travagliato.