NEL TUO DOLORE di Alfredo Giglio © Quando nel silenzioMuoiono i rumoriE nella mente Svaniscono i pensieri,Allor di teM’appare la visioneChe mi riporta in cuoreIl mio sogno d’amore.Ma ora che sei lacera Nel duolo, che t’arrecaUn viver senza sostaE ti disperi sola, nell’attesaDi ritornare ad essere compresa,Io non vedo più i rai del soleE non odo del vento il sibilare.Le nuvole si rincorrono nel cielo Mentre sull’albero del meloCinguetta il pettirosso,Che sente già vicino il gelo.Ora il freddo è sceso dentro me,Da quando s’è spento il tuo sorrisoE la gioia che m’avevi regalata Anch’essa inaridita,Nel buio è sprofondata.Ricordo ancora il dìDel primo incontro, timido,Incerto, col far da collegialeChe quiete infondevi All’animo smarritoChe ti bramava quale emblemaDi un pudore avitoDa tempo, ormai dimenticato,Ch’in te, invece era fiorito.Hai rigenerato un cuore rinsecchitoE m’hai ridato il gusto della vita.M’hai spinto in cima all’arteD’armonia ed or son vuotoE attendo la tua dolce voce,Che all’anima provataRidoni la sua pace. Alfredo Giglio
NEL TUO DOLORE DI ALFREDO GIGLIO
NEL TUO DOLORE di Alfredo Giglio © Quando nel silenzioMuoiono i rumoriE nella mente Svaniscono i pensieri,Allor di teM’appare la visioneChe mi riporta in cuoreIl mio sogno d’amore.Ma ora che sei lacera Nel duolo, che t’arrecaUn viver senza sostaE ti disperi sola, nell’attesaDi ritornare ad essere compresa,Io non vedo più i rai del soleE non odo del vento il sibilare.Le nuvole si rincorrono nel cielo Mentre sull’albero del meloCinguetta il pettirosso,Che sente già vicino il gelo.Ora il freddo è sceso dentro me,Da quando s’è spento il tuo sorrisoE la gioia che m’avevi regalata Anch’essa inaridita,Nel buio è sprofondata.Ricordo ancora il dìDel primo incontro, timido,Incerto, col far da collegialeChe quiete infondevi All’animo smarritoChe ti bramava quale emblemaDi un pudore avitoDa tempo, ormai dimenticato,Ch’in te, invece era fiorito.Hai rigenerato un cuore rinsecchitoE m’hai ridato il gusto della vita.M’hai spinto in cima all’arteD’armonia ed or son vuotoE attendo la tua dolce voce,Che all’anima provataRidoni la sua pace. Alfredo Giglio