Luna sul mare

PRANZO DI LAVORO


Cominciamo il pranzo alle 14 e finiamo alle 18...sono stanca sfinita e non ho mangiato quasi niente...si parla e quasi si grida, chi dice una cosa e chi ne dice un'altra...io decido di entrare nei miei pensieri, cerco quello che mi piace di più e me lo godo...ma la goduria dura poco perchè in mezzo alle altre voci mi squilla anche il telefonino...è lui...guardo il suo numero con sopra il suo nome e non so cosa fare, avevamo deciso di non sentirci almeno per un mese, però adesso non mi sembra più una saggia decisione e premo il tasto ok...la sua voce mi arriva così vicina che quasi mi volto a cercarlo, il suo accento un po' inglese e un po' spagnolo mi solletica l'orecchio...mi parla in francese e quando mi chiama "cherie" mi alzo di scatto e il tovagliolo mi cade a terra, il collega vicino a me mi guarda con aria interrogativa, cosa succede?...non lo so cosa succede, rispondo, qui fa caldo e voi continuate a gridare, sono stanca e me ne vado...esco sulla veranda del restaurant mentre la sua voce continua a chiamarmi cherie...io non capisco perchè sono così arrabbiata, non so più con chi ce l'ho veramente...sembrava tutto perfetto e invece il paradiso deve attendere... con la voce più ferma possibile rispondo al telefono che ho da fare e non posso parlare...ad un tratto Parigi mi sembra una trappola mortale e vorrei andare via....