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GIORNO D'AUTUNNO DI ALFREDO GIGLIO


  GIORNO D’AUTUNNOdi Alfredo Giglio © E’ giunta l’alba, Che la notte chiude nel suo covo E il merlo chioccola Nell’asprigno rovo.Vanno, nei campi seminati,Braccianti  infreddolitiPer  sentieri, fra steli di granoDalla maggese già spuntato.Il gallo ha or cantatoE la natura  insonnolitaGuarda al sole ch’è sortoSopra al monte.Scende dal cielo un falco,Giù in picchiata Ed il prato, Coperto ancor di brinaSorvola basso, Per ghermire l’allodola nel nido, Pria che s’alzi in volo per cantare.Nei vicoli del borgo già si spandeL’odore dolce del novello vino Che sgorga dalle botti generoso.Danzano nel cielo poche nubiE l’aria umida e brumosaArride ai cardoncelli fra le spine.Una farfalla bianca, volteggiaNel cielo e annaspa con fatica,Perdendosi nell’ alto, Per l’angoscia d’essere scampata Al caldo, che da tempo è già passato.Rimango spettatore dell’incanto,Che il giorno solatio di novembreOffre all’animo mio,Che resta affrantoNel pensieroChe dicembre è gia vicinoE chiude l’anno, Che sarà più belloDi tutti gli altri tempi Che verranno. Alfredo Giglio