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UN BACIO RUBATO di Alfredo Giglio


 UN BACIO RUBATOdi Alfredo Giglio © Svegliasi pur la mente  dal torporeE spinge com’un fiume la sua linfaTal ch’il fiato dell’anima più sbuffaAl par di vaporiera dentro al core.Sale così la voglia d’esser lietoCome boccio che s’apre presto al giorno,Solo quando mi sento al tuo cospettoE i sensi si ribellano ai miei anniPer la delicatezza del tuo viso,Che da tempo alimenta solo un sogno.Gioia rende le labbra più bramoseAllor che sfioran, per la mia letizia,Le tue vergini mani più vogliose.E quando nell’amplesso consuetoLe braccia mie ti cingono dappresso,La bocca cerca sotto ai tuoi capelliDi rubarti quel bacio frettolosoPer risentir l’odor della tua pelle,Perché in me rimanga quell’essenzaChe fa felice ancora il corso mio,Che della vita ha solo la parvenza.Questo il ricordo che mi porto dentroAd ogni istante della mia giornataFinché ricorderò d’averti amata. Alfredo Giglio