IL MIO TEMPO di Alfredo Giglio © Come spongia che sullo sporco passa E rende netto il tutto, senza macchia Così il tempo ha distrutto i miei ricordi. Osservo il giorno mio che scorre piatto Senza emozioni, senza fretta alcuna, Mentre l’albe rincorrono i tramonti Su quel mare che più m’appare immoto. Silenzio regna quasi tutto intorno E pace rende l’anima serena, Come la vita fosse andata altrove E già gli affanni fossero cessati. Resto attonito, assorto nella quiete E scorgo l’ombra mia che m’è compagna. Ripenso alla tua chioma stesa al vento E grande gioia mi pervade il core. Il ricordo di tempi più felici Svanisce ognora, come nebbia al sole. Chiudo gli occhi di fronte all’infinito E colgo con lo sguardo l’orizzonte E mentre che si perde l’esser mio In quella vanità della mia sorte, Dell’arco mio avverto l’ore corte. Alfredo Giglio
IL MIO TEMPO di Alfredo Giglio
IL MIO TEMPO di Alfredo Giglio © Come spongia che sullo sporco passa E rende netto il tutto, senza macchia Così il tempo ha distrutto i miei ricordi. Osservo il giorno mio che scorre piatto Senza emozioni, senza fretta alcuna, Mentre l’albe rincorrono i tramonti Su quel mare che più m’appare immoto. Silenzio regna quasi tutto intorno E pace rende l’anima serena, Come la vita fosse andata altrove E già gli affanni fossero cessati. Resto attonito, assorto nella quiete E scorgo l’ombra mia che m’è compagna. Ripenso alla tua chioma stesa al vento E grande gioia mi pervade il core. Il ricordo di tempi più felici Svanisce ognora, come nebbia al sole. Chiudo gli occhi di fronte all’infinito E colgo con lo sguardo l’orizzonte E mentre che si perde l’esser mio In quella vanità della mia sorte, Dell’arco mio avverto l’ore corte. Alfredo Giglio