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UN'ARIA LONTANA di Alfredo Giglio


 UN’ARIA LONTANAdi Alfredo Giglio © Nella quiete dell’aria ammorbataGià periva ogni sorta d’amoreMentre un sol che sembrava malatoNon mandava tepore al mio core.Mi sentivo sospeso nel vuotoFino a quando una mano protesaNon traeva il mio sguardo perdutoPer veder nella luce del giornoUna stella spuntare più scuraPer l’azzurro che l’era d’intorno.Sembra un vento che vien da lontanoDalle viuzze di case modesteCh’ora porta il profumo selvaggioDi chi nasce sognando foreste.Nel suo seno conserva il coraggioDi sfidare la morte nei fluttiE negli occhi di cerva smarritaLa dolcezza di un’anima mite.Nel suo volto una luce più vera Su una  pelle che par di velluto,Profumata più rosa d’HalfetiTi seduce e ti rende più mutoE poi perso nel guardo infinito,Come il fascino d’una  pantera. Alfredo  Giglio