DELUSIONE di Alfredo Giglio © Quando il colore cupo della notte invade l’anima e la mente offuscata brancola nel niente, svanisce la speranza della ribellione e l’incertezza d’un vivere più gretto e sempre amaro il cuore porta alla disperazione. Allora, nell’angolo della via più sporca fra gli escrementi morti un accattone, seduto sullo scanno traballante, osserva il cielo con gli occhi scoloriti e più cisposi pria di grattar, con mano tremolante, quel cartoncino con patina dorata, ch’accende per un po’ la fantasia di vivere una vita sempre agiata. Poi quando il sogno si perde in delusione e si smarrisce nella calda stilla della rassegnazione, il vecchio, chiuso in abito ormai liso, riprende il posto suo ancor disteso, sull’umido cartone. Alfredo Giglio
DELUSIONE di Alfredo Giglio
DELUSIONE di Alfredo Giglio © Quando il colore cupo della notte invade l’anima e la mente offuscata brancola nel niente, svanisce la speranza della ribellione e l’incertezza d’un vivere più gretto e sempre amaro il cuore porta alla disperazione. Allora, nell’angolo della via più sporca fra gli escrementi morti un accattone, seduto sullo scanno traballante, osserva il cielo con gli occhi scoloriti e più cisposi pria di grattar, con mano tremolante, quel cartoncino con patina dorata, ch’accende per un po’ la fantasia di vivere una vita sempre agiata. Poi quando il sogno si perde in delusione e si smarrisce nella calda stilla della rassegnazione, il vecchio, chiuso in abito ormai liso, riprende il posto suo ancor disteso, sull’umido cartone. Alfredo Giglio