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LETTERA D'AMORE 2 di Alfredo Giglio


Mio Raggio di Luce, Continuo ad essere solo, nel buio più tetro; d’intorno densa la nebbia, umida e fredda s’appiccica alla pelle e mi leva il respiro. Brancolo a stento, col passo pesante, mi fermo e sono solo, con la mia solitudine. Il cielo è grigio, plumbeo, piagnucoloso. L’anima è triste e l’aria mi manca: non sento nemmeno il mio cuore, che si è rintanato nel petto: non palpita ed attende il destino. Avanzo da solo, incerto e barcollo….. sprofondo nelle sabbie più molli della disperazione più cupa, mentre il gelo mi vince e mi ruba la vita. D’un tratto m’appare, lontano, un lembo di terra, illuminato dal sole. Un timido raggio ha squarciato le nubi, filtrando la nebbia più fitta. Ha scelto un piccolo prato d’erba smeraldo, trapunto  di papaveri rossi, come rubini e lì si è posato. Raggiungo a fatica quel prato: la luce  m’avvolge,…m’abbaglia lo sguardo, mentre un  grande tepore m’asciuga la pelle, mi scalda, mi tange e sento l’anima lieve, come una piuma adagiata sull’onda dalla brezza leggera. Quel timido raggio m’ha ridato la vita. Non sono più solo e la mia fantasia, già morta, rivive più alta che mai, mentre sento rinascere in me una linfa vitale, un barlume d’amore. Quel raggio di sole ha un nome, che è scritto in un cielo lontano, che grida nel vento,  che brilla nel buio più nero: è il tuo Nome, che al cor dolcemente sussurra parole soavi ed all’anima muta ripete… col dire: ……..Continua a sognare!!                                     Disperatamente tuo…Al