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COME UN'OMBRA DI ALFREDO GIGLIO


 COME UN’ OMBRAdi Alfredo Giglio © Giammai scorderò l’ondeDei tuoi capelli neriCh’il vento scompigliavaMentre a scuola andaviEd un grembiule anch’essoScuro, s’alzava sul ginocchioPer mostrar la carne levigataD’una gamba bianca e arrotondataChe mi dava la spinta di sognare.Non dimenticherò i dentiTuoi bianchissimi e le tue labbraCh’avevano il color vermiglioDi due rubini carichi di luce.Ancor ti vedo conversareSottovoce, con quella mammaChe t’accompagnavaEd io che t’ammiravoCome si guarda un soleCon le pupille fisse in teIn estasi restavo.Bello quel tempoQuando amor cantavaNell’anima mia ch’ardevaDalla passione incatenata, Per quella bocca che t’appartenevaE non avrebbe mai alimentatoI palpiti d’un cuore sfortunato.Alla luce del giorno ti sognavoO sotto i raggi pallidi di luna;Ti bramavo per avere paceNel mentre agli occhi tuoi di zaffìroRimanevo ombra silente, Che non avea respiro.Vana sol la speranza Alfine mi restavaD’udir la dolce risonanza Di quella voce tua, Che tanto amavo. Alfredo Giglio