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ATTENDO L'ORE MIE di Alfredo Giglio


  ATTENDO L’ORE MIE di Alfredo Giglio ©   Da giorni ormai attendo l’ore mie Sui fogli assorto con la  mano ferma Che dir non sa quel che patisce il core Seppur l’anima svela il suo dolore. La mente pur rimane intorpidita E tiene chiusi tutti i miei pensieri; Solo lo sguardo vaga sulle cose Senza avvertire moti o sentimenti Che dian forma all’illusione vana D’averla meco, che rimane un sogno. Dentro mi manca quello spirto antico, Respiro raro di divina Musa Ch’ alta facea volar la fantasia Appen di lei il soffio mi giungea. Privo di quel calor che m’alitava, Come tutte le cose a questo  mondo Perisco nel silenzio senza gloria Mentre il mio canto striscerà sul piede Senza salire mai nell’alte sfere, Perché dell’arte non sarà radice Senza quell’armonia ch’a lei presiede E quell’amor che mi rendea felice.   Alfredo Giglio