il mio blog

LUNGO IL FIUME DI ALFREDO GIGLIO


  LUNGO IL FIUMEdi Alfredo Giglio ©  Lento, con passo sempre silenziosoM’immergo fra le canne lungo il fiumeE resto così, celato dal fogliameNel mentre osservo l’acqua della foceAndare dolcemente verso il mare.Non lungi, elegante un airone,Fermo sulla sponda opposta, Sembra salutare la felice sgarza Posata sul ramo d’una tamerice,Mentre un germano, uscito dalle canne,Nuota sereno, fra brune gallinelle.Dall’alto planano due beccacciniChe si perdono fra l’erba sulla rivaE stormi d’anatre volano velociAndando tutte verso il litorale.Nel cielo, ch’è rosso di tramontoVolano fife lente bianconere  Assieme ai pivieri,  più ciarlieri,Mentre un chiurlo maggiore, In alto fa sentire il suo richiamoPiù regolare, ma sempre lamentoso.Sulla sabbia melmosa, Lente, le pittime reali Cercano  qualche verme da ingoiare.Non lontano, nascosto nel cannetoInnalza il suo muggito un tarabuso.La notte s’avvicina e già la lunaSplende e si riflette Sull’acqua ch’è argentataE la natura sembra addormentata.Solo l’allocco bianco come spettroVola basso in cerca d’una preda.Anche la volpe è fuori dalla tanaE corre lungo l’argine del fiumeIn cerca di qualcosa da mangiare.Nel punto poi in cui la dolce acqua Si perde nel pelago salato,Saltano i muggini velociChe il branzino insegue, più vorace.Sul tardi, sull’acqua illuminata Vedesi gli occhi attenti della lontra,Che solca il fiume con un pesce in bocca,Nel mentre al suo covile fa rientro.Rimango fermo e tutto intirizzitoRipenso all’età mia ch’è ormai passataE lento m’appresso al focolarePer l’unica gioia a me avanzataCh’è solo avidità del desinare. Alfredo Giglio