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LE MIE RADICI di Alfredo Giglio


 LE MIE RADICIdi Alfredo Giglio ©  Quando la mente tra ricordi arrancaCome l’onda che viene alla tornataSento ancor più che l’anima mi mancaPerché risorge una figura amataCh’al petto m’ha tenuto con diletto.Il cor si stringe ed i pensieri avvinceAndando ai dì di quella fanciullezzaChe trasportato m’ha nei primi sogniCh’erano fatti sol di tenerezza.Sento il profumo della primaveraChe più sbocciare ha visto il mio sorrisoE vedo quella mano delicataChe terso m’ha le lacrime dal viso.Una donna sempre esile e modestaChe ricca ha reso l’esistenza mia Con la fatica sua penosa e gretta In quella casa misera e ristretta,Priva di mezzi e ricca sol d’amiciOve attecchite son le mie radici.Ora che la mia pianta è più matura, Piena di rami e con la scorza duraMi sento solo e sono inaridito,Vieppiù piangente e sempre più smarrito. Alfredo Giglio