CAFFE’ CORRETTO GHIACCIO di Susanna MarsigliaE' una raccolta originale di racconti sotto forma epistolare, come se l'Autrice scrivesse lettere sparse, che però conservano il loro filo conduttore che rimane l'amore, vissuto o perduto, sperato, agognato e mai avuto. Si percepisce l'impressione che la Scrittrice abbia il cuore imprigionato, come un moscerino nella tela del ragno e sente la necessità di uscirne fuori, raccontando, quanto la sua fantasia le suggerisce, circa le varie circostanze, che mettono a nudo tutti i risvolti dell'amore e tutte le delusioni, che animano la trama del libro. Le storie si susseguono, apparentemente slegate fra loro, ma tutte ammantate da un senso di malinconia, che si avverte anche nella semplice descrizione dei paesaggi e delle manifestazioni, riferite sia apersone, sia anche alla natura: al sole, alla luna, alla pioggia, alcielo grigio, o a citazioni letterarie come "A Silvia" di Leopardi, che la dice tutta sul senso di nostalgica amarezza, per come vede il mondo Susanna Marsiglia. L'amarezza delle cose e delle vicende umane, sono simili a quella di una tazza di caffé. D'altra parte, lei stessa invita il lettore a gustare queste gocciole di caffé, con calma, senza fretta, riflettendo e discutendo con amici, senza furbizia, senza retorica e senza ipocrisia. Lo stile dell'Autrice è senza dubbio piacevole e senza ridondanze. La forma è scorrevole e la proprietà di linguaggio soddisfa anche il lettore più esigente. Il pregio dell'opera sta tutto sulla pacatezza della narrazione e sull'invito a riflettere sulle cose, sui sentimenti, sulle aspettative di vita, che investono il sentire umano, senza affannarsi troppo, magari inebriati dal profumo di un buon caffé, perchè la vita, essendo breve, va vissuta per intera, senza fretta di bruciare le tappe. Invito pertanto tutti a leggere, lentamente, parola per parola, l'opera della Marsiglia, che merita certamente un giudizio positivo.Alfredo Giglio
RECENSIONE A CURA DI ALFREDO GIGLIO
CAFFE’ CORRETTO GHIACCIO di Susanna MarsigliaE' una raccolta originale di racconti sotto forma epistolare, come se l'Autrice scrivesse lettere sparse, che però conservano il loro filo conduttore che rimane l'amore, vissuto o perduto, sperato, agognato e mai avuto. Si percepisce l'impressione che la Scrittrice abbia il cuore imprigionato, come un moscerino nella tela del ragno e sente la necessità di uscirne fuori, raccontando, quanto la sua fantasia le suggerisce, circa le varie circostanze, che mettono a nudo tutti i risvolti dell'amore e tutte le delusioni, che animano la trama del libro. Le storie si susseguono, apparentemente slegate fra loro, ma tutte ammantate da un senso di malinconia, che si avverte anche nella semplice descrizione dei paesaggi e delle manifestazioni, riferite sia apersone, sia anche alla natura: al sole, alla luna, alla pioggia, alcielo grigio, o a citazioni letterarie come "A Silvia" di Leopardi, che la dice tutta sul senso di nostalgica amarezza, per come vede il mondo Susanna Marsiglia. L'amarezza delle cose e delle vicende umane, sono simili a quella di una tazza di caffé. D'altra parte, lei stessa invita il lettore a gustare queste gocciole di caffé, con calma, senza fretta, riflettendo e discutendo con amici, senza furbizia, senza retorica e senza ipocrisia. Lo stile dell'Autrice è senza dubbio piacevole e senza ridondanze. La forma è scorrevole e la proprietà di linguaggio soddisfa anche il lettore più esigente. Il pregio dell'opera sta tutto sulla pacatezza della narrazione e sull'invito a riflettere sulle cose, sui sentimenti, sulle aspettative di vita, che investono il sentire umano, senza affannarsi troppo, magari inebriati dal profumo di un buon caffé, perchè la vita, essendo breve, va vissuta per intera, senza fretta di bruciare le tappe. Invito pertanto tutti a leggere, lentamente, parola per parola, l'opera della Marsiglia, che merita certamente un giudizio positivo.Alfredo Giglio