Aliai

Bellissimo!


A volte una vita cambia in un attimo. La sua è cambiata una mattina di ottobre, quando, a Ruygi, nel Burundi precipitato nel vicolo cieco della guerra civile e sconvolto dall'odio interetnico, settantadue persone sono state massacrate sotto i suoi occhi. Ha visto e udito tutto Maggy. Ha udito le grida. Ha visto membri della sua famiglia partecipare al massacro. Ha sentito il crepitio delle fiamme. E poi, come in un miracolo, ha visto la sua figlioccia,Chloe,rifugiarsi tra le sue braccia, sopravvissuta all'inferno. È stato un segno, un barlume di speranza: in quel momento - dice Maggy Barankitse - ho capito che l'odio non poteva vincere. Ha iniziato quel giorno stesso, prendendo con sé i venticinque bambini scampati a quell'orrore. In un mese erano già più di duecento. Piccoli traumatizzati, sofferenti di gravi forme di insonnia, ossessionati dalle immagini di vicini diventati improvvisamente nemici. Incurante delle minacce alla sua stessa vita, Maggy ha scelto di vivere con le vittime più indifese della guerra e della povertà,i bambini,di ogni gruppo etnico e nazionalità. Per garantir loro una casa e un'istruzione. Per reintegrarli nei loro contesti famigliari. Per inventare una nuova responsabilità solidale capace di educare alla pace, al perdono, al rispetto, e di costruire una nuova speranza. È diventata la donna dei diecimila figli. Perché l'odio non doveva avere l'ultima parola.