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NELL'AMOR TUO PERDUTO DI ALFREDO GIGLIO


 NELL’AMOR TUO PERDUTOdi Alfredo Giglio © Come un raggio di luceVagante in UniversoRitorna, al fin della sua corsa,Al punto di partenza,Tal facevo io, durante il giornoSperando di incrociar Lo sguardo tuo.Ma un dì, solingo Come gatto in selvaSi volta per l’odor Della sua preda,Così io mi girai ver teCome ago dal magnete attratto, E, come falena nella notte persa,Ti vidi foco non ancor corrotto. Sognai per tempo il tuo caloreChe desse vita all’anima gelata,Che desse moto al cor inaridito.Ma mai da te si dipartì un fiatoMai un sol gesto Che mi sfiorasse il viso.Io in segreto ardevoD’amor grande Che abbracciasse il mondoE dentro ero consuntoCome  cero ardenteMentre la mente andavaPer falsi sentieri inesplorati.Intanto ch’umidi gli occhiSfumavano il realeE il cor tradito, s’era ormai fermato.Se falena fossi stato veramenteSu quella fiamma mi sarei gettatoPer incontrar la morte dolcemente.Ma ero corpo vivo e innamoratoE la mia sofferenza d’amorePer cotanto oltraggio,Per sempre l’annegai,Strangolando il canto,Nel doloroso e soffocato pianto.Alfredo Giglio