MORTO ALLA RADICE di Alfredo Giglio © Or che per me non sei più l’amore ed albergo non trovo nel tuo cuore, mi sento solo, morto alla radice e resto dei tuoi baci più vorace. Nel desiderio annego d’un amplesso, fuggendo così dall’esistenza mia ancor più fioca, come rantolata e serbo l’anima, pregna d’universo, in un raggio di luce, soffocata. Sarò felice, ad onor del vero di veder presto, mai dimenticata, la Dama, avvolta nel mantello nero. Alfredo Giglio
MORTO ALLA RADICE DI ALFREDO GIGLIO
MORTO ALLA RADICE di Alfredo Giglio © Or che per me non sei più l’amore ed albergo non trovo nel tuo cuore, mi sento solo, morto alla radice e resto dei tuoi baci più vorace. Nel desiderio annego d’un amplesso, fuggendo così dall’esistenza mia ancor più fioca, come rantolata e serbo l’anima, pregna d’universo, in un raggio di luce, soffocata. Sarò felice, ad onor del vero di veder presto, mai dimenticata, la Dama, avvolta nel mantello nero. Alfredo Giglio